Kurisu Makise

Descrizione

Kurisu Makise: protagonista femminile dell’universo di Steins;Gate, pur avendo solamente diciassette anni è già una ricercatrice universitaria affermata e affiliata all’ateneo Viktor Chondria.

Di sicuro quello che cattura l’attenzione, alla prima occhiata, sono i suoi lunghi capelli color ramato e gli occhi color viola opaco. Ha un particolare senso dello stile che la porta ad indossare una camicia bianca con colletto tab collar e una cravatta rossa semi annodata. Come soprabito utilizza una felpa marrone attaccata tramite delle cinghie annodate sulla metà del braccio. A completare il tutto: un paio di shorts neri, delle calze dello stesso colore e un paio di stivali anch’essi neri. L’unica alternativa a questo particolare outfit è il classico camice bianco.

Personalità

Kurisu è una ragazza molto intelligenete, razionale, matura e capace di mantenere il sangue freddo in qualsiasi situazione. Grazie a questo suo carattere è capace di tenere testa a chiunque cerchi di affrontarla in uno scontro verbale con incredibile leggerezza. Nonstante tutto a volte si lascia prendere dalle emozioni, questo suo lato più emotivo lo mostra già nel terzo episodio, quando nel “Laboratorio di Gadget Futuristici” scopre delle ricerche segrete del CERN e scappa sconcertata. Tutta questa sicurezza, però raramente lascia spazio anche alla timidezza e alla paura tipiche di una ragazza della sua età.

Molte volte viene dipinta da Daru e Okabe come una ragazza Tsundere (all’apparenza fredda, ma molto dolce con chi si apre), cosa che la fa arrabbiare molto anche se, paradossalmente, quando cerca di ribattere non fa altro che confermare le loro tesi. Inoltre, è molto apprensiva nei confronti di Mayuri, arrivando addirittura a credere genuinamente che lei fosse stata rapita da Okabe per davvero. Un’altra cosa che non sopporta è che le vengano affibbiati soprannomi come quelli con cui la chiama il protagonista.

Background

N.B.: Essendo Steins;Gate un anime basato sulla teoria delle linee di universo, sono considerati gli avvenimenti solamente dal punto di vista di una delle linee.

Nonostante sappiamo pochissimo dell’infanzia di Kurisu Makise, possiamo affermare con certezza che fin da piccola ha seguito suo padre, professore e ricercatore universitario di fisica, alle sue varie conferenze, appassionandosi alla scienza. Dopo qualche anno ha superato il padre, sia in campo accademico che scientifico. L’uomo, per l’invidia, arriverà a rubare la ricerca della figlia per poi tentare di ucciderla. Infatti, nonostante la giovanissima età, Kurisu, pubblicherà il suo primo articolo sulla rivista scientifica Sciency (il nome è un riferimento alla rivista Science ndr.) a 17 anni.

Ha vissuto per lungo tempo negli USA e per questo ha perso alcune abitudini giapponesi, come quella di togliersi le scarpe prima di entrare in casa. Durante il suo soggiorno ha lavorato come ricercatrice presso l’università Viktor Chondria ad un progetto che verrà rivelato nella linea di universo β trasposta in Steins;Gate 0. Una delle sue abitudini, mentre lavora, è quella di ascoltare musica classica, in particolare, Mozart. Nonostante, inizialmente, sostenesse come l’esistenza di una macchina capace di viaggiare nel tempo fosse impossibile, nel midquel la memoria di Kurisu attraverso Amadeus non solo conferma la possibilità che possa esistere, ma affrerma anche che, se avesse i materiali, ne potrebbe costruire una.

Curiosità

• Nonostante la sua riluttanza ad ammetterlo, Kurisu è un’assidua frequentatrice di @Channel e i suoi post (cosa che non viene mostrata nell’anime) sono completamente differenti da quello che è il suo modo di parlare e il suo carattere.
• Kurisu, pur essendo un nome giapponese, suona come la pronuncia del più occidentale Chris, da questo il soprannome affibiatole da Okabe: Christina.

🌐 FONTE

Axel

Da anni appassionato di cultura giapponese e tutto ciò che la riguarda, sono sempre alla ricerca di notizie e curiosità dal mondo nipponico. Anime e manga sono solo una piccola fetta di quello che adoro, ma li devo ringraziare per avermi fatto conoscere una cultura così interessante.