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Euphoria: recensione

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Euphoria è un anime hentai tratto da una visual novel e che consta di sei episodi OVA complessivi, della durata di circa mezz’ora ciascuno.

Andato in onda dalla fine del 2011 all’inizio del 2016, una parte del pubblico potrebbe aver visionato invece una versione condensata della serie, con soltanto due episodi. Come ciò sia possibile, data la trama già largamente lacunosa, rimane per me un mistero.

Le vicende ci vengono raccontate in un modo molto semplicistico: una stanza bianca, ampia e spoglia. Al centro di essa si trovano degli schermi. Keisuke Takatō si sveglia, inconsapevole di dove si trovi e come ci sia arrivato.

Si accorge di non essere solo, però. Nella stessa stanza sono presenti anche sei ragazze, a lui familiari: la sua amica d’infanzia Kanae Hokari, le sue compagne di classe Rinne Byakuya e Nemu Manaka, la sua insegnante d’inglese Natsuki Aoi, oltre a Rika Makiba e Miyakō Andō.

Le premesse

euphoria anime

Per quale motivo sono stati tutti riuniti là?

Una voce sconosciuta e metallica risuona nella stanza e dichiara l’inizio del gioco: Keisuke è colui che dovrà selezionare e usare le giovani donne come serrature, nel modo in cui gli viene suggerito.

Solo dopo aver ripetuto ciò per ben cinque round, sarà donata al gruppo la tanto agognata libertà. C’è però una piccola postilla, molto importante… Il ritiro dal gioco di un qualsiasi individuo, ne comporterà la morte immediata.

Durante una delle prime scene, infatti, possiamo vedere la capoclasse Miyakō che si rifiuta in maniera veemente di parteciparvi. Così, improvvisamente la stanza diventa buia e un attimo dopo la scorgiamo su una sedia elettrica dove, di lì a breve, perderà la vita in un modo alquanto vomitevole.

Potenziale sprecato

L’analogia con la saga cinematografica horror de L’enigmista risulta abbastanza palese. Delle persone vengono rapite per non si sa bene quale motivo e devono lottare superando aberranti prove per riguadagnare la propria libertà.

Così facendo arriveranno ad apprezzare ancora di più le loro apparentemente monotone e vuote vite. Come in Euphoria, oltretutto, l’inderogabile adesione al sadico gioco è resa manifesta.

Saw L'Enigmista

Data questa similitudine – e quindi questa premessa – la serie OVA poteva avere un grande potenziale, nonché lo snodarsi dei più variopinti scenari. Invece ci troviamo di fronte a delle scene ridondanti e senza uno scopo.

La trama sembra esistere inizialmente – e forse è proprio il motivo che ti fa andare oltre il primo episodio – per poi sgretolarsi, senza nemmeno che ce ne si possa accorgere. Appena credi di essere vicino a un punto di svolta, viene piazzata una scena casuale di cui non è chiara la collocazione, o semplicemente se davvero abbia motivo di esistere nella timeline reale. Inconsistente e lacunosa.

Per non parlare di ciò che concretamente viene mostrato… Uno hentai dovrebbe ipoteticamente traslare la pornografia della “realtà” verso l’animazione. Dovrebbe (in un certo qual modo) risultare piacevole da guardare. Leggero. Indubbiamente non dovrebbe provocare ribrezzo e sconforto. Le immagini qui sono assolutamente decontestualizzate. Non si tratta altro che di stupri.

Perchè Euphoria?

Il titolo dell’anime rimanda a una sensazione molto accentuata di benessere, talvolta artificialmente prodotta, o anche derivante da malattie nervose.

Il nostro protagonista, in questo caso, viene completamente avvolto da un senso di vera e propria euforia, che durante le pratiche sessuali lo acceca. Questa sopraffazione è evidente e praticamente sfocia nel maniacale.

Keisuke Takatou

Lungi dal fatto di essere il filo conduttore, la malsana euforia fa capolino soltanto in alcuni radi momenti, forse anche perché la trama sembra messa insieme a caso.

Sono dunque rimasti dei validi motivi per guardare Euphoria? Se vogliamo proprio essere buoni, la curiosità. That’s it.

Verso un’unica conclusione

Ma se invece non volete perdere tre ore della vostra vita a guardare giovani donne che vengono utilizzate come meri oggetti sessuali in modo riprovevole (e dico davvero), saltate questo titolo a piè pari. Altrimenti posso procurarvi un secchio. Per vomitare.

Menzione speciale: La serie di OVA è tratta da una visual novel, che sia quindi l’adattamento il problema di così tanti buchi di trama e vicende apparentemente senza senso? E anche se fosse, sarebbe davvero una scusa plausibile?

Se qualcuno ci avesse giocato, mi faccia sapere… Anzi no. Non voglio saperne più nulla. Infine, un ringraziamento speciale a chi mi ha consigliato questo anime, probabilmente mi odia.

Comments

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  1. Sono d’accordo.
    Non sono riuscita ad andare oltre al secondo episodio che ho pure skippato per la noia. Peccato, ci sono sempre più hentai fine a sé stessi che divertenti.

  2. sono d’accordo. Ho visto le prime tre puntate ed erano nauseanti, tutti gli episodi finiscono tutti con lo stupro di una delle sei ragazze.
    è malato e disgustoso come anime, fa cagare come hentai e se propio devo dire non mi sembra nemmeno un hentai, sono dei veri e propi stupri con pratiche disgustose, crudeli e perversi.
    ci sono alcune scene dove ti viene veramente di vomitare.
    Non ho continuato perchè ho preferito risparmiarmi 1 ora e mezza di stupri e violenze, a tutti che guarderanno questo commento di non guardare questo questo schifo e piuttosto sprecare 3 ore della vostra vita a guardare questo usarle per studiare, dormire, trovare una ragazza, sposarti, mangiare, prenderti una laurea e una pensione, fare dei figli, comprare una casa, un cane e un secchio.

  3. Recensione a dir poco incommentabile. Innanzitutto, non viene detto nulla se non che l’anime è pieno di stupri. Ricordo che è un hentai e andrebbe valutato in quanto tale, cosa che non è accaduta. In secondo piano, come è stato giustamente detto, è un adattamento di una VN ed ecco spiegato perché la trama pare non esserci, se non inizialmente. Mi sembra un articolo fatto giusto per riempire una data rimasta buca nello scheduling.

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