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Quindici grandi titoli del manga horror contemporaneo

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Il genere horror all’interno del manga e, per estensione, nell’arte giapponese ha una lunga storia risalente ai primi anni del XVII secolo con le pergamene dedicate a Yamanaka Tokiwa realizzate presumibilmente da Iwasa Matabei. Dal compendio di queste dodici tavole si possono osservare crude scene di violenza, assassinii ed erotismo. Nonostante ciò, lo sposalizio tra l’arte ukiyo-e e un contenuto grafico più ragguardevole non sortì alcun effetto fino al XIX secolo. Indipendentemente da ciò, si può affermare che queste illustrazioni avevano sia finalità educative che d’intrattenimento ed hanno fatto sì che questo fascino per il macabro si radicasse all’interno dell’attuale cultura manga.

Questa lista include 15 titoli moderni (+6 titoli bonus aggiunti personalmente) per offrire al lettore uno spaccato su un mondo ricco di diversità narrativa e stili da esplorare. Ovviamente questa lista, interamente basata sulle proposte di Asian Movie Pulse, non è tassativa e definitiva.

Lo squalificato (2017-18), di Junji Ito

Adattamento del romanzo omonimo di Osamu Dazai, Lo squalificato di Junji Ito segue le tragiche vicende di Yozo Oba. Il dramma scaturisce dalla fastidiosa ansia manifestata attraverso il distacco dagli altri. Incapace di provare empatia o attenzione per i suoi amici, Oba distrugge la vita di tutte quelle persone che vengono attirate dalla peculiarità del suo personaggio.

Conosciuto soprattutto per i suoi horror cosmici e metafisici che hanno come protagonisti creature ultraterrene e collassi da incubo, Junji Ito ha anche trasposto opere letterarie (come l’opera in esame oppure Frankenstein). Lo squalificato è uno dei suoi adattamenti migliori e presenta un uomo che ha perso tutto il suo senso di identità e di appartenenza con l’umanità pur essendo consapevole di ciò che ha perso. Di conseguenza, l’uomo trascina a sé e distrugge le vite delle sue vittime, che a turno infesteranno i suoi sogni e lo perseguiteranno con terribili visioni, che lo spingeranno sempre più a fondo nel suo lento declino. La commistione eccelsa tra horror, tragedia e dramma rende quest’opera uno dei più disturbanti fumetti creati da Ito fuori dal suo classico repertorio.

Titolo originale: 人間失格(伊藤润二)
Pubblicazione: Big Comic Original
Edizione italiana: 3 volumi per Star Comics

Homunculus (2003-11), di Hideo Yamamoto

Scegliendo di vivere nella sua macchina, Susumu Nakoshi ha iniziato a vivere come un clochard nonostante un prosperoso passato nel mondo del business. Un giorno, è avvicinato da una strana figura che gli offre un sacco di soldi in cambio di un intervento chirurgico consistente in una sorta di trapanazione (la procedura prevede una perforazione della fronte atta a garantire l’illuminazione o grande salute). Le avversità porteranno Nakoshi ad accettare l’offerta, cosicché l’enigmatico uomo possa iniziare questo bizzarro esperimento. Tuttavia, dopo il processo l’uomo è dotato di un particolare dono, vedere le insicurezze delle persone sotto forma di strane e distorte visioni e farsene carico.

Homunculus descrive oculatamente il declino mentale di Susumu Nakoshi così come la sua sempre più costante perdita di identità man mano che si fa carico delle angosce altrui. Conseguentemente, il suo senso di identità si rifugerà sempre di più negli altri, coronando la sua missione principale: venire a patti con il suo passato burrascoso. Da quando la sua autoconsapevolezza inizia ad affievolirsi, Susumu si sottopone autonomamente ad altre perforazioni, dilatando il buco che ha in testa. Drammatico e spaventoso, Hideo Yamamoto ha creato uno dei più intriganti studi di personaggio nel genere dell’horror psicologico.

Titolo originale: ホムンクルス
Pubblicazione: Big Comic Spirits
Edizione italiana: 15 volumi per Planet Manga

La Principessa del Castello Senza Fine (2019), di Shintaro Kago

Un duello tra Oda Nobunaga ed Akechi Mitsuide, due leggendari generali, genera realtà parallele, rappresentate da torri contorte che salgono fino al cielo. La divergenza dimensionale è causata da un differente risultato di un duello in cui sia Nobunaga che Mitsuhide combattono recependo potere dalla cultura del cielo. Intrappolato in mezzo a questo divario c’è una giovane principessa, la quale, in cerca di vendetta, fonde accidentalmente le due realtà. Come risultato del catastrofico evento, i diversi cittadini si ritroveranno accorpati insieme in fusioni da incubo ed inizieranno a combattere una brutale rivolta.

Shintaro Kago si è confermato nel corso del tempo un maestro del body horror e dell’assurdo. Dove La Principessa del Castello Senza Fine spicca è sicuramente nella sua esplorazione della narrazione attraverso un panaling astratto. La costante ripetizione è utilizzata per riflettere le due realtà parallele, che, pagina dopo pagina, iniziano a fondersi insieme dando come l’impressione che il volume stesso stia collassando su di sé. Inoltre, l’edizione Hollow Press è curata nei minimi dettagli e rimarca in modo eccezionale il senso di meraviglia che scaturisce dall’opera.

Titolo originale: The Princess of the Never-ending Castle
Pubblicazione: esclusiva Hollow Press
Edizione italiana: 1 volume per Hollow Press

Il vampiro che ride (1999), di Suehiro Maruo

Seguendo le vicissitudini di una famiglia moderna di vampiri, Il vampiro che ride si concentra sulla relazione tra due succhia-sangue. I due usano i loro poteri per esigere vendetta su coloro che hanno causato la loro morte così come per combattere un clan rivale. Violenza, sesso e storie d’amore si coniugano perfettamente sotto il tratto dettagliato di Maruo.

Il vampiro che ride è il testamento che mette in luce l’incredibile talento artistico e narrativo di Suehiro Maruo, offrendo una storia deformata e macabra che colpisce il lettore come un incidente d’auto. Raccapricciante, sconfortante ma di una estetica profondamente splendida.

Titolo originale: 笑う吸血鬼
Pubblicazione: Young Champion
Edizione italiana: 2 volumi per Coconino

Bio-Meat: Nectar (2000-02), di Yuki Fujisawa

Quando il Giappone incombe in una carestia di massa, gli scienziati pensano di aver trovato la soluzione grazie alla loro nuova creazione: “Bio-Meat“, una fonte di cibo coltivata in laboratorio. Destinato a riprodursi ad una velocità tale da soddisfare le esigenze della società, il bestiame inizia a crescere in modo esponenziale e il cibo inizia a riversarsi sulle strade, alimentato da un terribile desiderio di carne. Dopodiché, un piccolo gruppo di studenti decide di fronteggiare la minaccia, crescendo in un mondo divorato dalla morte e dalla violenza.

Uno dei protagonisti del genere survival horror, Bio-Meat segue le vicende di un gruppo di ragazzi costretto a crescere in mondo brulicante di creature amorfe. All’interno di un caotico sfondo, il manga presenta una deprimente storia di crescita ed innocenza dispersa in un mondo logorato da un disastro globale. Inoltre, le creature sono talmente ben realizzate e sono talmente abbondanti che le pagine vengono invase da sciami mortali di mostri oscuri.

Titolo originale: ビーエムネクタール
Pubblicazione: Weekly Shonen Champion
Edizione italiana: inedito

Helter Skelter (1995-96), di Kyoko Okazaki

La top model Liliko è diventata uno dei visi più noti in tutto il Giappone, la sua faccia ricopre testate giornalistiche, cartelloni pubblicitari ed appare persino in televisione. Per il pubblico, la modella sembra avere tutte le caratteristiche e tutto il talento per diventare una star immortale. Ciononostante, c’è un oscuro segreto dietro il successo della ragazza, che si è sottoposta a numerosissimi trapianti chirurgici. Per questo, le dispendiose operazioni iniziano a pesare sia sul corpo che sulla mente della modella, inducendola a scatenarsi con violenza o manipolare coloro che la circondano per compiere azioni orribili.

Helter Skelter è un ammonimento senza tempo su come i requisiti per ottenere la “bellezza” possano comportare una posta in gioco altissima per tutti coloro che non riescono a gestire le enormi pressioni allegate. La Okazaki, avendo lavorato a lungo come illustratrice di moda, riesce ad affrontare il tema dell’abuso, della vanità e quello della gelosia da una prospettiva più intima, aggiungendo credibilità alla sua narrazione. La mangaka presenta un profondo racconto sulle insidie che possono minacciare la vita di una celebrità.

Titolo originale: ヘルタースケルター
Pubblicazione: Feel Young
Edizione italiana: 1 volume per Dynit

Uzumaki (1998-99), di Junji Ito

Una cittadina è infestata da una strana ossessione: spirali iniziano ad apparire dappertutto, distorcendo le mente e i corpi dei cittadini. Al centro di questo trapasso ci sono Kirie e il suo amico Shuichi, l’unico che sembra essere consapevole delle disastrose trasformazioni e volenteroso di contrastarle. Tuttavia, appena la maledizione della spirale inizia a prendere piede in maniere sempre più bizzarre, i due amici sono condotti verso la terribile verità: la loro città è condannata ad una fine inesorabile.

Junji Ito è capace di descrivere un semplice concetto, in questo caso l’ossessione causata dall’ipnotica spirale, e trasformarlo in un soggetto di uno spregevole horror. Basando l’intera opera su una serie di racconti che vedono Kirie e Shuichi come testimoni oculari degli eventi maledetti, ogni capitolo mostra inquietanti deformazioni del corpo e della mente, che riflettono la paura viscerale per la spirale. Questa influenza comincia a crescere sempre più minacciosamente, da deboli illusioni al totale crollo della struttura stessa della cittadina. Uzumaki è un viaggio surreale, straniante e spaventoso ed in poco tempo è divenuta l’opera più famosa e prominente di Junji Ito.

Titolo originale: うずまき
Pubblicazione: Big Comic Spirits
Edizione italiana: 2 volumi per Star Comics

Tracce di sangue (2017-in corso), di Shuzo Oshimi

Una vita di malsano amore materno e morbosa protezione giunge ad un tragico epilogo quando una madre tenta di assassinare suo nipote per aver preso in giro suo figlio. La visione della propria madre, intenta ad uccidere il piccolo, ha causato una profonda riflessione nella mente del ragazzo, che ha iniziato a rivalutare i comportanti di sua madre e i suoi atti sconcertanti. Ora che il ragazzo è giunto in quell’età dove si cerca più libertà ed affetto verso l’altro sesso, si trova ostacolato dalla pericolosa madre, che adora manipolare in modo violento le persone che la sfidano.

Shuzo Oshimi è stato consacrato maestro dell’horror psicologico grazie a manga come Happiness e I fiori del male, titoli che dimostrano l’elevato talento del mangaka nel mescolare drama e horror. Tracce di sangue surclassa gli altri titoli a causa del ribaltamento dialettico che sussiste quando qualcosa di puro e confortevole, come l’amore di una madre in questo caso, viene trasformato in qualcosa di profondamente ossessivo e disturbante. Inoltre, l’incredibile abilità artistica che Oshimi utilizza nelle espressioni rende il passaggio tra il calmo e soffice velo della maternità alla disgustosa morbosità ancora più spaventoso e angosciante. Tutti questi elementi arriveranno ad instillare nel lettore un profondo senso di terrore ed ansia.

Titolo originale: 血の轍
Pubblicazione: Big Comic Superior
Edizione italiana: 7 volumi per Planet Manga (Ottobre 2020)

Viaggio alla Fine del Mondo (2002), dei fratelli Nishioka

Un giovane, perseguitato da una noia mortale, decide di saltare il lavoro e costruire una nave per scappare da tutti i suoi problemi. Questa partenza segna l’inizio di un fantastico viaggio che culmina con combattimenti contro pirati, contro cannibali e trafficanti di esseri umani. Dopo il lungo viaggio, ritorna a casa e si ritrova a dover affrontare una giuria composta da suoi coetanei per i crimini commessi durante il viaggio.

“Fratelli Nishioka” è uno pseudonimo usato da un duo, formato da un fratello e una sorella, apparso sulle pagine del famigerato magazine underground Garo. È facile notare come il loro stile, che rispecchia le atmosfere gotiche di Edward Gorey e Tim Burton, non sia assolutamente conforme a quello del manga mainstream. In più, le loro storie ricorrenti trattano temi cari alla narrativa occidentali, ricordando moltissimo lo stile oscuro e caustico dei fratelli Grimm. Il mix è senza ombra di dubbio unico e contribuisce in prima istanza a rendere il lavoro dei due fratelli inimitabile. La semplice avventura assumerà presto connotati orrorifici, macabri e fiabeschi che definiranno i migliori attributi del duo.

Titolo originale: この世の終りへの旅
Pubblicazione: AX
Edizione italiana: 1 volume per Dynit

Left Hand of God, Right Hand of Devil (1986-88), di Kazuo Umezu

Left Hand of God, Right Hand of Devil compendia cinque storie di Kazuo Umezu, basate su un ragazzo, di nome Sou, capace di interagire con fenomeni soprannaturali. Questa abilità gli permette di prevedere eventi tragici che spesso lo mettono davanti all’orrore ultraterreno che lo circonda. La collezione di storie contiene: Forbici arrugginite, La gomma scomparsa, La lingua della Principessa Ragno, Il libro illustrato oscuro e Ombra morta.

L’amato Kazuo Umezu è una delle figure più influenti del panorama moderno del manga horror, basti pensare al fatto che il primo premio vinto da Junji Ito porta il suo nome. Tra l’altro, questa raccolta di racconti contiene un tipo di body horror e scene grottesche che ispireranno mangaka per moltissimo tempo. Trattate come classici, queste serie resistono al peso del tempo e rappresentano alcuni degli apici del manga horror. Left Hand of God, Right Hand of Devil offre non soltanto una lezione sulla progressione del genere horror, ma pone i riflettori sul grandissimo talento dell’autore di creare spettacoli disturbanti ed implacabili.

Titolo originale: 神の左手悪魔の右手
Pubblicazione: Big Comic Spirits
Edizione italiana: inedito

Believers (1999), di Naoki Yamamoto

La struttura dei culti e delle sette è sempre stata un soggetto affascinante da rappresentare nei media e nella cultura pop, in modo particolare (ed altrettanto inevitabile) quando il gruppo inizia ad agire violentemente per portare avanti credenze erronee e deliranti. Intrinsecamente, questi gruppi non sono fatti per convivere con la società moderna come se fosse la normalità, dal momento che spesso i loro adepti sono considerati sfruttati e lobotomizzati. Believers, ispirato profondamente dall’Aum Shinrikyo e dall’Armata Rossa Giapponese, condensa la mentalità di culto su tre individui, che si sottoporranno ad un programma spirituale, interamente basato sull’autosufficienza, che prende luogo su un isola sperduta.

Bilanciando horror, dramma ed erotismo, Naoki Yamamoto concentra la sua opera sulla mentalità tipica delle sette. L’opera sprofonda nell’orrore laddove i protagonisti cercano in tutti i modi di danneggiare il proprio corpo e la propria mente anelando all’illuminazione, un’illuminazione che non arriverà mai. Questo viaggio straziante si chiude con una nota così memorabile da divenire indimenticabilmente tragica.

Titolo originale: ビリーバーズ
Pubblicazione: Big Comic Spirits
Edizione italiana: 2 volumi per Dynit

Visione d’inferno (1983), di Hideshi Hino

Hideshi Hino guida il lettore all’interno del suo personalissimo inferno, un mondo post-apocalittico pieno di abomini orrendi. Nato subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, Hino riflette la sua esperienza interiore sugli orrori dell’umanità, mentre si prende il tempo per condannare i critici e i lettori stessi.

Hino si avvicina ai suoi fan tramite un dispetto comico, che lo ha portato a minacciare di morte i lettori. In superficie, il lavoro di Hino può sembrare meschino e persino nichilista, ma con ulteriori esplorazioni l’intento parodico diviene più evidente. Ecco perché l’opera può essere considerata stracolma di umorismo nero nella sua forma più acida ed eclatante. All’infamia dell’artista per ciò che concerne la narrativa horror, si aggiunge uno stile tutto unico, che rende riconoscibile il manga rispetto a tutti gli altri.

Titolo originale: 地獄変
Pubblicazione: Hobari Shobo
Edizione italiana: 1 volume per Dynit

Dementia 21 (2001-13), di Shintaro Kago

In un Giappone in cui gli anziani costituiscono la maggioranza della popolazione, uno dei lavori più ammirevoli e redditizi è quello di assistente sanitario domiciliale. Questi lavoratori partecipano a corsi formativi duri e pericolosi, soltanto per allievare la sofferenza della generazione più vecchia. Sfortunatamente Yuki Sakai, una di queste badanti, fa i conti con questa realtà distopica, assurda e grottesca in ogni mansione che intraprende.

Dementia 21 controbilancia l’altra voce di Kago in questa lista, abbracciando un assurdità comica ed un umorismo caustico che non abbandona mai l’opera. Il contenuto è altamente umoristico in ogni capitolo e rende il manga più una commedia che altro. Ciononostante, l’arte di Kago riesce a distorcere ed ottenebrare la forma umana, rendendola decisamente orribile. Questi racconti, legate insieme dalla figura dell’affascinante e determinata Yuki Sakai, mostrano un’avventura surreale che solo un’artista come Shintaro Kago poteva partorire.

Titolo originale: ディメンシャ 21
Pubblicazione: Comicloud
Edizione italiana: annunciato da Hikari Edizioni

Violence Jack (1973-78), di Go Nagai

Ambientato in un futuro apocalittico senza regole e dominato dalla violenza, Violence Jack segue un protagonista che cerca di farsi strada in un paesaggio totalmente distrutto. Dopo aver visto il peggio dell’umanità in quella landa desolata, Jack decide di imbarcarsi in una missione suicida: vendicare coloro che sono rimasti vittima dei soprusi dello spietato sovrano “Slum King”.

Considerato come uno dei primissimi manga post-apocalittici, Violence Jack è divenuto un classico che si è perso nel tempo. Ciò potrebbe anche risiedere nel fatto che l’adattamento animato sia estremamente violento e, a volte, a forte tinte pornografiche. Comunque sia, questi adattamenti sono basati più sul mondo di Jack che su una reale trasposizione dell’opera, ecco perché il manga risulta più tranquillo e con una struttura narrativa più semplice e meno cruenta. Nell’insieme, il viaggio di Jack è senza ombra di dubbio sanguinolento ma il tutto è edulcorato da uno stile ben definito e da una narrazione intrigante (Nagai è conosciuto soprattutto per Devilman, sua iconica ed immortale serie), che rendono invitante l’opera per tutti i fan dell’orrore.

Titolo originale: バイオレンスジャック
Pubblicazione: Weekly Shonen Magazine
Edizione italiana: 18 volumi per J-POP

Ibitsu (2009-10), di Haruto Ryo

Avvicinato per la strada da una misteriosa figura simile ad una gothic lolita spettinata, Kazuki Itou è ancora inconsapevole di essersi imbattuto nel leggendario demone Lolita. Quando la creatura gli chiede se vorrebbe una sorellina, il ragazzo risponde timidamente di sì, e così facendo crea una maledizione. La reale sorella minore diverrà l’obbiettivo del demone, che vorrà rimpiazzarla per divenire la “sorella promessa“.

Simile allo yokai, o yurie, Kuchisake-onna, il Demone Lolita è una creatura capace di porre domande senza risposte. Se la Kuchisake-onna chiede se è carina, il Demone Lolita chiede alla vittima se può diventare la sua “sorellina”. Le maledizioni sono sempre state al centro dell’attenzione dei giapponesi, come appare nel folklore e nelle leggende metropolitane: Ibitsu mostra una versione moderna di un mito antico, il tutto aiutato da un design particolare ed inquietante.

Titolo originario: イビツ
Pubblicazione: Young Gangan
Edizione italiana: inedito

Extra: PTSD Radio (2012-in corso), di Masaaki Nakayama

Con una serie di brevi racconti raccapriccianti e terrorizzanti, il genio di Masaaki Nakayama mostra tutto il suo talento per quanto concerne lo stile e le tematiche. L’opera si presenta in maniera totalmente inusuale: infatti, ogni capitolo prende il nome da una determinata frequenza. Cosa stanno a significare questi titoli? Il fil rouge non è evidente ma si percepisce chiaramente la presenza di alcuni punti di contatto, alcune interferenze che se collegate danno un significato a queste storie così distaccate ma così simili nell’orrore che mostrano.

L’impatto di Nakayama nell’horror, con Fuan no Tane e Koushiou Radio, si è percepito in maniera notevole in patria, rimanendo totalmente sottovalutato all’estero, soprattutto in Italia. Lo stile dell’autore è cinematografico: le sue tavole meticolose assomigliano a riprese scattate in sequenza e questo rende ancora più inquietante l’opera già di suo perversa. Uno stile impressionante e una trama estremamente criptica non possono che dar vita ad un horror dinamico dalle spaventose tinte psicologiche. PTSD Radio è uno di quei titoli imprescindibili se si vogliono recuperare le pietre miliari dell’horror moderno.

Titolo originale: 後遺症ラジオ
Pubblicazione: Nemesis
Edizione italiana: inedito

Extra: The Horror Mansion (1987-1993), di Ochazukenori

Come il titolo lascia presagire, The Horror Mansion è una serie di racconti brevi incentrati sulle case infestate. La peculiarità, tuttavia, risiede nel fatto che la casa presentata è sempre diversa, a differenza di quello che succede nella realtà, con esempi come la Winchester Mystery House, il 50 Berkeley Square o il Cecil Hotel. Ochazukenori stesso vi accompagnerà in un viaggio lugubre e spettrale che ha come meta i più tranquilli focolari nipponici. Ogni abitazione rappresenta una famiglia, un modo di vivere, uno status ed, ovviamente, una sicurezza: ma chiunque è inconsapevole degli spettri maligni che si potrebbero aggirare in essa.

Le terrificanti storie offerte dall’autore sono caratterizzate da un tratto sporco e minimale, che si adatta bene ad una narrazione rapida e violenta. Non è mai semplice partorire racconti brevi di grande impatto, ma all’interno di questi volumi si potranno sicuramente gustare capitoli scioccanti e cruenti, pregni di sangue nero pece e personaggi schizofrenici. Elementi sovrannaturali si mischiano alla quotidianità, in un mix letale che dà vita ad una piccola perla.

Titolo originale: 惨劇館
Pubblicazione: Gekkan Halloween
Edizione italiana: inedito

Extra: Wish Fulfillment (1991), di Kanako Inuki

Kanako Inuki è da sempre considerata la regina dell’horror. I suoi racconti dell’orrore, spesso intrisi di critica sociale e mistero, non sono passati inosservati in Giappone. La Inuki, infatti, è diventata una vera e propria musa ispiratrice per moltissimi mangaka delle nuove generazioni. Kanaerareta Negai rappresenta un’importante tassello per l’opera dell’autrice. Anche qui abbiamo una serie di racconti legati dal medesimo filo conduttore. Stavolta si tratta di un misterioso libro, al cui interno si trova una formula magica di inaudita potenza.

Vuoi che si avveri il tuo desiderio più recondito? Quando scocca la mezzanotte di un Venerdì 13 di luna piena, poni due specchi faccia a faccia e vedrai che un demone passerà lungo il tracciato. Catturalo con una bottiglietta ed esprimi un desiderio. Kanako Inuki compone un horror disturbante, non tanto per i demoni presentati ma per gli aspetti più raccapriccianti dell’essere umano. Avarizia, gelosia, successo, tradimento, accidia tutti condensati in un’opera caustica in cui l’umano bramoso esce sconfitto dai suoi stessi desideri morbosi. E tu cosa faresti se incontrassi un demone disposto ad esaudire il tuo più profondo anelito?

Titolo originale: かなえられた願い
Pubblicazione: Shoujo Friend (Suspense and Horror)
Edizione italiana: inedito

Extra: Mononoke Soushi (2007), di Yosuke Takahashi

Un originalissimo horror scritto dalla penna di Yosuke Takahashi, uno dei nomi più autorevoli del genere. Innestato sul tipico canone della narrazione di Takahashi, dove si uniscono mondo reale e capacità sovrannaturali, Mononoke Soushi stupisce per il suo stile unico e per i suoi racconti catturanti. La trama ruota attorno a Tenome, una danzatrice che girovaga senza sosta ed intrattiene i propri clienti suonando la shamisen. Tuttavia, la ragazza è in grado di utilizzare la chiaroveggenza e riesce a comunicare con il mondo sovrannaturale. Tutto questo grazie al tatuaggio di un occhio sulla sua mano: l’occhio della mano.

Yosuke Takahashi è riuscito a creare una serie di racconti ipnotici che raccontano di una realtà in cui leggende yokai e civiltà convivono solidamente. La genialità dell’opera non si ritrova solo nel tratto particolare ed originale dell’autore, ma nella vera e propria dicotomia tra mondo reale e mondo surreale. Tenome, oltre ad essere minacciata costantemente dalla presenza di spiriti malvagi che solo lei può percepire, subisce regolarmente traumi dovuti ai clienti, o addirittura alla famiglia. Quella che è una caccia agli yokai diviene ben presto una ricerca sugli istinti meschini e le pulsioni letali dell’essere umano.

Titolo originale: もののけ草紙
Pubblicazione: Horror M
Edizione italiana: inedito

Extra: The Pits of Hell (1981), di Yoshikazu Ebisu

Un manga totalmente estremo e surreale, realizzato da uno dei mangaka più influenti e rilevanti all’interno dell’ambiente underground. Yoshikazu Ebisu, con il suo tipico heta-uma abnorme e non conforme ai canoni estetici, illustra una serie di racconti ai limiti della follia. L’autore introietta nell’opera scene di una assurdità esilarante, che aiutano a comprendere la morbosità e la frustrazione dei giapponesi. Tra brutali massacri avvenuti sul posto di lavoro e in famiglia, motoscafi che si controllano tramite la telecinesi e pachinko, The Pits of Hell presenta un Giappone da incubo, scosso da una realtà sempre più cupa.

L’opera varca i portali dell’orrore, divenendo una vera e propria pietra miliare, non solo dell’heta-uma. Ebisu, partendo da situazioni quotidiane (se non autobiografiche), crea narrazioni raccapriccianti ma con tinte verosimili. La vera paura risiede nello shock effect, con cui i personaggi tremolanti delle sue storie, esplodono in terrificanti attacchi. I personaggi di Ebisu sono persone sovraccariche di lavoro e pressione sociale, in equilibrio su una delicatissima fune che li separa dal baratro della disperazione. The Pits of Hell non solo horror, è pesante critica sociale, oltre che un trattato psicologico ed artistico sul Giappone.

Titolo originale: The Pits of Hell
Pubblicazione: Garo
Edizione italiana: inedito

Extra: Mieruko-chan (2018), di Tomoki Izumi

Ultima aggiunta di questa lista è Mieruko-chan, un titolo di gran lunga più recente rispetto a quelli presentati, che ha saputo attrarre a sé un vasto pubblico. Questo dettato anche dal fatto che la trama risulta molto semplice. Il tutto è incentrato su Mieruko, una ragazza che improvvisamente può vedere strane creature mai viste prima. Questi mostri ultraterreni e spaventosi si lasciano percepire soltanto dalla ragazzina. L’horror degenera in risata quando Mieruko cerca di fare di tutto per vivere la sua vita in modo ordinario.

Un titolo che, oltre a presentare tavole profondamente impregnate sul canone horror, riesce a a strappare qualche risata. Mieruko-chan racchiude gli stereotipi e i crismi del genere dell’orrore: mostri, creature tenebrose e una vittima di queste stranissime visioni. Sono davvero reali queste paure? Possono essere affrontate e come? Tomoki Izumi darà vita a moltissimi spunti di riflessione: la paura non esiste e noi dobbiamo iniziare a convivere con i nostri mostri.

Titolo originale: 見える子ちゃん
Pubblicazione: ComicWalker
Edizione italiana: inedito

🌐 Fonte: Asian Movie Pulse

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