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Il fenomeno Hatsune Miku

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Come promesso nell’articolo dedicato agli idol, vi parlo ora di un fenomeno per tanti aspetti legato a quel mondo.

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Gli idol nella realtà virtuale

Trasportare il virtuale nel mondo reale degli idol è stato possibile grazie a Crypton Media Future Design Company che ha creato un ologramma in grado di ballare e cantare dando vita ad un personaggio di successo: Hatsune MikuUn ologramma che si esibisce su palchi veri, con fan altrettanto veri. Lei però in realtà non esiste, cioè esiste solo virtualmente.

Il merito della Crypton Media Future Design Company è stato sicuramente quello di ingaggiare il character designer KEI per disegnare il personaggio di Hatsune Miku, primo applicativo del software di sintetizzazione vocale Vocaloid.

Lo sviluppo di Miku ha preso a KEI circa un mese, tuttavia il risultato è stato molto apprezzato dal pubblico e dalla Crypton che gli ha commissionato anche i personaggi successivi: Kagamine Rin, Kegamine Len e Megurine Luka.

Hatsune Miku

La storia di Hatsune Miku è legata a quella di Vocaloid, un software sviluppato nel 2004 dalla Yamaha Corporations per la sintetizzazione digitale della voce. Immettendo nel computer un testo e una melodia scelti dall’utente, questo programma riproduce la canzone tramite una serie di suoni preregistrati. 

Ogni versione del software propone diversi applicativi o voicebank, caratterizzati da differenti voci rielaborate di doppiatori e cantanti più o meno famosi. Molti di questi applicativi hanno un giapponesissimo avatar associato, per questo si sono venuti a creare dei veri e propri personaggi che prendono il nome di Vocaloid. Il software si presenta quindi come uno strumento utile per quei compositori che non hanno grandi doti canore. 

In realtà gli utilizzi di Vocaloid per la creazione di contenuti multimediali possono essere molteplici ed è stata proprio Hatsune Miku a dimostrarlo, diventando un fenomeno sociale

Contrariamente a quanto si crede, Miku non è stata la prima Vocaloid, infatti è legata alla seconda versione del software, Vocaloid2, nato nel 2007. Resta comunque senza dubbio la più famosa e l’unica ad avere lo status di “Virtual Diva”, quella che canta nello studio di David Letterman o quella che apre il tour mondiale di Lady Gaga. La Crypton ha lanciato il personaggio di Miku come una “diva androide proveniente da un vicino mondo futuro dove le canzoni sono andate perdute“.

Miku al David Letterman show

La sua creazione

La sua voce si ottiene campionando quella della doppiatrice giapponese Saki Fujita ad una velocità e ad un tono controllati. Ogni singolo campionamento contiene un unico fonema giapponese che poi eventualmente unito insieme ad altri, crea delle parole e delle frasi. 

Il suo nome deriva dalla combinazione delle parole Hatsu (primo), Ne (suono) e Miku (futuro) e quindi nasce con il significato di “primo suono del futuro. Una voce del futuro, un ulteriore passo avanti nell’innovazione tecnologica. 

Nella migliore tradizione pubblicitaria giapponese, il software ha per ogni versione un personaggio completo con tanto di nome, volto, corpo, abiti particolari, carattere, manga, anime, videogiochi e tutto il merchandising che ne consegue.

Negli eventi il nome Hatsune Miku è spesso abbreviato con il numero 39, dove il 3 e il 9 possono essere letti come “Mi” e “Ku” o “SanKyuu”.

Miku Sakura

Gli inizi

La popolarità di Hatsune Miku si deve ad un video del 2007 di Nico Nico Douga (NND), un sito giapponese di videosharing simile a Youtube. Nel video in questione compare una versione super deformed, uno stile molto caricaturale di Miku, che canta la canzone folk tradizionale finlandese Ievan Polka mentre regge un porro. Questo a causa di un gioco di parole tra NEGIES, il nome del firewall “difensivo” del sistema operativo, e negi che in giapponese significa appunto porro. Inoltre Miku ha tatuato il codice 01 in rosso sulla spalla sinistra in quanto primo Vocaloid della Crypton. 

Sostanzialmente è un video della serie Loituma Girl o Leekspin, un altro fenomeno di Internet in stile Vocaloid. A partire da quel momento NND si è popolato dei lavori degli utenti creati con il software di Yamaha. La spinta definitiva a questo fenomeno è stata data da Miku Miku Dance (MMD), un programma per modellazione e animazione 3D nato appositamente per la creazione di video musicali o parodie dei Vocaloid. Nel 2008 riuscì a diventare così popolare che venne istituita la MMD Cup, una competizione che prevedeva la sfida tra gli utenti più talentuosi. A questo punto il quadro era completo. Lo strumento per farla cantare c’era, quello per farla apparire anche e non mancava nemmeno la notorietà sul web.

Il clamoroso successo

Le vendite iniziali dell’applicativo legato ad Hatsune Miku sono state così alte che la Crypton non è riuscita a soddisfare tutte le richieste. Nei primi dodici giorni di commercializzazione si sono prenotate quasi tremila copie. Praticamente una vendita su duecentocinquanta nel complessivo dell’industria dei software musicali riguardava Hatsune Miku. La Crypton Media Future Design Company è l’azienda che si è occupata e si occupa tutt’ora del design e della caratterizzazione dei Vocaloid. 

Come idol virtuale Hatsune Miku si è esibita nel suo primo concerto live durante l’Animelo Summer Live presso la Saitama Super Arena ill 22 agosto 2009.

La sua canzone, World is Mine, è entrata nella top10 mondiale dei singoli più scaricati da iTunes solo dalla sua prima settimana di vendita. Il suo clamoroso successo ha avuto ripercussioni un po’ ovunque.

Nel settembre 2009 tre statuine basate sul suo personaggio sono state lanciate in orbita in un razzo dal deserto Black Rock nello Stato del Nevada. Nel novembre 2009 una petizione in cui sono state raccolte quattordicimila firme ha convinto l’agenzia spaziale giapponese ad imbarcare sulla sonda Akatsuki, lanciata per l’esplorazione di Venere, tre figurine di metallo di Hatsune Miku.

Nel 2012 un sondaggio per le Olimpiadi di Londra chiedeva quale cantante dovesse presentare i giochi olimpici. Miku raggiunse il primo posto battendo cantanti famosi come Lady Gaga e Justin Bieber.

Sempre nel 2012 Miku ebbe un evento speciale per il suo quinto anniversario: tutti i Vocaloid Crypton le dedicarono la canzone Birthday Song for Miku. In quell’occasione i fan potevano mandarle una mail di auguri come ad una diva vera e propria. La Sony, per celebrare la sua popolarità, produsse in edizione limitata degli mp3 chiamati Sony Walkman NW-S764 / L Hatsune Miku model 5th Anniversary.

Un misto di subculture giapponesi

Miku e anche tutti gli altri Vocaloid, puntano moltissimo sulla caratterizzazione in puro stile manga. Lei in particolare si presenta come la classica moe, dai lunghi codini, l’uniforme scolastica riveduta e corretta con un tocco elettronico degno della migliore tradizione Japanese cyberculture.

Il fenomeno Vocaloid può essere considerato un prodotto nato e sviluppatosi quasi esclusivamente su Internet, frutto dell’intersezione tra numerose e svariate subculture del panorama giapponese moderno e contemporaneo, dalla pop culture, al mondo degli otaku, fino ad arrivare agli idol.

Miku è una creatura in bilico tra il fanmade e la produzione coperta da copyright. Ѐ nata dal project DIVA, una massiccia manovra commerciale, tipicamente giapponese, che coinvolge non solo il software ma anche tutta una serie di reportage, album e singoli, concerti live, diversi videogiochi, manga, gadget e oggettistica varia.

Hatsune Miku in un anime che la vede come tipica protagonista in stile shōjo.

Miku è la vera espressione di ciò che il pubblico vorrebbe e che, contrariamente a un personaggio in carne e ossa, si presenta come una sorta di idol manipolabile. La vera ragione del successo di Miku e di tutto il resto del mondo Vocaloid si trova proprio qui. Miku è la nuova vera espressione dell’identità di genere sul web.

Il suo pubblico

Il target di Miku è quello disposto ad agitare porri luminosi (il porro è il simbolo-mascotte di Miku, ogni Vocaloid ne ha uno, per conferirgli un’ulteriore caratterizzazione kawaii). Quello che paga il biglietto per andare a vedere un ologramma gigante che canta e balla mentre dietro lo schermo si nascondono professionisti musicali umanissimi e bravissimi. 

Oltre al suo pubblico, gli esseri umani sono la band di una cantante virtuale che ha fatto la sua apparizione nel mondo reale così prepotentemente da essere considerata una idol a tutti gli effetti, una principessa del futuro

Collage by Elena Paoletta

Considerato che oggi virtuale non è più opposto a reale ma a possibile, allora non deve scandalizzare il fatto che alcuni virtual idols sono spesso considerati come personaggi dotati di una realtà latente. In quanto tali sono provvisti di una biografia che li rende più reali del reale. Pertanto rilasciano interviste e firmano autografi, nonostante si tratti soltanto di corpi virtuali. Sono immagini che però portano con sé valori e significati, su cui sono proiettati desideri. Quindi Miku vive di una realtà sua, di un corpo su cui i fan proiettano i loro desideri. In questo caso molto più concretamente che in altri, componendo canzoni per la sua voce, realizzando versioni alternative del design. Sul web si trovano infatti innumerevoli versioni fanmade di Miku con abiti diversi, capelli diversi, carattere diverso, genderswap.

Il suo target non si limita agli otaku ma in generale comprende anche la fascia giovane giapponese, tra i quattordici e i venticinque anni. Nonostante questo, molti compositori (sempre fan) si rivelano essere anche adulti di trenta, quarant’anni.

La sua evoluzione

Il cuore di Miku sta proprio nel suo lato visual: snella, codini verde-azzurro lunghissimi, occhi grandi, una tipica moe. Le sue movenze durante video e concerti rimandano a tipici gesti considerati kawaiiMiku si evolve costantemente e ad una velocità impressionante col passare degli anni. I movimenti della figura sono più fluidi, le espressioni più naturali, manca la luminescenza trasparente tipica delle prime esibizioni. Lo schermo su cui viene proiettato l’ologramma è quasi invisibile mentre la figura di Miku è opaca, realistica, persino le pieghe dei vestiti hanno le ombre.

Al di là dell’impressionante effetto visivo, Miku è stata riproposta nel 2013 con un nuovo e più curato design. L’ultimo potente software Vocaloid con nuove funzioni, le ha dato anche una migliorata pronuncia sia dell’inglese che del giapponese. Miku “vive” la sua carriera evolvendosi e migliorando il proprio stile, ampliando il suo giro economico, presentando nuove canzoni per i fan, a volte scritte proprio dai fan.

Le sue apparizioni in altri ambiti

Il personaggio di Hatsune Miku non nasce né come manga né come videogioco. Entrambe le cose si sono realizzate in seguito all’enorme successo che presto si è espanso in tutto il mondo. Una serie manga, Maker Hikōshiki Hatsune Mix, le è stata dedicata sulla testata Comic Rush il 26 novembre 2007, disegnato da KEI, il suo character design. La casa editrice Dark Horse Manga nel 2014 ha raccolto queste storie in un unico volume traducendole in lingua inglese.

La stessa casa editrice ha pubblicato nel 2017 un volume unico sempre in lingua inglese basato sulla canzone tragica ACUTE di KurousaP. Questo grande successo di Miku parla di un triangolo amoroso tra due ragazze e un ragazzo. Il volume si intitola Hatsune Miku ACUTE e le illustrazioni sono di Shiori Asahina.

Picture © Elena Paoletta

A Miku inoltre sono stati intitolati alcuni videogiochi musicali tra cui Hatsune Miku: Project DIVA e Hatsune Miku: Project DIVA 2nd. Hatsune Miku è inoltre presente come personaggio non giocante in 7th Dragon 2020.

La popolarità di Miku è stata oggetto di vari riferimenti in molti anime, tra cui Lucky Star e Sayonara Zetsubo-sensei. La sua voce è utilizzata inoltre per la sigla finale dell’anime Akikan!

È recente la notizia dell’arrivo di un nuovo anime dedicato ad Hatsune Miku. Crypton Future Media ha in programma di co-sviluppare una serie animata e insieme all’Agenzia Carlin West, sta anche progettando una serie webtoon!

Un successo inarrestabile

Miku, vera e propria icona della cultura popolare e musicale giapponese, ha sempre 16 anni, è alta 158 centimetri e pesa 42 chilogrammi. La sua estensione vocale ha affascinato anche il pubblico occidentale eccellendo sia nel rock che nel pop. Non disdegnando però né la musica dance né tanto meno quella house, techno e cross over. Tutto ciò la rende un punto di riferimento nel panorama musicale mondiale.

La sua popolarità è senza limiti. In Giappone auto e mezzi pubblici spesso hanno decorazioni con la sua tipica immagine e poster con le sue inconfondibili pose si trovano nelle principali strade di ogni città. La sua voce e le sue canzoni vengono utilizzate in svariati spot pubblicitari anche in Occidente.

Miku ha contribuito senza ombra di dubbio a far conoscere al mondo i concetti del Kawaii (grazioso) e del Moe (amabile) che sono punti fondamentali della cultura giapponese.

Comments

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  1. Conoscevo il fenomeno Vocaloid ma non così nel dettaglio. Complimenti all’autrice dell’articolo per averlo descritto così nel dettaglio.

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