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Hentai ed ecchi: l’erotismo in manga e anime

Indice contenuti

Definizione di hentai

La parola hentai (“anormale”) in Giappone si usa soprattutto con il significato di “sessualmente perverso” e viene adoperata, oltre che per persone e situazioni, anche per manga e anime a carattere erotico, fino ad arrivare alla pornografia. Nel caso dei fumetti, è equivalente l’espressione seijin manga (“manga per adulti”).

Mentre la pornografia occidentale è basata quasi esclusivamente su fotografia e cinematografia, quella giapponese sfrutta ampiamente il mondo dell’illustrazione, e dunque anche manga e anime. Ciò permette da un lato di renderla più allusiva (come è tipico dell’immaginario erotico orientale), dall’altro di esplicitare fantasie spesso estreme e quindi inadatte a una rappresentazione in carne e ossa.

Resta naturalmente aperta la discussione sull’eventuale pericolo che certe opere possano spingere a comportamenti irresponsabili o violenti, e su come regolamentazione in materia possa conciliare le pur necessarie restrizioni con il diritto alla libertà di espressione.

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Go Nagai e il primo manga erotico moderno

Il pioniere

Prima di diventare famoso negli anni ’70 grazie a MazingaGoldrake e Devilman (denominazioni italiane), Go Nagai aveva creato, già nel 1968, La scuola senza pudore (Harenchi Gakuen).

L’opera viene considerata il primo manga erotico moderno, un autentico apripista per tutto il genere. Questo perché vi compaiono numerosi nudi. Tuttavia non sono mai rappresentati dei rapporti sessuali, e anche i nudi sono tratteggiati con una linea chiara e velati o comunque privi di troppi dettagli anatomici. Non servono a eccitare la fantasia di chi legge.

Si tratta infatti di un’opera satirica, più che erotica. L’intento dell’autore è quello di criticare i meccanismi repressivi nel sistema scolastico giapponese.

gonagaiworld.com

La parodia delle istituzioni scolastiche

L’intento caricaturale è evidente fin dai ritratti degli insegnanti. Il maestro Yoshinaga, per esempio, è vestito solo di una pelle di tigre e viene ribattezzato “Godzilla Barbuto” perché è inequivocabilmente un uomo mostruoso. Discende infatti da una tribù di nomadi nella quale i bambini nascono già con la barba. Evidentemente, con questa figura, l’autore rimprovera agli adulti di dimenticarsi troppo spesso di essere stati bambini a loro volta.

Nella Scuola senza pudore le situazioni in cui si trovano coinvolti studenti e insegnanti sono paradossali. Per esempio, i docenti rubano il cibo agli allievi maschi e compongono le classi sulla base dell’avvenenza di quelle di sesso femminile. A queste ultime vengono prescritte visite mediche affinché le si possa denudare.

Gli studenti, a loro volta, non sono da meno. I ragazzi escogitano espedienti per poter spiare le loro compagne nello spogliatoio, le quali spesso ricambiano le loro attenzioni. Gli uni e le altre, per di più, cercano di vendicarsi delle angherie subite da parte dei docenti tramite scherzi e dispetti vari.

meganerd.it

A essere messi sotto accusa sono tutti gli adulti, non solo gli insegnanti. Per esempio, i genitori del protagonista piangono affranti perché i buoni voti del figlio hanno sottratto loro ogni pretesto per picchiarlo.

La censura

La scuola senza pudore deve il suo successo proprio alla sua forza satirica, in grado di esorcizzare le paure dei giovani, schiacciati dall’istituzione scolastica il cui peso, in Giappone, è tale da permetterle di condizionare fin dia primi anni l’inserimento dell’individuo nel mondo del lavoro e quindi la sua intera vita sociale.

Non c’è da stupirsi se l’opera suscitò le critiche della PTA, un’associazione di genitori e insegnanti. Dopo quattro anni di forti e continue proteste, l’editore fu costretto a sospenderne la pubblicazione.

La diffusione attuale

Qualcuno prova imbarazzo nell’ammettere di leggerli, qualcun altro fa finta di non sapere del tutto cosa siano. Ma gli hentai, per quanto esagerati e controversi, sono tantissimi. A testimonianza di questa enorme diffusione, tanti altri ne parlano continuamente e vanno anche molto fieri di questa loro passione.

In Giappone i manga per adulti sono venduti nelle librerie e nei konbini (convenience store). Il titolo più famoso è attualmente Secret Plot, che nel 1995 ha stabilito il record di vendite. Tratta di due insegnanti delle scuole superiori che tengono un corso completo di educazione sessuale a un loro alunno superdotato.

In Italia la casa editrice che per prima ha pubblicato degli hentai è la Magic Press. Tra i vari titoli troviamo: Love SampleHajirai BreakD/S ExtasyFlappy! Sugar BabiesCiliegia acerba! PandemoniumMy Sweet Devil, Benvenuti a casa Tokoharu.

bis.it

Sottogeneri e luoghi comuni

L’inconsistenza della trama e il ruolo della donna

Come prevedibile, negli hentai, le trame sono un elemento secondario che serve solo a condurre alle scene di sesso più o meno esplicito.

Spesso i protagonisti sono timidi o comunque spensierati fino al momento in cui si ritrovano in una situazione stimolante. Il sesso diventa allora un bisogno primario e il protagonista perde ogni freno morale e sociale, fino ad arrivare ad atti di autentica violenza.

Questo vale anche per una protagonista femminile. Una situazione narrativa molto sfruttata è quella in cui la donna si fa convincere a un rapporto sessuale dal partner o addirittura da un estraneo incontrato casualmente. A volte è ella stessa a prendere l’iniziativa, con una evidente valenza liberatoria.

Harem

Col termine gergale harem (hāremu o hāremumono) ci si riferisce alla situazione in cui il protagonista maschile si trova “amorosamente” circondato da tre o più personaggi del sesso opposto (per esempio in Hentai Ouji To Warawanai Neko e Rosario + Vampire). Tale protagonista di solito è timido e imbranato, e il fatto che, nonostante tutto, sia conteso da varie belle ragazze, crea situazioni imbarazzanti e dunque comiche.

Quando c’è una protagonista femminile dolce e ingenua circondata da corteggiatori maschi, si parla di reverse harem (gyakuhāremu). Esempi ne sono Ouran Host ClubPerfect Girl EvolutionDiabolik Lovers.

diabolik-lovers.fandom.com

Il meccanismo dell’harem travalica i confini dell’hentai e si ritrova spesso anche in titoli a carattere più sentimentale che erotico (per esempio Love Hina).

Incest

Molto amato è anche il filone incest, in cui si narra di rapporti tra due persone che hanno un legame di sangue, come fratelli e sorelle o addirittura genitori e figli.

Anche in questo caso, come nel precedente, il cliché si è diffuso anche al di fuori dall’hentai.

Feticismo e zoofilia

Inevitabilmente, gli hentai rappresentano ogni forma di feticcio sessuale. Particolarmente apprezzate sono le nekomini, personaggi femminili con caratteristiche feline. Essi sono ispirati alle nekomusume del folclore giapponese, per l’appunto gatti che si trasformavano in avvenenti fanciulle.

Il successo di tale filone è probabilmente dovuto alla sensualità che da sempre (e non solo in Giappone) si associa alla figura del gatto: il personaggio presenta orecchie, artigli, coda (generalmente la pelle non è coperta da pelliccia e risulta visibile) che utilizza per esprimere le proprie emozioni, per esempio drizzando le orecchie quando qualcosa suscita il suo interesse o atteggiando il muso a smorfiette maliziose, con effetti simili a quelli generati dal chibi o dal super deformed nei manga kodomo.

Yaoi e bara

Sterminata è la galassia delle opere a tema omosessuale o comunque queer. Tradizionalmente, manga e anime con rapporti amorosi tra due ragazzi vengono detti yaoi (la loro controparte femminile è lo yuri). Mentre lo yaoi ha come protagonisti giovani di tipo efebico, il bara presenta personaggi più maturi o quanto meno muscolosi (Midnight RainShigatsu Kissa no Himitsu no JikenboMother’s SpiritOn Doorstep).

Ma si tratta di denominazioni in continuo mutamento, poiché, naturalmente, la rappresentazione di personaggi queer va ormai oltre l’intento erotico per raccontare delle storie d’amore a tutto tondo (in questo caso si parla di shōnen ai e shōjo ai) e anche ad abbracciare il problema della discriminazione.

In ogni caso, è frequente la commistione con i cliché già descritti: per esempio, si trovano incesti in manga yaoi (Papa to kiss in the Dark) così come in yurishōjo ai (Dangerous Love Triangle), shōjo (Boku wa Imōto ni Koi wo Suru).

Una novità relativamente recente è la comparsa di storie in cui è l’uomo più giovane a fare la corte a quello più maturo (di solito accadeva il contrario), fino ad arrivare a vere e proprie “aggressioni sessuali”, spesso nei confronti dei colleghi di lavoro, rappresentati più bassi, timidi e insicuri della propria sessualità.

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Alcuni esempi di hentai

Per rendere l’idea del tipo di storie narrate e delle loro più diverse ambientazioni, propongo ora alcune trame di altri titoli hentai, quasi tutti editi dalla Magic Press.

Se ti innamori la strada è sempre dritta

Dopo il successo di Benvenuti a casa Tokoharu, che segue le vicende dei personaggi di un condominio dove ne succedono di tutti i colori, Kirasagi Gunma propone un altro hentai, stavolta scolastico. Infatti Se ti innamori la strada è sempre dritta è ambientato nel club Seikodo, dove si insegna ai liceali la “competizione sessuale”, intesa come uno sport nazionale in cui, quindi, gli studenti devono impegnarsi al massimo. Kiyosato, il protagonista, non è interessato a questo tipo di “sport”, finché scopre che tra le migliori atlete dell’inusuale disciplina c’è anche la ragazza dei suoi sogni.

La mia Lady adora le sconcezze!

Questo manga racchiude una raccolta di storie brevi del maestro Bosshi, avventure di ragazze alquanto estroverse che spaziano tra i piaceri dell’erotismo. Si ha una Lady che, pur essendo sposata, si “diverte” molto con il suo maggiordomo tra i lussi dell’alta società, una giovane ninja che escogita dei modi “creativi” per ritrovare la strada di casa, una ragazza che sposa un uomo molto più grande di lei ma ha ancora voglia di sperimentare il sesso con altri uomini.

Kigenzen 10000-nen no Ota

Questo manga, scritto e disegnato da Chosuke Nagashima, è composto da tre volumi. Il protagonista è Ota, uno studente e otaku appassionato di anime, molto sfortunato in amore. La sua vita cambia improvvisamente quando, un giorno, mentre passeggia per le vie di Akihabara, viene catapultato all’improvviso nell’era preistorica. Qui finisce in una tribù che non ha ancora abbandonato lo stato primitivo, e così cerca di integrarsi, soprattutto grazie alle sue “conoscenze” da uomo del futuro. Gli uomini preistorici sono fermi all’anno zero per quanto riguarda il sesso e Ota insegna loro i piaceri procurati dalle diverse posizioni sessuali. Tra misteri, colpi di scena e sesso con le donne più belle del mondo prestorico, deve però anche trovare una via per tornare nel suo tempo…

Oni Chichi

Atsuki ha due splendide figliastre, una bionda e l’altra mora, di cui ben presto si invaghisce. Crea così un potente spray afrodisiaco, che gli consente di sedurre qualsiasi donna. Approfittando di una prolungata assenza della moglie, fuori per lavoro, mette in atto le sue fantasie erotiche. Dopo un po’, però, le sorelline sembrano iniziare a gradire molto queste sue perversioni e vorranno passare sempre più tempo con il loro “papà”.

Shigatsu Kissa no Himitsu no Jikenbo

Il mangaka più influente del bara è senza dubbio Gengoroh Tagame, che rappresenta uomini muscolosi e pelosi molto lontani dallo stile androgino tipico dello yaoi. Ne è un esempio Il marito di mio fratello, pubblicato in Italia da Planet Manga, opera che comunque va ben oltre l’intento erotico.

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Dall’hentai all’ecchi

Definizione di ecchi

Chiunque abbia approfondito l’erotismo nei media giapponesi sa che esso spazia molto e può essere più o meno spinto. 

I manga e gli anime dai contenuti più “leggeri” si limitano a stuzzicare la fantasia del pubblico, senza sfociare necessariamente nel sesso esplicito e nell’osceno.

Per opere di questo tipo si ricorre alla categoria dello ecchi.

L’etimologia

L’etimologia della parola è incerta. Probabilmente deriva dalla pronuncia giapponese della lettera H, iniziale di hentai, termine che spesso non si voleva pronunciare, come nella frase “ecchi shiyo-ze” (“facciamo sesso”). In origine, dunque, hentai ed ecchi erano praticamente sinonimi, ma poi le due espressioni si sono separate. Chiamare qualcuno ecchi è comunque sempre meno offensivo che definirlo un hentai, anzi in certi casi potrebbe risultare anche civettuolo.

Le caratteristiche

L’ecchi è incentrato su doppi sensi, situazioni ambigue ed effetti “vedo non vedo”.

I personaggi femminili hanno forme esagerate (in particolare seni sobbalzanti) e vesti succinte che le mettono in evidenza. Spesso si ritrovano in biancheria intima o comunque questa viene inquadrata, per esempio per il sollevarsi di una gonna. Frequente è anche l’utilizzo di provocanti uniformi e costumi, indossati anche nella quotidianità.

The Seven Deadly Sins
randomc.net

Solitamente non sono consapevoli della loro sessualità, anche se appaiono astute e maliziose. A volte possono mostrare segni di imbarazzo o di umiliazione per la loro nudità in pubblico, ma cercano di agire con noncuranza.

Un grande classico è il maschio impacciato che al primo appuntamento finisce con la testa nei seni procaci della donna appena conosciuta.

Il tutto con effetto comico. L’atmosfera è infatti sempre allegra, come insegna My Dress-Up Darlinglove comedy pubblicata in Italia da J-Pop e incentrata sul cosplay, che ha avuto un grande successo grazie ai suoi bizzarri protagonisti.

Le variazioni e il fan service

Anche rimanendo all’interno dell’ambito ecchi c’è molto da spaziare. La maggior parte degli autori rispetta una sua “etica” che vieta di mostrare nudi integrali (anche per evitare di incappare nella censura), come nel caso di Highschool of the Dead e The Seven Deadly Sins, ma ce ne sono molti più espliciti, per esempio Prison School e High School DxD, in cui comunque non viene mai tralasciata la comicità. Vi sono alcune opere che, per i loro contenuti, si posizionano al confine tra hentai ed ecchi. Per esempio, Kimi no iru machiTo Love RuHantsu x TorasshuB gata H KeiNana to KaoruOretama e Nozoki Ana.

Molto discusse sono le operazioni di fan service, per cui si inseriscono elementi ecchi superflui in opere non targettizzate come tali o addirittura dirette a un pubblico molto giovane.

Alcuni esempi ecchi

Futari ecchi

reddit.com

Affronta le varie problematiche sessuali in un rapporto di coppia. Due venticinquenni si incontrano tramite un’agenzia matrimoniale, si piacciono e decidono di sposarsi. Per tutti e due è la prima volta, ma cercano di superare insieme l’imbarazzo e l’inesperienza. Il manga si trasforma allora in un vero e proprio manuale per il sesso, spiegando come poter superare le difficoltà che si incontrano e descrivendo in modo particolareggiato ma con molta ironia le varie tecniche e posizioni sessuali.

My girlfriend is a fiction

È un manga shōnen con contenuti ecchi, scritto e disegnato da Shizumu Watanabe, e pubblicato nel 2011. Avendolo letto, mi sento di consigliarlo a chi volesse avvicinarsi agli ecchi in modo soft, poiché tratta temi seri e profondi ma sdrammatizzandoli con un sorriso.

Picture © Elena Paoletta

Yuri Hamura ha passato gli ultimi dieci anni a scrivere e a disegnare su cento quaderni la sua ragazza ideale, alla quale ha anche dato un nome: Michiru Araragi. Giunto al liceo, però, si innamora di Fuko Kuzumi, scrittrice e vice-presidente del club di letteratura della scuola. Si iscrive così al club per cercare di conquistarla, lasciando perdere le sue fantasie. Decide quindi di disfarsi per sempre dei suoi quaderni e si reca ad un tempio shintoista per bruciarli. Il destino, però, vuole che lì incontri Fuko, affranta perché ha il blocco della scrittrice. Yuri, colpito dalle confidenze della ragazza, pensa di regalarle il materiale raccolto sui suoi quaderni, in modo che Fuko possa prenderne spunto per delle storie interessanti. Ma, a causa di una improvvisa tempesta, dalla borsa di Yuri fuoriesce una ragazza nuda. È Michiru in carne ed ossa, e ha tutte le caratteristiche ideate dal ragazzo, soprattutto un comportamento molto sexy. La storia si complica sempre di più quando altri personaggi inventati dai due fanno irruzione nella realtà.

Questo manga può sembrare una storia romantica qualunque, invece affronta tematiche importanti quali la solitudine, la tristezza di chi si sente diverso, l’incomprensione e i pregiudizi. C’è tanta voglia di scoprire noi stessi attraverso le nostre passioni e persone che sappiano amarci per come siamo. I personaggi sono caratterizzati e hanno tutti il loro percorso di crescita e forse è proprio Michiru, spavalda e sbarazzina, che gira mezza nuda per casa, quella che matura e cambia più di tutti.

Shimoneta

È una serie di light novel a carattere shōnen ed ecchi, creata da Hirotaka Akagi e disegnata da Eito Shimotsuki, e pubblicata a partire dal 2012. Successivamente, come spesso accade per le serie di successo, l’opera è stata adattata anche in formato manga per poi divenire un anime in dodici episodi, prodotto dallo studio d’animazione J.C. Staff. e visibile sulla piattaforma streaming Netflix.

L’ho guardata per curiosità: la storia è particolarmente demenziale e abbonda di elementi ecchi, quindi è per veri intenditori. Tuttavia il plot è divertente e originale, e riesce fin dai primi episodi a catturare in maniera efficace l’attenzione dello spettatore. Inoltre, nella sua assurdità, affronta però il grande problema della concezione del sesso e della censura in Giappone.

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L’opera è ambientata in un futuro distopico dove le oscenità sono bandite dal governo. Grazie a speciali congegni elettronici indossati obbligatoriamente da tutti i cittadini, le autorità possono controllare che non facciano uso di pornografia, e anche i loro gesti e il loro linguaggio. A combattere contro questa censura c’è la sfrontata Ayame Kajo, una ragazza che si trasforma nella terrorista “Il blu del campo innevato” indossando come maschera le proprie mutandine. Ayame distribuisce immagini di ragazze ammiccanti e urla ogni sconcezza possibile ogni volta che può.

Ad aiutarla c’è Tanukichi Okuma, un ragazzo che vorrebbe mantenere un comportamento corretto ma viene trascinato da Ayame nell’organizzazione SOX di cui anche lei fa parte. I membri dell’organizzazione si sforzano di mostrare, soprattutto ai loro compagni di scuola, ogni genere di materiale vietato per tentare di combattere le folli censure imposte dal governo. Le istituzioni sono rappresentate dall’avvenente Anna Nishikinomiya, presidentessa del consiglio studentesco e incaricata di combattere con ogni mezzo i comportamenti osceni. I suoi atteggiamenti sono caratterizzati da una vena comico-erotica, perché è innamorata di Tanukichi e si eccita di fronte a lui. I “terroristi” non vengono quindi mai messi in difficoltà.

shimoneta.fandom.com

Ciò comporta l’assenza di un vero confronto diretto tra le forze opposte. Il trattamento della storia è puramente comico e ripropone le stesse gag senza nuovi spunti creativi. In definitiva, gli autori hanno preferito concentrarsi sull’ossessione sessuale di Anna per il protagonista e sulla quantità di sconcezze pronunciate da Ayame.

La mia Maetel

È una mini opera seinen di Hiroya Oku, composta da 3 volumi pubblicati in Italia dalla Planet Manga. L’ho letto un po’ di tempo fa, soprattutto perché ero interessata al tema degli hikikomori. Questo fenomeno ormai non è più una prerogativa della società giapponese. La mia Maetel trova in modo soft una soluzione ecchi a questo claustrofobico problema.

Picture © Elena Paoletta

Shintaro Koizumi ha trent’anni ed è un hikikomori: vive rinchiuso nella sua stanza da quindici anni, senza mai uscirne. L’unica persona con cui parla, attraverso una porta chiusa, è suo padre Yasujiro, che naturalmente è molto preoccupato per lui e cerca in tutti i modi di convincerlo ad uscire. Dopo molti tentativi, Yasujiro riesce a strappare a Shintaro una promessa: se il padre riuscirà a trovarsi una fidanzata, allora il figlio uscirà dalla sua stanza. Il padre in verità una fidanzata ce l’ha già: è una sua giovane collega, Haruka Yoshinaga. I due si sposano, ma, durante il viaggio di nozze, lui muore. Haruka va a vivere nella casa del defunto marito e instaura con Shintaro un particolare rapporto madre-figlio. Giovane, bella e prosperosa, non è per nulla l’archetipo della matrigna e, anche se l’impresa non è facile, riesce a far innamorare di lei il ragazzo, abbattendo il muro di silenzio in cui si era rinchiuso e a farlo finalmente uscire di casa.

Interspecies Reviewers

È un manga scritto da Amahara e illustrato da Masha, che ha creato scalpore perché giudicato troppo spinto.

Ambientato in un mondo fantasy popolato da creature di ogni specie, ha per protagonisti l’avventuriero Stunk e l’elfo Zell, due esploratori che hanno come obiettivo quello di fare sesso con ogni tipo di donna. Sono facilitati nel loro compito dal fatto che, nel loro mondo, vi sono vari bordelli. Le donne che vi lavorano sono chiamate “succubi“, in quanto nelle loro vene scorre il sangue di creature mitologiche seduttrici di uomini.

Durante uno dei loro viaggi esplorativi, Stunk e Zell salvano Crim, un angelo a cui si è rotta l’aureola e che quindi non può fare ritorno in Paradiso. I due esploratori lasciano che Crim si unisca a loro con la speranza di poter visitare un giorno il Paradiso e scoprire se anche lì vi siano bordelli.

alleanzadeglianime.it

Dopo aver stilato, quasi per scherzo, una specie di recensione sulle proprie esperienze sessuali e averla pubblicata sulla bacheca della locanda Ale & Eats (ritrovo di molti viaggiatori), i due si rendono conto che i loro giudizi vengono molto apprezzati. La cosa frutta anche economicamente e quindi capiscono di poter diventare giudici di bordelli e di succubi. Coinvolgono in questa folle impresa Crim e si fanno chiamare Ishuzoku Reviewers. Con un quarto membro, diverso di volta in volta, completano il gruppo e distribuiscono pareri sulle proprie esperienze.

La serie ha un’atmosfera comica data da circostanze imbarazzanti e doppi sensi, ma cade nell’eccesso. Infatti non si limita a mostrare solo nudità femminili, ma si spinge oltre, con scene di rapporti sessuali che lasciano poco spazio all’immaginazione, finendo per perdere l’eleganza di un ecchi “puro” e lasciarsi andare a situazioni spinte ai limiti dell’hentai.

infinitemirai.wordpress.com

Stunk e Zell sono due eroi atipici: sebbene abbiano notevoli abilità combattive, non sono interessati ad affrontare nemici, preferendo fare grandi mangiate e bevute nelle taverne, ma soprattutto spendere i soldi nei bordelli.

Quando raggiungono un quartiere a luci rosse in un vulcano e chiedono di una succube salamandra il cui corpo rovente permette di cuocere la carne, come fosse un barbecue, specifiche parti del corpo, a causa dell’elevato calore, assumono forme abbastanza esplicite.

Altre scene forti si vedono quando i due si trasformano in donne per capire meglio cosa prova l’altro sesso durante un rapporto fisico.

Inoltre risulta dissacrante e poco gradevole vedere l’angelo Crim avere dei rapporti sessuali, come pure il fatto che venga sfruttato dai due avventurieri solo per scoprire se anche in Paradiso esistono bordelli.

Un forte disagio lo ha provocato anche la scelta del character design di alcuni personaggi. Sebbene sia specificato che si tratta di maggiorenni, Crim, l’halfling Kanchal ed altri ancora hanno un aspetto decisamente infantile.

anisearch.de

Molte emittenti occidentali hanno pertanto rimosso dai loro network la serie. Altre si sono limitate a camuffare le scene più esplicite, lasciando che fosse il sonoro a creare l’inequivocabile effetto.

Sicuramente le differenze culturali tra Oriente ed Occidente hanno contribuito al giudizio negativo sulla serie. Anche se ormai sono pochissimi gli occidentali che si sorprendono di fronte alle assurdità di anime e manga.

Anche le emittenti orientali hanno dovuto apportare sostanziali modifiche alla serie per non perdere gli ascolti d’oltreoceano, sebbene andasse in onda in seconda serata o in versione “protetta”.

Certo resta il dubbio se valga la pena di censurare e snaturare un’opera, anche se di qualità non eccelsa, solo per questioni di audience.

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