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Commenti a caldo – Vinland Saga

Indice contenuti

Introduzione

Vinland Saga (ヴィンランド・サガ Vinrando Saga) è una serie animata trasmessa in Italia da Prime Video. Tratto dall’omonimo manga scritto e disegnato da Makoto Yukimura, famoso per essere l’autore di Planetes, opera che riscosse un grande successo sia di pubblico che di critica.

La realizzazione dell’anime è stata affidata ad uno staff composto da esperti e giovani promettenti. Tra questi ultimi troviamo il regista Shuuhei Yabuta, che riveste soltanto per la seconda volta questo ruolo dopo il buon successo riscosso con Inuyashiki. La sceneggiatura è scritta a quattro mani dalla coppia Hiroshi Seko e Kenta Ihara, già rodata con la realizzazione di Ajin. Le musiche sono state create da Yukata Yamada, autore di tutte le OST delle varie serie di Tokyo Ghoul. Lo studio di animazione è lo Wit Studio, oramai famoso per aver realizzato le varie serie di L’attacco dei giganti e anche Seraph of the End.

Trama

Europa, Undicesimo Secolo. I popoli vichinghi sono ormai una forza inarrestabile e nessuna costa del continente può dirsi al sicuro dalle navi con la prua di drago. Inizia l’epica narrazione di Vinland Saga, in cui si intrecciano la Grande Storia e le vicende personali di un gruppo di personaggi come il giovane Thorfinn, il cui unico scopo è placare la sua sete di vendetta, e Askeladd, astuto capo di una torma di vichinghi. Dalle abili mani di Makoto Yukimura, una storia di guerra e di forti passioni che catapulta il lettore nel mondo sanguinario e violento dell’Europa medievale.

Starcomics.com

Impressioni a “caldo”

In questo articolo alcuni membri dello staff di Otaku’s Journal andranno a riportare le loro impressioni personali ad ogni episodio del succitato anime. L’articolo sarà aggiornato ogni volta che un nuovo episodio verrà rilasciato. Ovviamente aspettiamo anche i vostri commenti.

Attenzione: sono presenti spoiler!


Episodio 1 – Somewhere not here.

Andrea dokusha

Il primo impatto è stato sicuramente buono. Vinland Saga è uno di quei manga che volevo leggere da anni, e parto con alte aspettative per la serie. L’uscita dell’anime sarà probabilmente il momento buono per cominciarlo.
La scena iniziale col combattimento mi è piaciuta: ci siamo trovati subito al centro dell’azione. Una cosa strana che mi ha infastidito è che non c’era sangue sulle spade. La cgi invece non era brutta, anzi in certi punti era bella da vedere.
Nel resto dell’episodio ci viene presentato un mondo duro, tramite le storie di Leif (i cui compagni morirono tutti), lo schiavo di Halfdan, nonché l’origine delle colonie islandesi (esuli dalla Norvegia).
Leif ha anche raccontato l’incontro dei vichinghi con l’America settentrionale e i nativi del posto. Si tratta di una parte di storia relativamente poco conosciuta, e spero che la serie ce ne parli approfonditamente. Se l’accuratezza storica è buona adorerò Vinland Saga.


Vieilocean

Premetto subito di non aver letto il manga di Yukimura, di conseguenza non potrò fare alcun paragone con l’opera originale. Detto ciò il primo episodio si è rivelato migliore delle aspettative. Ho sempre paura quando un autore giapponese va a rappresentare in una sua opera un periodo storico “occidentale”, tuttavia Yukimura debbo dire che ha cercato di restare abbastanza vicino alla realtà dei fatti. Abbigliamento, armi, stile di vita ed anche personaggi storici come Leif Erikson, tutto reso molto credibile. Qualche parola sul reparto tecnico. Il Wit Studio, almeno per questo primo episodio, ha fatto veramente un ottimo lavoro. Animazioni di prim’ordine, alcune scene talmente belle alla vista da sembrare disegnate a mano, e un giusto uso della CGI, perfettamente realizzata. Per i temi trattati è ovviamente troppo presto per esprimere un giudizio, tuttavia posso affermare che è molto più vicino a un seinen che a uno shonen. Ho buoni propositi per questo Vinland Saga.


Crow

Un primo episodio certamente promettente. Buone animazioni, ottima regia e personaggi credibili. Non mi aspettavo di meno da Wit Studio, che negli ultimi anni si è fatto una discreta reputazione con il suo adattamento più prolifico “L’attacco dei giganti”. Sono sicuro che sapranno abilmente condurre quest’ottimo manga alla fama che merita. Di più sull’episodio non direi, è stato un classico “inizio lento” che butta le basi per quelli che seguiranno, perciò, per il momento posso solo dire che mi ha colpito positivamente. Ottimo lavoro Wit Studio!


Episodio 2 – Sword

Andrea dokusha

Le cose hanno cominciato a farsi più interessanti. Soprattutto con la scena finale, ora non vedo l’ora di passare all’episodio tre. Si intuiva già che non scorresse buon sangue tra Thors e Floki, forse si era visto anche nella prima puntata.

Anche stavolta abbiamo più eventi importanti per la trama, che la mettono in moto, dagli anglosassoni che attaccano nel Danelaw, a Thors che è richiamato alle armi ma a rischio di essere assassinato.

E nel mezzo abbiamo tanti momenti che ci introducono alla cultura di questo popolo: la presentazione solenne degli Jomsvikings, la messa a mare di una nave o la riparazione di un tegame, e gli accenni contrastanti alla religione cristiana: Leif che vuole celebrare il Natale con del vino nella sua terra, da una parte, e dall’altra il gruppo nelle Fær Øer che come passatempo si è trovato un prete di cui far bersaglio per le proprie asce.
Fortissime le scene coi bambini che giocano alla guerra (non nego che mi unirei volentieri).

Seguendo i discorsi dei personaggi si sta poco a poco disegnando nella mia mente un mondo fatto di tanti avamposti (villaggi), che potrebbero sembrare isolati, ma che sono in realtà tutti collegati attraverso il mare a formare la spazio vitale dei Vichinghi.
A questo proposito posso introdurre il primo motivo di insoddisfazione: voglio una cartina. Anzi, più di una. Quando fate i cambi scena mostratemi dove stiamo, i regni, la popolazioni! Anche se penso di cavarmela in geografia quando si tratta di storia le mappe sono sempre un valore aggiunto (e poi mi piacciono).
Altri lati negativi: mi fa troppo strano sentire dei vichinghi che parlano giapponese, sembrano decisamente troppo educati. E i disegni: anche se sono belli qua e là sembrano sul punto di perdersi.

Dal commento si capisce che la serie mi sta facendo pensare mentre la guardo, e questa è sempre una cosa positiva.

Vieilocean

Anche nel secondo episodio la narrazione procede abbastanza lentamente. Si continua a espandere e ad arricchire il contesto storico e le personalità dei vari personaggi, in particolar modo quella di Thorfinn e sopratutto di suo padre Thors. Nel finale dell’episodio l’anime sembra finalmente volgere verso eventi più “movimentati”. Nulla di cui stupirsi, Vinland Saga è perfettamente negli standard di Yukimura. Planetes insegna.

Crow

Siamo ancora nell’arco introduttivo, ma già da fine episodio possiamo intuire che la storia stia finalmente per iniziare. Tutto si fa più teso e si inizia a sentire aria di guerra. Alcuni minuti vengono impiegati per mostrarci un lato più determinato e combattivo del piccolo Thorfinn, intenzionato ad aiutare il padre in battaglia. Minuti che hanno rafforzato il mio apprezzamento verso di lui, mostrandolo meno ingenuo e innocente di quello che era sembrato dal primo episodio. Thors invece si mostra molto contrariato a prendere di nuovo in mano le armi, e possiamo intuire che si sia lasciato alle spalle il suo passato da guerriero e mercenario, e non voglia più ripetere le azioni compiute in passato. Questo personaggio sta dimostrando un animo molto nobile, mi sta piacendo sempre di più. Beh, che dire, sta continuando molto bene e credo proprio che dal prossimo episodio avremo un po’ più di carne al fuoco.


Episodio 3 – Troll

Andrea dokusha

Dopo questa puntata non sto più nella pelle per vedere il seguito. E sarà solo fra due settimane…
I personaggi sono caratterizzati molto bene (anche Thorfinn considerando che per ora è solo un bambino). Leif ha mostrato di avere grande esperienza come navigatore e conoscenze altolocate, ma gli altri (penso a Thors, Floki e Askeladd) non sono da meno: scaltri ed esperti nel loro campo.
La trama si sta infittendo, le scene sono ben costruite e hanno le atmosfere giuste. Con questo mix ci sono gli ingredienti per l’anime dell’anno (anche se devo ancora vedere Sarazanmai di Ikuhara…).
Mi è piaciuto anche come hanno costruito il cliffhanger finale, mostrando solo l’inizio dello scontro.
Scene che mi hanno colpito di più: la navigazione a notte fonda in mezzo all’oceano, e il momento in cui Thorfinn indica le onde esclamando “Il mare!”. Sarò strano ma mi stava per venire una lacrima.
Ah, in più mi hanno dato una cartina. Sono contentissimo.

Vieilocean

Il terzo episodio è intitolato Troll, ovvero il soprannome che fu affibbiato a Thors al tempo della sua militanza negli Jomsvikings. Un episodio importante, in quanto porta alla luce, anche tramite alcuni flashback, la trasformazione che questo personaggio ha subito. Un tempo una macchina da guerra capace di sterminare da solo una nave nemica, ad affettuoso e amorevole padre di famiglia. In breve, un approfondimento sulla psicologia di Thors. Yukimura è una garanzia, nei suoi manga crea sempre dei personaggi di spessore. Dimenticavo. Nel finale dell’episodio c’è finalmente un po’ d’azione, ma non metterei le mani sul fuoco su un probabile spargimento di sangue nel prossimo.

Crow

Finalmente siamo entrati nel vivo della storia, Thors e i suoi compagni sono partiti per combattere a fianco degli Jomsvikings come pattuito nell’episodio precedente. Veniamo subito a conoscenza di un bel (fiutabile) plot twist, e Floki si rivela un nemico del protagonista. Viene presentato un nuovo personaggio di nome Askeladd, che probabilmente si rivelerà un’antagonista piuttosto importante (dal momento che possiamo vederlo anche nell’opening combattere contro un Thorfinn adolescente, molto furibondo). Data questa anticipazione da parte dell’opening, ho proprio il timore che l’imboscata condotta da parte del nuovo nemico a Thors avrà un esito infelice… Speriamo bene, anche se Thors mi ricorda Mufasa in qualche modo, un padre forte e virtuoso che è destinato ad una morte inevitabile. Vedremo vedremo, per adesso questa serie mi sta prendendo sempre più ad ogni episodio. Curiosissimo di vedere come andrà l’imboscata.


Episodio 4 – A True Warrior

Andrea dokusha

Anche al termine di questa puntata posso dire che sono più interessato a Vinland Saga di prima. Il mio coinvolgimento personale sta crescendo pian piano, mentre osservo con trepidazione i prossimi passi di Thors e Thorfinn in queste terre fredde (anzi in questi mari freddi).

L’episodio si apre dove ci eravamo interrotti con lo scontro tra Thors e la banda di Askeladd, che si era preannunciato come il primo momento di azione pienamente sviluppata della storia. Non sono rimasto affatto deluso, sia dalle animazioni, che dalla coreografia, che dal suono, che dalle sensazioni trasmesse. Pur non andando sul vero gore sono riusciti a trasmettere la durezza dei colpi di Thors, e a mostrare per lui una morte relativamente poco cruenta. Non potremo più vederlo sullo schermo e mi dispiace. Anche l’intelligenza della tattica da lui adottata è stata interessante.

Riguardo alla scelta che ha compiuto qui Thors, di morire piuttosto che uccidere Askeladd, sicuramente è carica di significati che accompagneranno Thorfinn per il resto della sua vita. Il padre ha deciso di morire piuttosto che mostrare al figlio come si uccide qualcuno. La vittoria di Thors sono convinto che non sia stata solo la vittoria “formale” del duello con Askeladd ma anche una vittoria sul piano ideale, che ha raggiunto sacrificandosi piuttosto che sporcandosi di sangue ancora una volta.
Rifelttendoci mi chiedo anche, se Thors fosse sopravvissuto, se sarebbe stato in grado di tornare a casa sano e salvo, o se avrebbe invece trovato la morte in battaglia o in un altro tentativo di assassinarlo. Ha evitato questo pericolo per i suoi accompagnatori, o li ha lasciati indifesi senza un forte guerriero ad accompagnarli?

Ora vedremo cosa attende Thorfinn, sarà preso da Askeladd e addestrato come uno dei suoi scagnozzi?

Ho avertito molto di più la presenza della musica stavolta: molte scene ne hanno beneficiato davvero tanto.

In conclusione ottimo episodio, bello bello.

Vieilocean

Nel quarto episodio la storia comincia a prendere forma. Neanche a dirlo, l’evento clou dell’episodio è indubbiamente la morte di Thors. Non solo per la drammaticità della scena in sé. È palese come questa cambierà profondamente i percorsi di vita di alcuni personaggi, a partire da suo figlio Thorfinn, che vivrà probabilmente con la mente infestata dal fantasma di suo padre per l’intera durata dell’opera. Anche in Askeladd sembra essere scattato qualcosa, le parole di Thors hanno sicuramente cambiato la sua visione esistenziale, difatti sono molto curioso di scoprire in quale modo si comporterà dopo questo evento. L’unica pecca, secondo me, sta nella prematura morte di Thors, che non permette di approfondire il pensiero di questo personaggio. L’illuminazione sull’essere un buon padre di famiglia nel bel mezzo di una battaglia, mostrata nei primi fotogrammi del primo episodio, continuo a reputarla alquanto debole. Ciò non toglie che nel corso dei prossimi episodi il personaggio di Thors possa venir approfondito attraverso dei flashback, nel caso, sarò felice di ricredermi. Finisco con due parole per lo WIT Studio che ha animato magistralmente le molte scene d’azione presenti in questo episodio.

Crow

E’ successo… purtroppo le mie previsioni si sono avverate. L’imponente e virtuoso Thors è stato vittima degli eventi e nonostante la sua evidente superiorità in combattimento, non ha potuto far altro che offrire la sua testa in cambio della libertà dei compagni e del figlio.
Devo ammettere che il nostro imponente vichingo sia riuscito a gestire la questione da vero eroe e gentiluomo, mostrandoci tutta la sua correttezza e la salda promessa di non prendere mai più nessuna vita. Alla fine anche il subdolo Askeladd ha finito per farsi commuovere da tanta nobiltà d’animo. Applausi per Thors!

Ora che il “fattore scatenate” è accaduto, credo che la vera storia possa iniziare, quella del piccolo Thorfinn. Possiamo vederlo, infatti, arrovellarsi nella frustrazione e nell’ira più profonda, giurando ad urlando in faccia ad Askeladd ed ai suoi scagnozzi che li avrebbe sterminati uno ad uno, vendicando il padre.

Vorrei porre però un ultimo quesito nel mio commento all’episodio di oggi.
Secondo voi Thors è morto realmente?
Non si vede chiaramente il suo decesso, ma viene solo fatto intendere… e se… Askeladd colpito dal comportamento del nobile vichingo avesse deciso di salvargli la vita? A patto magari che diventasse un membro della sua flotta. Probabilmente Thors non accetterebbe tale offerta, ma… se così non fosse?


Episodio 5 – The Troll’s Son

Vinland Saga Episodio 5
Andrea dokusha

Questa è sembrata una puntata di transizione, quasi.
È stata la prima incentrata principalmente sul figlio di Thors: si è cominciato a delineare il rapporto tra Thorfinn e Askeladd, in sostanza.

Mentre al villaggio giunge la notizia della morte del vecchio guerriero degli Jomsvikings, Thorfinn è impegnato a sopravvivere e a fare i conti col proprio risentimento (nonché con l’oggetto di questo risentimento, Askeladd).

Abbiamo qui un altro assaggio della determinazione che caratterizza il protagonista, che lo spinge a sfidare ripetutamente il capo dei mercenari e ad allenarsi fino ad essere in grado di cacciare piccole prede per conto proprio. Così Thorfinn conquista un primo obiettivo per il raggiungimento dell’indipendenza, che costituisce anche un passo avanti per diventare un “guerriero”, qualsiasi cosa significherà questa parola per lui.

Ovviamente Askeladd resta ad un livello incomparabilmente superiore, ma alla fine i due si scambiano una promessa, che sembra diventerà di fondamentale importanza per i prossimi anni di vita di Throfinn.

La serie però non si dimentica degli altri personaggi nel frattempo, e come accennavamo sopra ci mostra come Helga e Ylva affrontano la perdita di Thors.

È stata anche questa una buona puntata. Personalmente ero più stanco del solito mentre la guardavo, il che potrebbe aver influito un po’ sulla partecipazione a livello emotivo.
Attendo la prossima!

Vieilocean

Il quinto episodio, come si suol dire, è la quiete dopo la tempesta. Si ritorna infatti a una narrazione più lenta, dove vengono mostrati i postumi della morte di Thors su i vari personaggi dell’anime. Su tutti, Askeladd e Thorfinn. Avevo il timore che il rapporto tra i due si sarebbe risolto in un cambio repentino e smielato della personalità di Askeladd, il quale avrebbe preso sotto la sua ala Thorfinn, toccato dalle ultime parole del Troll of Jom. Fortunatamente non è andata così, Yukimura non mi ha lasciato interdetto. È anche curioso il fatto come Vinland Saga si trovi in quella zona d’ombra tra lo shonen e il seinen. Difatti abbiamo la parte nella quale il protagonista si pone l’obbiettivo di vendicare suo padre, e per questo comincia un allenamento per diventare più forte, in modo poter affrontare Askeladd ad armi pari. Insomma, la struttura base di un qualsivoglia shonen. Dall’altra parte invece troviamo l’aspetto “young adult” dell’opera, dove la linea tra bene e male, tra giusto e sbagliato, è estremamente sottile, e sta allo spettatore tirare le proprie conclusioni. Basti pensare al personaggio di Askeladd e ai suoi seguaci. Sono veramente malvagi? Verrebbe da dire di sì per come hanno saccheggiato, ucciso gli uomini e stuprato le donne del villaggio. Sono, invece, in una zona grigia per l’uccisione di Thors, in quanto vichinghi, per giunta mercenari, hanno semplicemente svolto il loro “lavoro”. Per non parlare di come hanno trattato Thorfinn, sicuramente non con i guanti di velluto, ma le buone intenzioni c’erano tutte. Chiudo con l’ennesimo complimento per lo WIT Studio che ha realizzato degli splendidi paesaggi autunnali, dei veri e propri dipinti.

Crow

Davvero carico e ricco di materiale interessante questo episodio!

Abbiamo un Thorfinn determinato ad uccidere Askeladd ed i suoi uomini per vendicare suo padre, ma prima di farlo dovrà imparare a sopravvivere ed a cavarsela da solo nella natura selvaggia. Nonostante sia solo un bambino, la sua determinazione è tale da fargli rifiutare qualsiasi aiuto da parte dei mercenari, che impietositi o forse divertiti dalla tenacia del giovane tentano di dargli una mano.

Molto intensa e significativa la scena in cui Thorfinn entra di soppiatto nella stanza di Askeladd mentre stava riposando con l’intento di ucciderlo nel sonno, ma ricordatosi in quel momento delle parole del padre, fa un passo indietro e sceglie di sfidarlo sul campo di battaglia.
-Era naturale che il nostro protagonista non fosse tanto vigliacco da uccidere nel sonno il proprio nemico, mentre, al contrario, mi ha molto meravigliato il comportamento di quest’ultimo, che in quel momento era cosciente, ma ha scelto di non intervenire sulla decisione del ragazzo. Probabilmente perché sapeva che Thorfinn non l’avrebbe fatto? O forse perché era disposto ad accettare una morte per mano sua?-

Seppur nel ruolo del mercenario/saccheggiatore, devo ammettere che il capo dei mercenari si stia dimostrando una persona più umana di quanto non sembrasse all’inizio, per giunta, lo vediamo assorto nei suoi pensieri durante tutto l’episodio, evidentemente starà rimuginando su qualcosa in particolare. Che la nobiltà d’animo di Thors lo abbia colpito fino a questo punto?

Ultimo argomento su cui pongo l’attenzione oggi è il modo in cui Askeladd abbia affrontato Thorfinn durante tutto l’episodio. Non come un mercenario, non come un saccheggiatore, non come un nemico, ma come un mentore, intento ad insegnare delle lezioni di vita ad un ragazzo rimasto senza una guida. Un comportamento davvero nobile per un personaggio che di nobiltà non se ne intende. Tutto sommato, il nostro capo dei mercenari si sta rivelando un personaggio tutt’altro che odiabile, assumendo lievi tratti da anti-eroe, dalla mentalità molto profonda e, dopotutto, attaccato a dei principi morali.

Molto bene Vinland Saga, molto bene!
Continua così e mi troverai ad aspettarti con sempre più trepidazione ogni settimana!


Episodio 6 – The Journey Begins

Andrea dokusha

In questa puntata di Vinland Saga Thorfinn è cresciuto (un po’) e diventato un guerriero, probabilmente all’altezza degli altri pirati che lo accompagnano. Forse accecato dall’odio e dal desiderio di vendetta, ha finito per ignorare l’ammonimento del padre di usare il pugnale che lui gli aveva dato solo per difendersi.

Ma non è questo ciò che turba il giovane Thorfinn ora. Durante una missione viene salvato e accudito da una signora anglosassone, che rivede in lui il figlio perduto; la donna arriva persino a coprirlo con i soldati che gli danno la caccia. In cambio Thorfinn attira i vichinghi nel villaggio, dopo aver intimato alla donna di fuggire. Naturalmente lei lo ignora, e finisce per essere uccisa dopo aver visto con i propri occhi il tradimento del ragazzo.

Thorfinn sembra molto scosso, rivedendo nell’anziana signora la famiglia lontana ormai da anni. Sarà sufficiente questo trauma a cambiare il percorso del protagonista, o serviranno altre vicende per far maturare il seme del pentimento?

La scena conclusiva, dell’attacco vichingo al villaggio, è stata molto commovente.

Fondamentale per la trama è stato darci qualche notizia storica sull’invasione dell’Inghilterra da parte dei Danesi. Personalmente vorrei vedere un po’ più di dettaglio però.

Nel complesso la puntata è stata buona, anche se, stranamente, mi è piaciuta meno delle precedenti. Forse mi è sembrato prevedibile lo sviluppo della storia.

Vieilocean

Col sesto episodio si conclude, presumibilmente, il prologo di Vinland Saga. Affermo questo perché con esso si chiude anche l’infanzia di Thorfinn, tant’è che a fine puntata quest’ultimo è in pieno periodo adolescenziale. Un balzo temporale di diversi anni insomma, che sancisce il background del protagonista, che definisce “chi” è Thorfinn, da dove proviene, perché è assetato di vendetta, e il motivo per cui si trova a fare razzie al fianco del carnefice di suo padre. Dal prossimo episodio si dovrebbe cominciare a capire dove Yukimura vuole andare a parare con la sua opera.

Crow

Si entra nel vivo della storia. Ci eravamo lasciati con la promessa fatta da Askeladd al piccolo Thorfinn, la quale sancisce il dovere da parte del mercenario di concedere nuovamente un duello al ragazzo, ma solamente una volta che quest’ultimo sarà diventato un guerriero.

Inizia così la vita da pirata del nostro protagonista alla continua ricerca della forza che gli permetterà di vendicare suo padre. Passano gli anni e Thorfinn è ormai un adolescente in grado di guardarsi le spalle da solo, in possesso di notevoli abilità nel corpo a corpo e capace di fronteggiare anche più di un nemico contemporaneamente.

Lo troviamo integrato perfettamente nel gruppo di mercenari, tanto da prendere ordini da Askeladd e addirittura coprirgli le spalle. Avrà dimenticato il suo obiettivo? Avrà scelto l’uomo che ha ucciso suo padre come mentore ed imboccato un’altra strada? No, non credo. Probabilmente restare vicino al suo nemico è il modo migliore per imparare a combattere e, nel frattempo, capire anche come contrastarlo, senza contare che la vendetta verso di lui è, al momento, l’unica ragione di vita di Thorfinn. Penso che la sua idea consista nell’aspettare il momento opportuno per sfruttare tutto ciò che ha imparato facendo la vita da pirata in un duello onorevole ad armi pari, come suo padre gli ha insegnato.

Comparto tecnico come sempre al top. Episodio che cattura e procede scorrevole. Crescita e presa di posizione del protagonista, anche se vediamo accenni di indecisione sulla correttezza della strada scelta. Vedremo già una redenzione nel prossimo episodio, o deciderà di restare a fianco del pirata? Navighiamo verso l’episodio 7 e scopriamolo! Quest’anime mi ha catturato totalmente.


Episodio 7 – Normanni

Andrea dokusha

Puntata che mi è piaciuta. C’è stato movimento, un po’ di azione come si deve finalmente.

Mi chiedo se tutte le cose che vediamo come armi, equipaggiamenti e tecniche di guerra sono riprodotte in modo fedele, come erano all’epoca. Se fosse così sarebbe davero figo. Immagino che entro una certa misura è così, ma non saprei quanto.

In questa puntata abbiamo visto Thorfinn determinato a strappare un duello ad Askeladd. Tanto è bastato per fargli fare una incursione solitaria sulle mura della città assediata per prendere la testa del comandante nemico. Che audacia, eh?

In effetti i vichinghi sono stati mostrati come parecchio avventurosi in tutta la storia, finora, ma in particolare durante questa puntata ho pensato se non fossero davero abituati al rischio in maniera che noi difficilmente riusciamo a immaginare. Come per esempio buttarsi giù da una cascata con una nave tra le rapide, non è una cosa a cui sai che sopravvivrai di sicuro, no? Vero? O sono solo io a pensarlo??
C’è da dire che hanno marcato molto il contrasto tra Franchi e Vichinghi nell’episodio, mettendo ancora più in risalto questi tratti avventurosi e indomiti dei “Normanni”…

Nota: neanche a me è piaciuto vedere un personaggio caricaturale in mezzo al resto (il capo degli assedianti).

Aspetto lo scontro tra Askeladd e Thorfinn a questo punto.

Vieilocean

Il settimo episodio è sostanzialmente un filler “obbligato”. Il re della Danimarca, Sweyn decide di fermare l’avanzata in Inghilterra per l’imminente inverno. Ma Askeladd, come ogni vichingo che si rispetti, decide allora di attraversare la Manica per fare le sue razzie, in attesa dell’estate. In questo episodio, infatti, non accade nulla di particolare. Oltre al contesto storico, l’unico altro evento degno di nota è la promessa di un duello che Thorfinn riesce a strappare ad Askeladd. Ciò che mi ha fatto storcere il naso di questo episodio non è il tanto della quasi assenza di trama, ma è il come Yukimura l’ha pensata. Diciamo che fino a questo momento l’autore ha cercato di mantenere una parvenza di realismo nel suo manga, tuttavia in questa parte sembra gettare tutto al vento, nello strambo tentativo di spezzare un po’ la “serietà” finora tenuta. Il nobile francese disegnato super-deformed, una comicità che rasenta il cliché, e i vichinghi che si lanciano all’attacco con le barche in spalla. Sicuramente un passo indietro per quanto mi riguarda; speriamo che si sia trattato solamente di un caso.

Crow

Quindi è così che si usano le barche? Hmm… interessante.

Comunque sia buon episodio, ma leggermente sottotono rispetto al solito.
Mi ha divertito e c’è stata molta azione, ma non ha significato molto per la storia, eccetto per un dettaglio. Thorfinn riesce, grazie all’abilità accumulata in battaglia, a portare ad Askeladd la testa del generale francese a guida del forte da loro attaccato, riuscendo così a garantirsi un duello con lui. Stiamo quasi per raggiungere il climax di questo arco narrativo ed io non vedo l’ora di vedere questo scontro!

Come abbiamo potuto notare, è trascorso un altro po’ di tempo dal precedente episodio, anzi, qualche anno, a giudicare dalla crescita fisica del nostro protagonista. Credo che la sua età si aggiri intorno ai 14 o 16 anni ora, ma ha ancora fisso in testa il suo obiettivo, vendicare il padre che si è sacrificato per lui.
Mi ha fatto piacere vedere come, nonostante siano passati anni, Thorfinn sia rimasto fedele ai suoi ideali e non si sia fatto traviare dalla “vita da pirata” che stava conducendo. Corraggio Thorfinn! Ancora uno sforzo ed avrai la tua vendetta! Ma… dopo?


Episodio 8 – Beyond The Edge of The Sea

Andrea dokusha

La puntata è finita proprio sul più bello…
Prima di proseguire specifico che per errore ho visto la puntata 8 prima della 7… Magari l’ho trovata lenta anche per questo motivo.

Devo dire che ultimamente il passo si è fatto troppo lento. In questa puntata abbiamo visto Thorfinn disputare un altro duello contro Askeladd, che Thorfinn ha nuovamente perso.
Sembra che il giovane stia riflettendo su come sia imprigionato dal proprio desiderio di vendetta. Che il prossimo passo sia superarlo per trovare una strada da percorrere con convinzione? Thorfinn smetterà presto di essere il bambino tormentato dal ricordo della morte del padre?

Per il resto abbiamo visto il villaggio di Askeladd (perfino lui ne ha uno…) e l’inizio della spedizione del re danese contro l’Inghilterra, tanto anticipata finora. Nel momento in cui la battaglia entrava nel vivo a Londra la puntata si è fermata… Devo vedere come continuaa!

Graficamente ho visto un po’ di incertezze nei disegni, e spero che il livello non cali in futuro, ma non credo che succederà.

Nel complesso bene ma nelle ultime puntate Vinland Saga non ha fatto faville.

Vieilocean

Il fulcro dell’ottavo episodio è interamente incentrato sul duello tra Thorfinn e Askeladd, gentilmente concesso da quest’ultimo nel precedente episodio. Il protagonista mostra inizialmente di essere alla pari, se non superiore, al suo avversario. Nonostante ciò, Askeladd riesce ad avere la meglio su Thorfinn usando la sua arma migliore: l’astuzia. Quando si accorge di essere in difficoltà, comincia ad infierire sull’instabile, quanto vulnerabile, stato psicologico del protagonista. La strategia di Askeladd è sleale, ma estremamente efficace, come lui del resto, e consiste nell’accecare dalla rabbia Thorfinn insultando il suo defunto padre, in modo così da fargli abbassare la guardia. Ed è così che vince. Finché il protagonista rimarrà ossessionato dalla vendetta, non riuscirà mai, nemmeno in cento duelli, a sconfiggere Askeladd. Nel finale la scena si sposta sul Re di Danimarca, Sweyn, intento ad organizzare le truppe per l’imminente invasione dell’Inghilterra. Probabilmente viene introdotto un nuovo importante personaggio, il principe Canute, ma è ancora troppo presto per dirlo.

Crow

Davvero un bell’episodio! Forse il più bello finora. Abbiamo raggiunto finalmente il climax di quest’arco narrativo e caspita, se abbiamo cavalcato l’onda alla grande.

Thorfinn ottiene il suo tanto agognato premio, la possibilità di vendicare la morte di suo padre in un vero duello.

All’inizio del combattimento il giovane ci mostra subito le doti nel combattimento apprese in questi duri anni di vita da pirata e sembra proprio non siano stati sprecati! Alla seconda carica scagliata verso Askeladd, infatti, quest’ultimo viene disarmato con grande rapidità e tecnica dal nostro protagonista. Sembra proprio che il nostro capo dei pirati abbia trovato pane per i suoi denti.

Ripresa l’arma e (probabilmente) avendo capito di essere in svantaggio, la “vecchia volpe” decide di provocare l’avversario per riuscire a creare un’apertura che gli avrebbe consentito di contrattaccare. Così facendo, Askeladd riesce a vincere lo scontro, nonostante non sembrasse decisamente il favorito.

Ma, possibile che Thorfinn sia diventato addirittura più forte del suo “mentore” nel giro di qualche anno? Non dimentichiamoci che il giovane vichingo non è il solo ad essere cresciuto, anche Askeladd è invecchiato. L’autore ha posto particolare attenzione durante l’episodio a mostrarci tutti gli acciacchi ed i segni della vecchiaia che si stanno manifestando dietro a quel sorriso spavaldo, ma ricordiamoci appunto, che il nostro leader dei pirati non è diventato tale senza motivo. Dietro alla sua spavalderia e al suo fare da smemorato si nasconde un ottimo stratega ed un veterano di tattiche di guerra. La differenza tra i due è ancora abissale. Ovviamente, la superiorità fisica da sola non basta, a volte neanche se affiancata alla tecnica, mentre la capacità di manipolare la fermezza mentale e la concentrazione dell’avversario, alle volte può rivelarsi un’arma ben più efficace.

Ci tengo a rendere presente, inoltre, come l’autore stia volendo mostrare sempre più il modo in cui, alla fin fine, Askeladd tenga sempre un occhio di riguardo verso Thorfinn, nonostante cerchi di mascherarlo il più possibile. Ogni sconfitta che gli inferisce ha sempre una lezione insita in essa, gli ha sempre conferito compiti che lo mettessero in condizione di migliorare come guerriero, ed in più, sono convinto sia stato lui a far portare il cibo al ragazzo mentre era fuori a rimuginare sull’accaduto.

Ultime parole su questa puntata. Molto bella e carica di ispirazione la scena in cui Thorfinn dà una lezione di vita con quel poco che sa alla schiava che era passata a portargli il cibo. Si sono percepiti bene i sentimenti ed il forte desiderio di rivalsa sulla vita a cui il ragazzo ambisce.

Molto molto ben fatto e gradevolissimo da vedere.


Episodio 9 – The Battle of London Bridge

vinland saga episodio 9
Andrea dokusha

La battaglia di Londra… Come si intuisce dal titolo l’episodio è stato per la maggior parte concentrato su dei combattimenti. Mi è piaciuto.

A questo punto è chiaro che gli anglosassoni non hanno molte speranze di vittoria nella guerra. In questo contesto Thorkell ha deciso di combattere a difesa di Londra proprio perché più divertente…

La parte centrale della puntata è occupata dal duello tra Thorfinn e Thorkell: le animazioni non mi hanno colpito molto ma è stato un duello avvincente (almeno finché Thorfinn non è diventato un correggiato).

La trama è avanzata poco con l’assedio di Londra lasciato nelle mani di Canuto, un guerriero “debole e viziato” perché educato secondo la dottrina cristina, nelle parole del re danese. Il resto dell’esercito si occuperà di conquistare tutta l’Inghilterra.

Come sviluppo dei personaggi invece non c’è stato granché di cui parlare, solo l’ultima battuta di Thorfinn ci fa intravedere cosa gli sta passando per la testa. Trova anche lui ripugnante combattere? Ha già messo in relazione questa sua sensazione con gli insegnamenti del padre? Non credo, forse avverrà più avanti nella storia.

Confermo quanto pensavo da un po’ di puntate, cioè che la serie ha sempre qualcosa da offrire ma non mi sta coinvolgendo come vorrei. Non riesco a simpatizzare col protagonista, di cui vediamo quasi sempre solo l’odio e il sentimento di vendetta.

Non viene neanche molto stimolato l’interesse nelle sorti dei popoli coinvolti, personalmente. Vedo Vinland Saga come una storia di crescita e riflessione personale, che per ora non riesce ad essere anche un racconto partecipato della storia delle popolazioni di cui parla, che invece fanno più da sfondo alla vicenda. Usanze e credenze entrano in scena per lo più attraverso i singoli personaggi, così come la storia ci interessa per seguire quanto accade ai nostri protagonisti.

Come sempre ci aggiorniamo alla prossima puntata. Spero che il nuovo ingresso nel cast, Canuto, si riveli interessante (è pur sempre il primo personaggio completamente cristiano se non sbaglio).

Vieilocean

Il nono episodio porta la narrazione qualche mese in avanti. È estate, e finalmente ha inizio l’invasione in Inghilterra. Il Re inglese è già fuggito in Francia, i vichinghi hanno già la vittoria in pugno. Tuttavia sulla loro strada trovano un ostacolo: Thorkell, un mercenario assoldato per difendere Londra. Quest’ultimo è anch’esso un vichingo, che ha scelto di schierarsi dalla parte degli inglesi, non per soldi, ma esclusivamente per soddisfare il suo bisogno di combattere. Askeladd, come suo solito, ordina a Thorfinn l’ennesima missione suicida, uccidere Thorkell e le sue truppe completamente da solo. Askeladd sembra veramente che voglia vedere Thorfinn morto, probabilmente perché non ha la certezza di riuscire vittorioso nel prossimo duello che gli concederà. Come era già accaduto in altri episodi, la componente shonen si fa più marcata. Thorkell viene rappresentato infatti come un uomo gigante che scaglia tronchi d’albero come se fossero freccette. Come ho già ripetuto, probabilmente Yukimura sfrutta leggende e miti che avvolgono il popolo vichingo per inserire questi elementi di “fantasia”, che a mio parere intaccano un po’ la serietà costruita fino a quel momento. Ma è un mio problema, devo abbracciare l’idea che Vinland Saga non è Planetes.

Crow

Ho apprezzato moltissimo questo episodio.

Thorkell fa il suo ingresso in scena e sembra che a forza pura sia pari o addirittura superiore a Thors (non a caso i due combattevano fianco a fianco nel flashback all’inizio della puntata 1).

Thorfinn si lancia nuovamente nelle braccia del nemico sotto ordine di Askeladd, che cerca in ogni modo di lavarsi le mani dai compiti più ostici lasciando tutto nella mani della sua pedina sacrificale preferita. Il nostro protagonista, tuttavia, non esista un istante e coglie l’occasione come l’ennesima opportunità per strappare un duello al suo mentore, promettendogli morta certa nel caso fosse riuscito ad ottenere il suo tanto agognato premio.

Notiamo come Thorfinn, nonostante passi il tempo, non si sia affatto dimenticato del rancore che porta nei confronti di Askeladd, al contrario, sia sempre più determinato nel suo obiettivo.

Bellissime le animazioni del combattimento con Thorkell, così come le colonne sonore che per tutta la puntata hanno accompagnato e reso alla perfezione l’atmosfera decisiva e di tensione del momento.

Ero già stato avvisato da un amico riguardo al fatto che Thorkell avesse abilità sovrumane, per cui l’ho semplicemente accettato senza farmi troppe domande, dopotutto con la sua stazza non ho trovato neanche troppo improbabile che fosse capace di cose del genere.

Ultima cosa per quanto riguarda l’episodio di oggi. Mi piacciono sempre di più le espressioni quasi folli e piene di odio di Thorfinn, stanno a significare che il personaggio si sta avvicinando sempre di più ad un punto di rottura, e non vedo l’ora di vederlo! Oltretutto, sul finale gli sentiamo dire “c’è davvero qualcosa di bello nella guerra?“, ciò fa capire come il ragazzo, nonostante si sia costretto a percorrere questa vita, non sia affatto fiero, né d’accordo sull’essenza della guerra, facendoci capire come in fondo al suo animo, la sua indole sia la medesima del padre.


Episodio 10 – Ragnarok

vinland saga 10
Andrea dokusha

Questa decima puntata di Vinland Saga è stata tra quelle che più mi hanno fatto riflettere fino ad ora — inaspettatemente, visto come era partita.

È iniziata infatti con un’iperbolica dimostrazione della forza di Thorkell: lanciare massi con quella gittata ha qualcosa di fantastico. Come sapevamo già, ad assediare Londra è rimasto un numero esiguo di soldati guidati da Canuto.
Scopriremo al termine dell’episodio che Thorkell ha deciso proprio per questo di attaccare gli assedianti, riuscendo a catturare il principe.

Segue un sogno di Thorfinn, di cui penso che gli elementi chiave siano tre: il ricordo di “Vinland”, emersa inconsciamente dai racconti sentiti anni prima, la sorte della famiglia rimasta in Islanda, che forse ora preoccupa il giovane guerriero, e le parole pronunciate nel sogno dal padre Thors: “Smettila di pensare alla vendetta. Pensi che mi renderebbe felice?”. Se ci sono mostrate ora credo che tutte e tre queste cose avranno un effetto importante sulle scelte di Thorfinn, in un futuro non tanto lontano.

Dopo un intermezzo, un po’ noioso, con i vichinghi che si rilassano, parlando e mangiando (o litigando), arriva la scena che mi è piaciuta di più.
Svegliatosi dall’incubo, Thorfinn sale su un’altura dove incontra Askeladd intento a meditare sullo scorrere del tempo.
La rovine che circondano i due appartengono alla Bath romana, ormai parte di un passato remoto: 500 anni prima la civiltà romana, un tempo così potente e forte militarmente, era crollata, e la Britannia era passata in mano agli Anglosassoni. Questo nonostante l’impero fosse più avanzato della società che i barbari avrebbero formato in seguito. E dopo aver sconfitto i Romani ora saranno i Sassoni ad essere abbattuti dai Vichinghi: il tempo scorre e il mondo degli umani invecchia.
Askeladd fa un parallelo con la sua vecchiaia che incalza, che prima o poi porterà alla vittoria di Thorfinn. (Mi fa notare Ocean, potrebbe anche riferirsi alla “vecchiaia” del mondo dei vichinghi).

Vedere questo dialogo, che si sarebbe svolto più di mille anni fa, dato che siamo nel 1013 d.C., è stato un bello spunto di riflessione. Per esempio, oltre al discorso in sé, che è stato interessante, non si considera spesso come in altre epoche storiche gli uomini pensassero al loro passato (e qui vediamo due vichinghi intenti a fare proprio questo).

La vecchiaia che avanza comunque sembra anche la motivazione dell’attacco potenzialmente suicida che Askeladd vuole tentare per recuperare il principe, tenuto in ostaggio da Thorkell.
Credo cerchi una morte in battaglia.

Stavolta la quantità di inquadrature statiche e la qualità dei disegni mi hanno dato un po’ fastidio, le due cose abbinate fanno un brutto effetto. Anche se tutto resta sempre su un livello accettabile.
Un’altra cosa che non mi piace molto è il passo, forse è troppo lento, e anche alcune scene che sembrano eseguite senza una cura particolare, come quella in cui i due vichinghi parlano per poi mettersi a litigare. Stonano un po’ coi momenti più “profondi” per me.

Ho poi trovato prevedibili alcune cose che ci hanno messo tanto a fare il loro corso, come Thorfinn che sembra finalmente riflettere sull’utilità della vendetta. Parlando di lui, da quando è entrato tra gli uomini di Askeladd ci sono stati solo un paio di momenti in cui la sua determinazione a vendicarsi è sembrata vacillare, ma al di fuori di quelle occasioni Thorfinn ci è stato mostrato sostanzialmente invariato per un bel po’, ormai.

Non ho idea di quel che accadrà, non avendo letto il manga, ma provo a fare un’ipotesi. Penso che forse, durante lo scontro con Thorkell, Askeladd troverà la morte che cerca. Il momento in cui verrà ucciso si rivelerà un altro punto fondamentale dello sviluppo di Thorfinn. Potremmo vederlo in un primo momento adirato per non aver potuto vendicarsi del mercenario, per poi arrivare alla conclusione che la vendetta sarebbe stata comunuque inutile. A quel punto forse Thorfinn cercherebbe di fare ritorno a casa per incontrare la madre e la sorella. O forse si troverà subito immischiato in altri compiti da svolgere, come scortare il principe Canuto, una volta liberato.
Spero che nel prossimo paio di episodi si concluda lo scontro con Thorkell, per sapere se ho indovinato… O forse preferirei vedere qualcosa che non ho previsto.

Alla prossima (stavolta ho scritto davvero tanto…).

Vieilocean

In questo episodio comincia a vedersi in maniera più marcata la mano di Yukimura. I personaggi cominciano ad agire in modo meno convenzionale e meno scontato. Thorkell prende in ostaggio il principe Canute, e assieme al suo esercito si appresta ad attaccare l’armata di Re Sweyn; Thorfinn ha un sogno che lo inquieta non poco, e i suoi piani di vendetta cominciano pericolosamente a traballare; mentre Askeladd vuole spingere i suoi uomini in una missione suicida. Nonostante abbia le mie ipotesi, ancora è troppo presto per esporle, spero tuttavia che Yukimura non faccia scoppiare in una bolla di sapone quello che si appresta ad essere un ottimo intreccio della trama.

Crow

Un episodio più calmo rispetto al precedente, che si pone l’obiettivo di smorzare i ritmi in attesa della prossima battaglia.

Questa volta possiamo vedere da vicino lo stile di vita della banda di pirati di Askeladd, che tra razzie e scorribande interne, riesce comunque a mantenersi una forza unita e devota al suo leader. Tutti i componenti della brigata si fidano cecamente di lui e sono pronti a seguirlo sino in capo al mondo, perché convinti nella bontà delle sue scelte, eccetto uno. Ovviamente parlo del nostro Thorfinn, che se già nell’episodio precedente aveva espresso più che esaustivamente le sue considerazioni nei confronti del vecchio pirata, questa volta rimarca quanto già detto caricando ancora di più la dose e volgendogli parole di sfida quali “non rivolgerti a me come se fossi tuo amico” o “pensi di avermi sotto il tuo controllo e ti dai delle arie, ma un giorno quando ti taglierò la gola non lo farai più e semplicemente morirai“.

Askeladd io ci andrei con i guanti con questo ragazzo, lo dico per il tuo bene.-

Una consistente parte di tempo è stata impiegata per mostrare il sogno di Thorfinn, in cui rivede sé stesso circondato dalla sua famiglia e dai suoi compaesani a Vinland, dove trascorrono la vita che avrebbero sempre desiderato, in pace. Le cose non vanno come previsto ed il sogno del ragazzo si trasforma rapidamente nel suo incubo, o per meglio dire, nella realtà dei fatti, ma il padre Thors prima che tutto finisse riesce a comunicargli attraverso il suo subconscio tali parole “pensi davvero che vendicandoti mi renderesti fiero di te?”. Queste parole con il passare del tempo (probabilmente) peseranno sempre di più nella testa del giovane vichingo e magari lo porteranno anche a risparmiare la vita del suo rivale numero uno. Chi lo sa.

Nella parte finale dell’episodio vediamo invece la parte storica della trama avanzare, con la cattura del principe Canute da parte delle truppe inglesi. Il nostro gruppo sembra si lancerà all’attacco contro Thorkell per cercare di recuperarlo. Ci riuscirà? Thorkell come reagirà trovandosi di nuovo davanti il figlio del suo vecchio compagno?


Episodio 11 – A Gamble

Andrea dokusha

L’episodio ci ha mostrato il piano di Askeladd fare il suo corso.

Un’impeccabile colonna sonora ha accompagnato ogni azione, ogni movimento, sopperendo a quelle poche mancanze della parte visiva e dando l’atmosfera giusta in modo preciso e coinvolgente.

A quanto pare avevo frainteso le intenzioni di Askeladd: la sua tattica di provocare un incendio ha consentito al suo gruppo di non confrontarsi direttamente con Thorkell, e facendo affidamento unicamente su Thorfinn ha ottenuto la custodia del principe Canute, senza far versare una goccia di sudore (nonché di sangue) ai suoi uomini.

Mi chiedo dove porti il progetto di Askeladd, a questo punto. Ha dei piani che vedono protagonista Thorfinn? Che abbia intenzione di farlo conoscere al re di Danimarca? O gli interessava che Thorfinn incontrasse Canute?
Proprio non so, al momento.

Fatto sta che i mercenari di Askeladd hanno ottenuto la custodia del principe, e sono ora diretti all’accampamento del Re di Danimarca (credo).

Come si è capito la puntata mi è piaciuta, combattimenti inclusi (posso fare solo una critica su delle esagerazioni, come Thorfinn che scompare in stile dragonball…). Ottima riuscita davvero, attendo la prossima anche per vedere cosa farà Askeladd.

Vieilocean

Dopo diversi episodi, ancora non riesco a scrollarmi dalla mente l’impressione che Thorkell mi ha fatto sin dalla prima volta che comparve in scena: mi sembra un personaggio di One Piece. Nonostante sia ovvio come Yukimura voglia rendere Thorkell agli occhi dello spettatore come lo stereotipo del vichingo, questa impressione non va via. Mah, sarò io. L’undicesimo episodio si apre con una discussione, tra i soldati di Thorkell e il sacerdote al seguito del principe Canute, sulle differenze tra la religione cristiana e quella norrena. Non molto esplicativo, ma abbastanza marcato da far intendere l’importanza che la religione cristiana rivestirà in un non lontano futuro. Altro spunto dell’episodio arriva nel finale, quando Thorkell cede senza alcuna opposizione il principe Canute a Thorfinn, mostrando al giovane protagonista la sua enorme stima verso il padre di quest’ultimo. Sicuramente a breve ci saranno diversi cambiamenti di fronte.

Crow

Mi ripeterò, ma anche questa settimana un gran bell’episodio.

Thorkell si rivela essere più folle che mai, dimostrando ancora una volta che l’unica cosa che gli interessi sia la guerra, pur rimanendo al contempo un personaggio molto comico.

Belle come al solito le scene d’azione e le colonne sonore utilizzate.

Lo scontro triagolare si conclude con la vittoria delle truppe di Askeladd, che riescono ad ottenere in custodia il principe, anzi, la principessa Canute come programmato. Cosa deciderà di fare ora la vecchia volpe con sua maestà, ma soprattutto, la sentiremo mai parlare?

Scherzi a parte, finora si è dimostrata una persona estremamente calma e controllata, nonostante gli scherni degli uomini di Thorkell alla religione cristiana, cosa che ci fa capire come i vichinghi la considerino un movimento religioso inferiore. Cosa succederà quando e se Canute salirà al trono come regina? I testardi vichinghi di convertiranno o rinnegheranno l’orientamento religioso del loro sovrano? Forse è ancora presto per pensarci però.

Prima di finire, parliamo un pochino del nostro protagonista. Thorfinn scopre che Thorkell conosce i suoi genitori ed in particolare era molto vicino a suo padre. Per la prima volta dopo parecchio vediamo qualcosa smuoversi nel ragazzo. Cercherà di approfondire la questione avvicinandosi a Thorkell? Credo proprio di sì.


Episodio 12 – The Land on the Far Bank

Andrea dokusha

In questa dodicesima puntata vediamo come prosegue il piano di Askeladd, che per sfuggire all’inseguimento di Thorkell si rifugia in Galles. Lì abitano i Bretoni, discendenti dell’antica Britannia romana. Askeladd ha buoni rapporti con uno dei loro capi, ma al termine dell’episodio lo vediamo accerchiato da una fazione rivale.

In merito agli istanti finali della puntata, ho da dire che mi ha colpito molto nell’insieme: la musica che accompagava degli stacchi sui vari personaggi mi ha coinvolto bene. Tutta l’ultima sequenza ha lasciato una forte impressione, e non vedo l’ora di proseguire.

Come avevo immaginato Askeladd prevedeva di assegnare Thorfinn come scorta al principe… Quali sono le sue intenzioni? Quanta simpatia ha Askeladd per il cristianesimo? Vuole che Thorfinn conosca meglio la religione del padre? Che aiuti il principe a fondare un nuovo ordine cristiano nel mondo dei Vichinghi?
Non so se sto immaginando troppo, vedremo.

Questo è stato uno degli episodi che mi ha preso di più finora, ho apprezzato l’entrata in scena di una nuova popolazione che complica il quadro, dando anche altre informazioni sul mondo dell’epoca, e l’ulteriore complicarsi della trama.

Vieilocean

Un episodio abbastanza sottotono. Non accade praticamente nulla di rilevante, salvo forse l’inspessirsi del personaggio di Askeladd. Si viene a conoscenza di come quest’ultimo abbia legami con le popolazioni del Galles. Un elemento estremamente curioso ed imprevisto, che porterà probabilmente grosse ripercussioni nell’intreccio della trama.

Nel finale d’episodio c’è l’ennesima discussione tra il sacerdote del principe Canute e gli uomini di Askeladd sulla religione cristiana. Questa volta tuttavia alcuni vichinghi sembrano sinceramente interessati ai valori cristiani, un presagio forse di ciò che accadrà in un futuro prossimo.

Crow

Un’episodio calmo, ma dopo il trambusto del precedente dovevamo aspettarcelo.

Faccio innanzitutto un mea culpa, Canute non è una donna, come detto dai protagonisti alla vista del suo volto. Sinceramente ho sempre pensato fosse un uomo, ma dopo aver visto le espressioni incredule di Askeladd ed i suoi uomini pensavo di essermi sbagliato, ma così non è stato.

Thorkell è alle calcagna dei nostri mercenari, ora guardie del corpo di sua altezza e mentre la preoccupazione generale tra gli uomini di Askeladd si fa sempre più palpabile, Bjorn comincia a notare strani segni nel comportamento del loro leader. Quale sorpresa hai in serbo per noi stavolta vecchia volpe?

Nel frattempo, i rinforzi richiesti da Askeladd si fanno vivi e facciamo la conoscenza di Gratianus, il generale del regno di Morgannwg, che si offre di aiutare il principe Canute a fuggire, ma a patto che lui firmi un trattato di non aggressione verso il Galles. Sembra andare tutto bene, ma una volta addentrati in terre gallesi, ecco un’imboscata. A chi dobbiamo tale accoglienza? Lo vedremo la prossima volta a quanto pare.


Episodio 13 – The Child of the Hero

Andrea dokusha

La maggior parte della puntata è stata incentrata su Askeladd, il suo passato, e il piano che ha in mente per il Galles.

Veniamo finalmente a sapere di più su alcuni lati del mercenario che erano avvolti dal mistero. Neanche i suoi uomini più fidati sanno che ha sangue misto celtico e norreno, e che è addirittura l’ultimo discendente della stirpe di Artorius, leggedario condottiero bretone.

Il discorso mi ha chiarito alcune cose: la scena di qualche episodio fa in cui meditava tra le rovine romane assume nuove sfumature così, e forse anche il discorso sulla fine dell’era dei vichinghi.

Nel frattempo Thorfinn inizia a stringere un rapporto col principe, come era ormai chiaro che sarebbe successo. Aspetto con anticipazione lo svilupparsi del rapporto tra i due, sembrano complementari e potrebbe essere soddisfacente vedere uno scambio positivo: Throfinn ha da offrire fermezza ed esperienza nel trattare col mondo esterno, Canuto ha la sfera spirituale di cui Thorfinn ha probabilmente bisogno per fare ulteriori passi in avanti.
Il suo vero sviluppo potrebbe partire proprio da questo incontro.

Era tutto nei piani di Askeladd? Secondo me sì, in questo modo anche lui, per via indiretta, potrà avvicinarsi al principe, e poi penso ancora che abbia un intresse a far avere proprio a Thorfinn un ruolo di primo piano in futuro. Attendo la prossima puntata, mi impegnerò a non leggere il manga per ora perché la voglia di farlo sta aumentando.

Vieilocean

Il tredicesimo episodio è rivelatore. Viene finalmente svelato il piano di Askeladd, e con questo anche parte del suo passato. Askeladd è un discendente del leggendario Re Artù, sua madre Lydia ha difatti origini gallesi. Questo spiega il legame che ha con le popolazioni autoctone del luogo. Tornando al piano di Askeladd, la storia sembra allinearsi con le supposizioni che ho sollevato qualche episodio fa, e anche se è ancora presto per dirlo, Yukimura ha probabilmente creato con Askeladd uno dei suoi migliori personaggi di sempre. Aspetto trepidante i nuovi episodi, vedremo se Askeladd riuscirà nell’intento di far implodere il dominio danese, e con esso la cultura vichinga.

Altro evento degno di nota riguarda il principe Canute. Finalmente riusciamo a sentire la sua voce. Il comportamento irrispettoso che Thorfinn ha nei suoi confronti lo fa andare su tutte le furie, tanto da rompere quel che sembrava un voto del silenzio. Dal battibecco che ne scaturisce emerge soltanto un fatto: sia Thorfinn che Canute sono ancora degli adolescenti. Non a caso hanno la stessa età.

Crow

Attenzione attenzione, caspita che rivelazione! Askeladd sarebbe un discendente di Artù? Quel Re Artù?

Wow! Questo episodio è stato tranquillo come il precedente, ma abbiamo scoperto cose davvero interessanti!

Askeladd è per metà danese e per metà gallese e rivela di detestare i danesi! -Wow, questa non me l’aspettavo- Il suo piano è inoltre quello di far salire al trono il principe Canute e di manovrarlo entrando tra i suoi uomini fidati per far si che i vichinghi non attacchino, né mettano mai più piede in Galles. Caspita!

Personalmente adoro Re Artù e la sua leggenda, perciò venire a conoscenza di questo dettaglio non fa altro che farmi simpatizzare ulteriormente per il capo dei mercenari, personaggio che già mi piaceva parecchio.

Parlando di personaggi, sto apprezzando anche Thorfinn, che nelle ultime puntate sta mostrando un po’ più di carattere rispetto alla sua solita figura taciturna. Molto carino infatti lo sketch con il principe, che ci fa vedere come il nostro protagonista sia stato l’unico a rompere il ghiaccio con sua maestà ed a fargli proferire parola.

Sarà per caso l’inizio della prima amicizia per Thorfinn e Canute? Per me potrebbe anche essere, partendo dal presupposto che è la prima volta che interagiscono con un loro coetaneo così liberamente.


Episodio 14 – The Light of the Dawn

Andrea dokusha

La puntata è stata molto intensa. Stavolta il punto di vista è quello di un’abitante di un piccolo villaggio cristiano che ci viene presentato nella sua quotidianità, per poi essere attaccato in modo brutale dai Vichinghi.

Abbiamo per la prima volta, o almeno la prima dalla morte di Thors, un assaggio dei conflitti che albergano nel cuore di un cristiano. Mi riferisco alla giovane ragazza che ha rubato un anello per sé, infrangendo un comandamento. Per questo si sente condannata all’inferno nella vita dopo la morte, ma nonostante questo non riesce a rinunciare al suo piccolo tesoro.

È proprio lei l’unica sopravvissuta del massacro che si compie nel corso della puntata. La vediamo alla fine vagare nella neve, forse confusa e incerta del proprio destino, o incapace di comprendere quanto sucesso.
Non ho ancora capito cosa ci verrà mostrato attraverso di lei, per cui per dire altro aspetterò la prossima puntata.

Certo è che è stato un episodio notevole. Continuo ad aspettare con ansia il prossimo.

Vieilocean

Il quattordicesimo episodio porta definitivamente in primo piano la religione cristiana. Nonostante sia praticamente una battuta d’arresto nello sviluppo della trama, sarebbe un grave errore considerarlo un episodio filler.

Nella prima parte troviamo nuovamente alcuni uomini di Askeladd dibattere sulla religione con il sacerdote, quest’ultimo però viene quasi folgorato dalla storia di Thors, che gli appare un cristiano perfetto. Per la prima volta Thors viene accostato alla religione cristiana, che sia stata questa la motivazione che lo ha portato a disertare i Jomsvikings?

Nella seconda parte viene introdotto un nuovo personaggio, Anne; che con ogni probabilità, più in là, rivestirà un ruolo centrale all’interno dell’anime. Anne è cresciuta in una famiglia dai valori cristiani, è una ragazza dolce ed innocente, la sua paura più grande è finire all’inferno per aver comprato un anello invece che del cibo per i suoi familiari. Tuttavia, dopo aver assistito allo sterminio di tutto il villaggio, inclusa la sua famiglia, per mano di Askeladd e del suo esercito, nel cuore di Anne scatta qualcosa. L’innocente ragazza non riesce a capacitarsi di come quei demoni danesi non abbiano timore della punizione divina. Ma Anne è confusa, anzi come dice lei stessa : “Mi sento euforica!”, mentre il suo viso viene macchiato da un sorriso malizioso. Adesso ci sono due possibili scenari: la prima è che Anne diventa una sorta di paladina della Chiesa cristiana con l’unico scopo di eliminare tutti gli infedeli; la seconda è l’esatto opposto, Anne perde la fede in Dio dopo aver assistito al genocidio compiuto da Askeladd, trasformandosi anche lei in un demonio.

Crow

Davvero malinconico quest’episodio.

La scelta di Askeladd di saccheggiare un villaggio del suo paese natio ed ucciderne gli abitanti è di certo infelice anche per lui. D’altra parte, però, si è ritrovato a fare una pura scelta di sopravvivenza. O loro, o noi.

A dispetto di quanto detto nella puntata precedente, perciò, il capo dei mercenari compie un massacro verso i suoi stessi compaesani che aveva giurato di proteggere. In quello sguardo apparentemente freddo e distaccato rivolto all’uomo che aveva avuto il coraggio di farsi avanti, Askeladd ha fatto trasparire anche il suo risentimento nel compiere un atto tanto meschino.

Il resto dei riflettori vengono invece puntati sulla giovane ragazza cristiana caduta ormai in tentazione del peccato. Emozionata all’idea di disubbidire a ciò che le era stato insegnato fino a quel momento e di comportarsi come sempre avrebbe voluto, inizia a provare un brivido quando vede altre persone agire in modo poco etico e vivere comunque senza essere tormentate dal rimorso. Sarà l’ascesa di un personaggio interessante all’interno dell’opera o avrà già esaurito il suo ruolo? Lo scopriremo.

I ritmi si stanno un po’ allentando ultimamente, facendo sentire la mancanza di sviluppi veri e propri nella trama. Significa forse che, per compensazione, tra non molto assisteremo ad un colpo di scena col botto?


Episodio 15 – After Yule

Andrea dokusha

La puntata riprende il filo che la trama stava seguendo fino alla tredici. L’unico accenno alla ragazza sopravvissuta del villaggio è stato quando abbiamo saputo che è lei la responsabile dello sconvolgimento del piano di Askeladd.

Ora infatti gli anglosassoni si preparano ad attaccare il villaggio, e hanno chiesto l’intervento di Thorkell. Sia lui che Askeladd hanno di nuovo un quadro completo delle rispettive posizioni.

L’evento più importante è sicuramente stato la morte di Ragnar. Dalle sue parole Askeladd scopre che il re pianificava la morte del principe per porre termine a uno scontro interno alla corte. A questo punto sembra che anche Askeladd si sia fatto nemico il re di Danimarca…
Sarà più complicato del previsto far ottenere a Canuto la posizione di sovrano in grado di garantire la sicurezza del Galles.

Attendo con impazienza la nuova puntata.

Vieilocean

Il quindicesimo è dominato da un solo avvenimento: la morte di Ragnar. Debbo confessare che non l’ho sospettata minimamente, o meglio, me la sarei aspettata più in là nel corso dell’anime, invece si è abbattuto come un fulmine a ciel sereno. Askeladd, probabilmente ha voluto affrettare le tappe del suo piano, e uccidere Ragnar per prendere il suo posto di tutore del principe, ovvero una posizione che gli permetterà di manovrare il futuro sovrano. Tuttavia sembra che la fortuna abbia abbandonato Askeladd. Oltre ad essere stato trovato anzitempo dall’esercito di Thorkell per via di Anne, Askeladd resta interdetto anche dalle ultime parole di Ragnar. Difatti quest’ultimo gli confessa la volontà di Re Swayn di vedere suo figlio Canuto morto, in modo da lasciare Harald (altro suo figlio) come unico erede, ed evitare così che il suo regno si indebolisca per una guerra di successione al trono.

Askeladd ha pochi modi per mandare in porto il suo piano, tra questi ci sono l’assassinio di Harald, o il regicidio… ma sono soltanto mie speculazioni. Adesso sono molto curioso di vedere cosa riuscirà a tirar fuori Yukimura.

Crow

Ebbene signori, Ragnar ci ha abbandonato. Sapevamo tutti sarebbe successo prima o poi.

Il colpo di scena c’è stato, come avevo immaginato la volta scorsa, ma forse non quello che mi sarei aspettato. Cosa comporterà la morte di Ragnar?
A mio parere, oltre al fatto di far aver fatto avvicinare Askeladd al raggiungimento del suo piano, potrebbe anche essere (anzi ne sono certo) la spinta definitiva per far avvicinare Thorfinn e Canuto. L’aver perso entrambi il proprio tutore ed essere costretti a vivere con un gruppo di mercenari li farà entrare sulla stessa lunghezza d’onda e, di conseguenza, avvicinarsi l’un l’altro.

Per Askeladd invece le cose non sembrano andare molto bene. Oltre ad avere nuovamente Thorkell ed i suoi soldati alle calcagna, scopre che Re Swein è intenzionato a sbarazzarsi di Canuto, per far sì che Harald, l’altro suo figlio, salga al trono, evitando così inutili guerre interne.

Possibile che il karma stia colpendo tutto in una volta il nostro mercenario? Che cosa farai Askeladd? Sono veramente curioso di vedere come deciderà di agire da qui in avanti questo personaggio, dato che la trama sembra girare più attorno a lui, che a Thorfinn (per il momento).


Episodio 16 – History of Beasts

Andrea dokusha

La puntata 16 mi ha tenuto col fiato sospeso fino alla fine. Non posso aspettare a vedere la 17…

La fuga di Askeladd sembra giunta al termine. Mentre cercava di stabilire quanti inglesi fossero alle loro costole viene a sapere che l’inseguitore è Thorkell. Tra i mercenari si sparge il panico e la situazione è sempre più difficile da gestire.
La conseguenza naturale che Askeladd intuisce correttamente è il tradimento dei suoi stessi uomini. Si ritrova così circondato da loro, mentre Thorkell è in vista.
Cosa può fare a questo punto?

La situazione complicata ci sta mostrando tutta la tenacia e il sangue freddo di Askeladd.
Per i suoi uomini è aperta la strada della diserzione, ma lui è diverso. Non solo perché è il capo, è pronto a portare la sua scommessa fino in fondo. Gli unici di cui continua a fidarsi ora sono proprio Bjorn e Thorfinn, anche se quest’ultimo continua ironicamente a reputarsi un nemico di Askeladd.

Il principe è per ora scioccato dalla morte del suo protettore, ma credo anche io come Askeladd che la situazione possa solo giovare alla crescita di Canuto. Sempre che non venga prima catturato mettendone ancor più a rischio la vita, si intende.

Cosa penso che accadrà? Solo di una cosa sono certo: Thorfinn e Canuto riusciranno a sopravvivere. Forse per Askeladd è giunta la fine, ma il suo intento di far vivere in pace il Galles resterà in vita grazie ai due ragazzi.

Vieilocean

In questo episodio non accade praticamente nulla. Tutto si concentra nel colpo di scena a fine puntata: l’ammutinamento dell’esercito di Askeladd. Un evento abbastanza facile da prevedere, dato che è da diversi episodi che si parla della “malasorte” che ha colpito Askeladd. Tuttavia non mi aspettavo che sarebbe avvenuto in questo modo. Non solo per la totalità dell’esercito che si rivolta contro il loro comandante (salvo ovviamente Thorfinn e Bjorn), ma anche per la stupidità del piano dei disertori. D’altronde hanno scelto come capo-rivolta Torgrim, non penso ci sia altro da aggiungere. Tralasciando l’eccentricità di Thorkell, ma perché mai quest’ultimo dovrebbe accettare un patto per qualcosa che può procurarsi comunque da solo? L’episodio finisce proprio sul più bello, ma dubito fortemente che Thorkell accetterà le condizioni di Torgrim e soci, sempre ammesso che riescano a sconfiggere Askeladd, Thorfinn e Bjorn (estremamente più forti di loro).

Crow

Ahia, Asceladdo. I suoi uomini stanno iniziando a mettere sempre più in discussione le sue abilità come leader. Durante l’episodio, infatti, una parte dei soldati diserta, spaventati dalla minaccia incombente del possente ed apparentemente inarrestabile Thorkell.

Askeladd starà veramente perdendo colpi? Siamo coscienti del suo piano, ma sembra che l’esercito inglese non lo impensierisca più di tanto. Che abbia alleati pronti a dargli man forte da un momento all’altro?

Con l’evento del ponte e Thorkell ormai alle calcagna, gli uomini del mezzosangue danese perdono la calma e decidono di voltare tutti insieme le spalle al loro leader. Brutta situazione, come finirà?

Mi sorprende invece come Thorfinn, conoscendo i suoi rapporti con Askeladd, non ci pensi due volte a seguirlo e non metta in discussione il suo piano. Non è interessato ad allearsi con il nemico o non lo fa perché confida nelle sue strategie e quindi diciamo pure che “si fida di lui”?


Episodio 17 – Servant

Andrea dokusha

Ancora una puntata fatta principalmente di azione, non che mi sia dispiaciuta come cosa.

Abbiamo avuto però un altro lampo di illuminazione sul passato di Askeladd, che messo alle strette dalla ribellione dei suoi uomini ha rivelato anche a loro l’odio che prova per i vichinghi.

Vedendo i suoi ricordi con la madre in questa puntata mi ero quasi convinto che la fine di Askeladd fosse arrivata.
Invece Thorfinn torna indietro per evitare che venga ucciso, e così si trova di fronte a Thorkell. Si preannuncia un grande scontro, il più importante finora nella vita da guerriero di Thorfin, senza dubbio. Il rapporto con Askeladd anche ne potrebbe uscire cambiato. Non resta che guardare la prossima puntata.

Finora comunque la serie sta dando molte delle soddisfazioni che desideravo come spettatore: il rapporto nascente fra Thorfinn e Canuto, Askeladd che resta ancora un po’ in vita, lo scontro fra Thorfinn e Thorkell…
E’ un piacere guardare ogni puntata, anche per osservare lo silupparsi della storia.

Crow

Mi è piaciuto molto questo episodio. Ero davvero impaziente di vedere come si sarebbe evoluto lo scontro tra Askeladd e le sue forze. Per fortuna è ancora vivo, hhh…

Riguardo alla strage causata da Thorkell nei confronti dei pirati disertati non mi aspettavo altro, è in linea con la sua “etica”.

Ora ci aspetta l’uno contro uno senza esclusione di colpi tra Thorfinn ed il gigantesco vichingo dotato di una forza disumana. Chi avrà la meglio?

Ma soprattuto, il “non toccare Askeladd!” detto dal giovane, non nasconderà davvero altro significato se non quello di volerlo uccidere con le proprie mani?

Vieilocean

Come avevo previsto e scritto nel commento al sedicesimo episodio, la rivoluzione di Torgrim ha avuto vita brevissima. Ha vissuto da stupido ed è morto allo stesso modo. Per il resto il diciassettesimo episodio serve solamente come prologo di un seguito di eventi molto interessante. Askeladd è diventato il trofeo di chi si aggiudicherà il duello tra Thorfinn e Thorkell. Mentre Canute è rimasto praticamente da solo, dato che Bjorn in berserk è tutto tranne che un alleato. L’unico lato negativo è la pausa di due settimane che ci separa dalla release del prossimo episodio, causa interruzione per i Campionati Mondiali di Paratletica Leggera 2019 sulla medesima rete televisiva. Ma è per un buon motivo, quindi si aspetta con tranquillità.


Episodio 18 – Out of the Cradle

Andrea dokusha

Episodio interessante. Sicuramente uno di quelli che finora hanno dato più da riflettere e meditare.

Il dialogo tra Canuto e il monaco Willibald, con il seguente monologo del principe, espongono forse la prima riflessione filosofica della serie dataci in forma esplicita (finora avevamo visto qualche “anteprima” tramite Thors o la ragazza del villaggio di poche puntate fa). Si tratta naturalmente di una riflessione di origine cristiana, dato che è Vinland Saga.

Ho trovato interessante come l’amore “divino”, o quantomeno il tipo di amore che cercano i due cristiani, sia un amore che abbraccia tutto (tutto il “creato”), senza danneggiare nulla e nessuno.
Non mi stupisce che pensando a un amore simile si sia costretti a ritenere un cadavere più meritevole di ammirazione che un essere umano in vita. Ogni essere vivente è infatti costretto a “sgomitare” per sopravvivere, il che inevitabilmente danneggerà qualcuno o qualcosa.
Personalmente non credo di trovarmi molto d’accordo con questa linea di ragionamento. È solo la mia posizione personale, ma mette un certo tipo di distacco tra me e le idee esposte nella serie. Penso che sia però una cosa positiva, perché posso così confrontarmi con un punto di vista diverso.

Un aspetto del discorso che è passato un po’ sullo sfondo ma che non condivido è anche la distinzione fatta tra esseri umani e altri esseri viventi. Non credo ci siano differenze sostanziali, così come gli uomini sono costretti a lottare lo sono anche gli animali (e le piante, e i batteri…), per cui anche loro non dovrebbero essere capaci di “amare”.
I batteri avranno decomposto la loro mela del peccato in un passato lontano?

Forse Canuto ha trovato leggermente troppo in fretta la propria risoluzione, il cambiamento è risultato un po’ brusco e non mi ha convinto appieno. Il risultato però è apprezzato, finalmente avremo un altro personaggio forte in grado di dare una direzione alla trama. Il momento finale della puntata, in cui Canuto dichiara di poter dare un significato alle lotte degli uomini che lo seguono, è stato notevole.
E a questo proposito, spero che la comparsa di un personaggio simile non anticipi anche la dipartita definitiva di Askeladd (che aveva proprio questo tipo di determinazione). Spero di no per il solo motivo che è il personaggio a cui sono mi sono più affezionato fino ad ora.

Non mi è molto chiaro come Canuto voglia costruire un pradiso in terra: non è convinto che il peccato originale impedisca fondamentalmente il realizzarsi di questo scenario?
Quantomeno mi piace il suo proposito, e guardarlo mentre tenta di realizzarlo potrebbe diventare un altro motivo per seguire Vinland Saga.

In tutto questo ho messo Thorfinn un po’ in secondo piano in questo commento. La sua lotta con Thorkell è avvincente (anche se si poteva fare pure di meglio come scena di combattimento), e veniamo a sapere anche qualche dettaglio su Thors.
Ma si sarà davvero conclusa con la sconfitta di Thorfinn?

Ottimo episodio, lo ho anche rivisto e lo rivedrei ancora. Mi sono fermato e non ho parlato di tutto quel che mi è venuto in mente col discorso di Canuto, perché anche così il commento è venuto molto lungo. Spero che la serie continui così. Ora che Canuto si è “svegliato” un poco mi aspetto grandi cose.

Vieilocean

Mai titolo fu più calzante per un episodio di un anime. “Out of the Cradle” tradotto letteralmente con “Fuori dalla culla”, rappresenta l’essenza di questo episodio: Canute esce finalmente dalla campana di vetro che Ragnar gli aveva costruito intorno. Questo, è confermato da come nel suo sogno Ragnar confessa di averlo cresciuto troppo amorevolmente. Tuttavia è Willibald, il prete, a fargli comprendere ciò che gli è apparso mentre era svenuto a terra. La società nella quale il principe vive, dove si parla di guerrieri, di guerre, di morte, di armi, di spade, di uccidere … paiono assurdi, paradossali gli insegnamenti cristiani sull’amore verso tutto il creato. Canute prende coscienza che essendo nato nella famiglia reale, ha la possibilità e il dovere di cambiare questa società malsana. La sua volontà è ora d’acciaio, è diventato il messia.

Le parole di Canute ricordano molto quelle di Thors, che abbiano raggiunto le stesse conclusioni? Una conferma sono gli occhi colmi di stupore di Willibald nell’osservare il risveglio spirituale del principe, identici a quelli che ebbe quando sentì la storia di Thors, qualche episodio fa. Inoltre l’illuminazione del principe sembra molto simile a quella di Anne, chissà se i loro cammini si incroceranno prima o dopo, e sopratutto, da amici o da nemici?

Intanto è cominciato il duello tra Thorfinn e Thorkell, nonostante il protagonista sembra inizialmente tener testa, non passa molto prima che la potenza del suo avversario prenda il sopravvento. Difatti l’episodio si conclude con Thorfinn esanime a terra, dopo esser stato catapultato per una decina di metri in aria da un calcio di Thorkell. Ma non penso finisca così…

Crow

Come al solito ormai con questa serie, ottimo episodio.

Personalmente mi aspettavo un cambiamento nel carattere di Canute prima o poi, anche se il fatto che sia successo così all’improvviso mi ha un po’ spiazzato. Naturalmente apprezzo questa nuova “badass mode” del principe e capisco anche la sua illuminazione dovuta al dialogo con il Ragnar del suo subconscio ed il prete, ma mi è parso un cambiamento troppo repentino e drastico. Dal tenero ed indifeso principe, al leader deciso ed impavido c’è un abisso, e sebbene fosse ovvio che Canute si sarebbe evoluto, pensavo sarebbe stato un cambiamento che avrebbe richiesto del tempo (considerando la base da cui si partiva) e non che avvenisse nel giro di un attimo. L’ho trovata una sequenza figa, ma poco naturale.

Mentre succedeva tutto questo, non poco lontano inizia anche lo scontro tra Throfinn e Thorkell, talmente carica come scena da riuscire a catalizzare più interesse su di sè rispetto all’avvenimento centrale dell’episodio, ovvero la trasformazione di Canute. Ancora una volta Thorkell stuzzica il suo avversario accennandogli di conoscere molto sul conto di suo padre, ma, a quanto sembra, neanche stavolta riusciremo a sentire niente, dal momento che Thorfinn a causa di un solo calcio dell’energumeno è finito (apparentemente) k.o.

Cosa ne sarà di Askeladd ora? Thorfinn si rialzerà? O sarà il “nuovo Canute” a risolvere la situazione drastica?

Episodio 19 – United Front

Andrea dokusha

Abbiamo assistito in questa puntata alla conclusione del duello tra Thorfinn e Thorkell.
Non avrebbe potuto concludersi con la vittoria di Thorfinn se non grazie all’aiuto di Askeladd. Fattostà che Thorfinn risulta il vincitore. In fin dei conti si era già intromesso qualcuno prima degli uomini di Thorkell, insomma…

Probabilmente questo è da considerarsi una cosa di secondaria importanza rispetto ad altro: per prima cosa scopriamo i rapporti familiari che legano Thorfinn, Thorkell e il capo degli Jomsvikings. La cosa che più conta in questa storia credo sia la discendenza di Thorfinn, nonostante il punto del discorso per Thorkell fosse un altro. Lui era più ineressato a cosa significhi essere un vero guerriero, cosa che Thors dovrebbe aver compreso (grazie agli insegnamenti cristiani, ma questo lo sappiamo solo noi per ora).

La seconda novità di importanza per la storia è l’entrata in scena di Canuto, dotato di una nuova risolutezza. Incredibilmente riesce a convincere Thorkell a diventare un suo sostenitore, e a ribaltare la situazione. Merito della consapevolazza acquisita riflettendo su cosa significhi amare, e che non a caso gli ha donato un’aura simile a quella di Thors.
Penso di aver riso un po’ insieme ad Askeladd in questo punto.

C’è stato anche un altro piccolo colpo di scena quando Askeladd ha rivelato di aver ucciso Ragnar. Penso fosse la cosa più intelligente da fare, se voleva diventare un sostenitore convinto di Canuto. Si è liberato subito del segreto più grande e che avrebbe costituito un problema in seguito.

A questo punto per Canuto si preannuncia una scalata al potere, irta di difficoltà. Sono ansioso di seguirla, è stato uno sviluppo davvero interessante. Come prevedevo è Canuto la nuova forza principale che sorregge la trama, ora.
Solo non mi è ancora chiaro il suo scopo, come può ottenere un paradiso in terra se gli uomini sono colpevoli del peccato originale…?

Vieilocean

Nonostante il forte colpo subito, Thorfinn è ancora in piedi, ma ha un braccio rotto. Mentre Askeladd prova a prestargli un primo soccorso, Thorkell decide di raccontare tutto ciò che sa su Thors. Oltre a venire a conoscenza che Thorkell è un prozio di Thorfinn, ciò che è importante sottolineare sono le ultime parole che Thors rivolge a Thorkell prima di fuggire dai Jomsviking con la sua famiglia: ho capito cosa vuol dire essere un vero guerriero. Thorkell è ossessionato da queste parole, e si pente ancora oggi di non aver seguito Thors quel giorno. Il duello si conclude con la vittoria di Thorfinn, o meglio, di Askeladd, dato che il giovane protagonista è riuscito a vincere grazie all’arma principale dell’erede di Artù: l’astuzia. Nel finale i duellanti vengono raggiunti da Canute. Quest’ultimo, grazie al suo rinnovato spirito, convince Thorkell ad aiutarlo nella sua nuova missione: uccidere Re Swayn. Thorkell rivede negli occhi di Canute la stessa determinazione di Thors. Assistendo alla scena, Askeladd prima scoppia in una grassa risata, questo perché il suo piano di tirar il principe fuori dalla cupola di vetro costruitagli da Ragnar si è rivelato più che un successo. Askeladd confessa poi a Canute di esser stato lui ad uccidere Ragnar, sapendo benissimo che il principe non lo rinnegherà, in quanto artefice della suo “risveglio”.

Crow

Un altro episodio fantastico!

Partendo dal fatto che, sì, l’hanno fatto per salvarsi la pelle, ma assistiamo alla prima collaborazione tra Askeladd e Thorfinn.
Non so voi, ma io sto vedendo sempre di più un legame paterno tra i due, seppur accettato di malgrado da entrambi (o forse non da entrambi).

Ascoltiamo FINALMENTE il racconto di Thorkell sul suo passato nei Jomvikings assieme a Thors e la rivelazione di alcuni dettagli di parentela. L’energumeno biondo sarebbe infatti il fratello del leader dei Jomvikings, nonchè prozio del protagonista, essendo Helga (la madre di Thorfinn) sua nipote.

L’entrata solenne del “nuovo” principe Canute sul campo di battaglia e tutto quel che ne consegue dopo, compreso il risveglio del sentimento di ammirazione di Thorkell verso quest’ultimo è una perla a livello di regia.

E così, come ci si aspettava, prozio e nipote, più Askeladd hanno finito per stare dalla stessa parte. Non potevo chiedere di meglio.


Episodio 20 – Crown

Andrea dokusha

Ottima puntata come al solito. Canuto ha fatto ritorno alla corte del re, e l’accoglienza non è stata delle più amorevoli.

Abbiamo fatto la conoscenza del sovrano, rimasto finora un figura sullo sfondo. Molto più scaltro di quanto immaginassi, Askeladd lo inquadra subito.
Non mi immaginavo che arebbe già compreso il cambiamento di Canuto. Lo ha invece subito messo alle strette, cercando di confinarlo in una regione remota del regno. Grazie all’intervento di Askeladd si è evitato il peggio.

Proprio in questo frangente accade qualcosa di inaspettato: il re capisce che “Askeladd” è solo un soprannome, e quando il mercenario afferma di non avere un nome il re ne deduce che sua madre fosse una schiava. Vediamo così ribollire il sangue nelle vene di Askeladd… Quale sarà il motivo esatto? Spero di non perdermi un pezzo, ricordo solo che la madre era discedente della stirpe di Artù, ma non che fosse una schiava.

Date le capacità strategiche del re risulta impossibile per il gruppo Canuto sbarazzarsi subito di lui. Nel frattempo si unisce il fratello di Ragnar, che però non mi convince molto, è troppo viscido.

È anche chiaro ora a cosa esattamente è arrivato Canuto nella sua riflessione: ha intenzione di creare il paradiso in terra proprio perché vuole rendere inutile quello in cielo. Non perdonerà Dio, che lascia soffrire gli uomini affinché bramino il suo paradiso. Trovo molto affascinante questo punto di vista, effettivamente resta nell’orbita del cristianesimo ma lo vive in modo radicalmente diverso da come siamo abituati a vedere.

Vieilocean

Nel ventesimo episodio ha inizio ufficialmente la scalata al trono di Canuto. Il principe dà subito dimostrazione delle sue doti di stratega finora nascoste. È perfettamente consapevole di come Thorfinn, Thorkell e sopratutto Askeladd possono essere utili alla sua causa. Non a caso sceglie di portare quest’ultimo all’incontro con Re Swayn, ben cosciente di essere un facile bersaglio. Tuttavia il Re possiede un’astuzia ed una scaltrezza politica alla pari di quella di Askeladd. Sarà estremamente interessante vedere chi vincerà questa partita a scacchi. Non so perché ma vedendo questo episodio mi è tornato in mente il “duello” tra Light Yagami e L in Death Note.

Crow

Dopo la tempesta viene la quiete, ed è esattamente quello che succede, o forse no?

Canute fa ritorno in patria con il suo nuovo esercito e chiede udienza al re, ma quest’ultimo non sembra troppo felice di ricevere il figlio. Con enorme coraggio il principe sfida il padre e mette in chiaro che sarà lui il nuovo erede della corona.

Thorfinn, invece, da un po’ di puntate è diventato un personaggio quasi secondario, mentre l’attenzione si è spostata più su Askeladd e Canute. Spero presto in un suo ritorno come protagonista, anche se la situazione attuale sembra non permetterlo.

Mi è piaciuta la scena in cui Askeladd congeda i suoi ultimi due soldati sopravvissuti che lo avevano tradito, mostrando grande misericordia e comprensione. Non credo sinceramente, arrivati a questo punto, si possa non empatizzare con questo personaggio.

In circostanze normali mi aspetterei di vedere altre due o tre puntate di elaborazione di un piano da parte di Canute per spodestare il padre, ma il tempo stringe e ne mancano solo 4 alla fine della serie.

Sono proprio curioso di vedere cosa riusciranno a fare in queste battute finali.


Episodio 21 – Reunion

Andrea dokusha

Episodio davvero bello. La lotta per la corona entra nel vivo con l’arrivo di Canuto a York. Askeladd ha dato ancora prova di notevole abilità strategica, e avendo messo in giro voci sull’ostilità del re nei confronti del principe lo ha reso incapace di danneggiarlo troppo apertamente al momento di conferirgli il “riconoscimento” promesso.
Si conferma che Gunnar non era così affidabile, ma anche qui sorprende come Askeladd riesca a sfruttare la presenza di una spia a suo favore.

Thorfinn incontra nuovamente Leif, anche se da questo primo confronto non è nata alcuno sviluppo importante al momento. Leif però ha deciso di restare in città finché Thorfinn non vorrà seguirlo.

La puntata si chiude preparando la scena per un nuovo duello tra Askeladd e Thorfinn… Sarà davvero questo il momento dell’addio per il braccio destro del principe?
Abbiamo assistito prima alla fine di Bjorn, fedele compagno di Askeladd. Un momento davvero commovente, o almeno lo è stato per me. Alla fine anche lui è riuscito ad apprezzare e ricambiare il sentimento del suo “amico”? O le sue sono state parole dettate dalla pietà nei confronti di Bjorn? Ripensandoci la seconda possibilità non mi pare realistica trattandosi di Askeladd. Comunque, che le sue ultime parole a Bjorn siano state sincere o meno, è stata una scena profondamente toccante.

Vieilocean

Come si suol dire, la quiete dopo la tempesta, infatti in questo episodio non accade nulla di troppo eclatante. Thorfinn rincontra Leif, quest’ultimo resta di sasso nel vederlo ancora vivo, ed anche nell’apprendere ciò che è diventato : un demone assetato di vendetta. Yukimura vuol far riflettere su come sia stata la sete di vendetta a tener in vita Thorfinn in un mondo fatto soltanto di morte, guerra e sangue. È possibile biasimarlo per essere diventato un mostro simile dopo l’infanzia che ha vissuto?

Askeladd, d’altro canto, continua a dettare ogni passo che il principe Canute deve muovere; ma è il suo duello con Bjorn che prende la scena. Oramai cosciente di non poter sopravvivere alle ferite riportate in battaglia, Bjorn decide di farsi uccidere in duello dal suo comandante, in modo così da avere accesso al Valhalla. Anche se ad Askeladd basta un solo fendente per vincere l’incontro, non esce illeso dal duello, non per un colpo inferto, ma per le parole che Bjorn gli rivolge: “Rifiutando e respingendo tutto e tutti, non ti senti solo?”.

Crow

Bello, bello, bello. E’ l’unica cosa che posso dire.

Dal ritrovo tra Thorfinn e Leif, in cui quest’ultimo, dopo l’incredulità e la commozione per aver finalmente ritrovato il bambino che aveva giurato di ritrovare 11 anni prima, si rende conto che il sorridente e spensierato ragazzino a cui raccontava storie tanti anni prima ha ceduto il posto ad un adolescente accecato dall’odio e guidato unicamente dalla vendetta.

Passando per il contorto ed astuto piano di Askeladd, che ci viene svelato a fine episodio, per avere la meglio su Re Swein.

Arrivando, infine, alla tenera confessione di Bjorn nei confronti del suo capitano: “Ci hai odiati tutti, ed odi te stesso, ma avrei voluto essere considerato da te come un amico.”, appena prima di lasciarsi uccidere da lui, per raggiungere il Valhalla.

E così, siamo giunti di nuovo alla resa dei conti tra Thorfinn e Askeladd, nonostante mi sembra più che ovvio che a questo punto della storia nessuno dei due possa permettersi di uccidere l’altro.


Episodio 22 – Lone Wolf

Andrea dokusha

E così il duello tra Askeladd e Throfinn aveva un risultato molto più scontato di quanto pensassi. Thorfinn continua a farsi invadere dalla rabbia e perde il controllo. È uno stupido agli occhi di Askeladd: dopo 10 anni ancora non ha capito nulla. Thorfinn esce sconvolto dallo scontro.

Dopo averlo sconfitto, Askeladd racconta il suo passato, di come dall’essere il bambino “ricoperto di cenere” passò a congiurare contro suo padre e i suoi fratellastri. Finalmente abbiamo un quadro chiaro su di lui.

Quando Canuto gli chiede perché non vuole diventare lui il re, Askeladd dice di essere solo un vichingo. Per questo Canuto è il più indicato per essere il sovrano. Sarà la mentalità plasmata dalla fede cristiana il grande spartiacque tra Canuto e gli altri vichinghi, agli occhi di Askleadd?

Altra puntata avvincente. Non mi aspettavo assolutamente che Thorfinn fosse ancora tanto immaturo.

Vieilocean

L’episodio comincia con l’ennesimo duello tra Thorfinn e Askeladd. Quest’ultimo vince senza alcuna fatica, utilizzando la stessa strategia dell’ultima volta, facendo quindi prima innervosire Thorfinn per poi metterlo facilmente al tappeto. A questo punto Askeladd decide di dare una lezione a Thorfinn su come uccidere qualcuno che si odia. Lo fa raccontando il suo passato, anche Askeladd ha ucciso qualcuno per cui provava odio, suo padre. Molto semplicemente la vendetta va servita fredda. Per far ciò bisogna sia essere astuti, ma sopratutto cinici. Thorfinn sarà anche un ottimo guerriero ma perde la sua lucidità quando combatte Askeladd. Proprio per questo motivo se Thorfinn non affina questo lato del suo carattere, non riuscirà ne adesso, ne mai, a sconfiggere Askeladd.

Crow

Quest’episodio consacra definitivamente Askeladd come miglior personaggio della serie.

Dopo un flashback ed ulteriori informazioni su chi sia e sulla sua “storia delle origini”, riusciamo a capire meglio il suo pensiero, il suo odio verso i vichinghi ed il suo obiettivo, diventare lui stesso Artorius.
E’ ben conscio di essere lontano dalla figura dell’eroe e nonostante si sia reso conto di essere diventato lui stesso un “uomo privo di bellezza”, cioè un vichingo, continua a perseguire i suoi ideali come una sorta di eroe caduto.

L’altro personaggio di cui c’è da parlare è Thorfinn. Un ragazzo sempre più frustrato e che porta il peso della vendetta di suo padre più come un fardello, oramai, che come una spinta per vivere. Probabilmente non si è reso conto che più che un guerriero virtuoso, come lo era il padre, sta assomigliando sempre più ad una bestia furiosa.
Il punto di rottura per lui arriverà entro la fine della stagione?


Episodio 23 – Miscalculation

Andrea dokusha

È il giorno della grande assemblea, in cui re Sweyn conferisce le ricompense per la vittoria in guerra contro gli inglesi e stabilisce la nuova posizione di Canuto nel regno.

Come Askeladd aveva previsto il re è costretto a dare al principe un ruolo importante, come sovrano della regione più prospera dell’Inghilterra.
A questo punto aggiunge, però, che prima che all’Irlanda toccherà al Galles subire l’invasione vichinga. Askeladd è sconvolto: nonostante questa sia una coincidenza si trova in una situazione difficile.
La sua sorpresa fa anche intuire al re il suo legame col Galles.
A questo punto il mercenario viene convocato al cospetto del re… Verrà messo ancora più alle strette?

Nel frattempo Thorfinn si è messo nei guai, infuriato e scorato, e solo la visita in prigione di Leif lo riporta in sé. L’ombra di Thors nelle parole del vecchio è sufficiente a far riprendere il giovane. Ancora una volta Vinland sembra dare speranza a Thorfinn.

Al termine della puntata l’attesa per il prossimo passo nella lotta mentale tra il re e Askeladd è altissima. Non vedo l’ora di vedere l’ultima puntata.

Vieilocean

Un vero e proprio interludio. Non accade praticamente nulla di rilevante. Gli unici avvenimenti degni di nota sono sostanzialmente due. Thorfinn sembra finalmente convinto di tornare a casa dopo il dialogo con Leif, ma riuscirà a sostituire la sua sete di vendetta con il sogno di trovare Vinland? Dall’altro lato abbiamo Askeladd che per la prima volta dall’inizio dell’anime sembra essere in seria difficoltà. Il piano del Re di attaccare il Galles sembra aver messo Askeladd con le spalle al muro, ha pochi mesi per riuscire ad impedire la distruzione della sua madre patria.

Crow

Arrivati a questo punto, non credo che riusciremo a vedere altri grossi sviluppi per questa stagione.

Askeladd, il possessore indiscusso della scena, si trova ora di fronte a Re Swein. Che sua maestà abbia trovato il modo per tarpare definitivamente le ali al nostro gallese e sedare la possibile rivolta?

Canute poco dietro a suo padre ha l’aria di chi sta tramando qualcosa…
Thorkell ha l’aria di chi si sta preparando a qualcosa…

E nel mentre Thorfinn ha ritrovato lo spirito combattivo. Cosa ci dobbiamo aspettare nell’ultimo episodio della stagione? Non vedo l’ora.


Episodio 24 – End of the Prologue

Andrea dokusha

La serie si chiude con un vero colpo di scena!

La puntata inizia con Askeladd che muove una critica al re pubblicamente, in modo del tutto inaspettato. Per non perdere il Galles questa era l’unica scelta. Le sue argomentazioni sono convincenti, e vengono accolte dal sovrano. Tuttavia il re ha intenzione di obbligare Askeladd a perdere una delle due cose per cui si batte: il Galles e Canuto.
Aver compreso il punto debole del proprio avversario ha consentito a re Sweyn di metterlo alle strette.

Il re a questo punto fa commenti sprezzanti sulla terra e sulla madre del mercenario. Indubbiamente questi lo infuriano, ma probabilmente non sono la causa di quanto segue.
Ormai infatti è chiaro ad Askeladd che non ci sono modi convenzionali di vincere entrambe le cose a cui punta.

La soluzione che trova mi ha lasciato a bocca aperta: prima insulta pubblicamente il re, poi si dichiara legittimo sovrano della Britannia e lo uccide.
Così facendo si sacrifica, ma dà al principe l’opportunità di mettersi in buona luce facendosi uccidere da lui. A questo punto è Canuto il nuovo sovrano.

Le sue ultime parole sono per Thorfinn: lo incita ad andare avanti, a lasciare alle spalle il desiderio di vendetta.

All’ultimo Thorfinn si scaglia proprio contro Canuto, forse perché ha ucciso Askeladd al suo posto. La serie si chiude così in media res, con Thorfinn portato via dalle guardie che lascia cadere il pugnale del padre, e Canuto che scioglie la riunione.

La conclusione della serie arriva quindi ad una svolta cruciale della trama, e coincide con la scomparsa del più carismatico dei suoi personaggi finora, Askeladd.
In conclusione, Vinland Saga ha soddisfatto le mie aspettative, rivelandosi uno dei migliori anime del 2019. Da anni conoscevo la fama del manga e ora molto probabilmente lo inizierò senza attendere la prosecuzione della serie (che comunque guarderò con piacere).

Sono convinto che Vinland voglia comunicare qualcosa ai suoi spettatori e lettori. In questa prima parte abbiamo avuto solo degli assaggi di ciò che ci attende, e la storia credo che sarà in crescendo da qui in poi.
Ad esempio sono convinto che arriverà anche per Thorfinn il momento di maturare, e sarà occasione per mostrarci qualcosa di interessante.

Vieilocean

L’ultimo episodio di questa prima stagione, come da titolo, rappresenta anche la fine del prologo di Vinland Saga. Questa volta non voglio dilungarmi troppo, tanto meno fare spoiler. Dico solamente una cosa: Yukimura sa scrivere storie. Il doppio colpo di scena porta senza alcun dubbio il climax dell’anime a picchi inenarrabili, e lascia la narrazione aperta ad infinite possibilità. Prima stagione promossa a pieni voti, guarderò senza dubbio anche la seconda. Ah! Dimenticavo. Complimenti anche allo studio WIT che ha mantenuto la qualità della produzione a livelli altissimi per l’intera durata della serie.

Crow

Meraviglioso. Sono rimasto senza parole.

Quando Askeladd ha insultato Re Swein ci sono rimasto talmente tanto di sasso che hanno dovuto chiamare Senku con il liquido del risveglio. |Scena successiva| gli punta la spada contro.
Askeladd?!- O.O
E quando gli taglia la testa mi è letteralmente caduta la mascella. Davvero non mi sarei mai aspettato una cosa del genere ORA.

Per salvare sia il Galles che i propri ideali e quelli di Canute, Askeladd si riconferma ancora una volta il miglior personaggio della serie e decide di sacrificare se stesso per spianare la strada ad un re degno di governare l’Inghilterra. Un gesto che, ancora una volta, non mi sarei mai aspettato da questo personaggio e che me lo ha fatto apprezzare ancora di più.

Sapevamo sarebbe successo prima o poi, ma pensavo sarebbe stato per mano di Thorfinn, che invece, disperato, vede la sua ragione di vita, la fonte di tutto il suo odio, spegnersi tra le sue braccia, e non per mano sua.

“Cosa farai ora Thorfinn?”

Concludo dicendo che la scena del pugnale che cade a terra mentre al suo interno si riflettono tutti i momenti della vita del protagonista è stato davvero un colpo di stile. Molto bello.

Giudizio finale:

Una serie senza dubbio da vedere. Una storia che, sebbene non proceda proprio a ritmo serrato, sa regalare tanti momenti sia di hype, sia commoventi, con animazioni ben fatte quando serve e ottime colonne sonore. I personaggi sono senza dubbio il punto forte di Vinland Saga, estremamente carismatici, naturali e ben scritti (cambiamento di carattere repentino di Canute a parte).

Punti forti: Askeladd, l’intero cast di personaggi principali, qualità generale dell’opera, qualità dei combattimenti, sa commuovere, personaggi naturali e credibili

Punti deboli: Lento ad iniziare, non tutte le puntate sono interessanti allo stesso modo

Voto complessivo: 8,5

Comments

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  1. BRAVISSIMI. Peccato che nessuno si è soffermato sulle ost per me veramente fantastiche ed adatte. Trovo perfetti anche i doppiatori e mi sarebbe piaciuto saperne cosa ne pensate nel discorso di thors a suo figlio nel secondo episodio che comunque è una parte iconica dell’opera che vedremo in futuro anche nell’anime .

    • Sul discorso di Thors al figlio nel secondo episodio ho sentimenti contrastanti, penso di dover vedere più episodi per farmi un’idea precisa. Di primo impatto mi sembrava irrealistico che un vichingo la potesse pensare come Thors, ma non essendo esperto di storia, e di vichinghi in particolare, mi astengo dal giudizio. Se capisco bene il sostituirsi del cristianesimo alla religione tradizionale sarà un tema importante, e immagino che Thors e il figlio ne saranno il cardine.

      Le ost mi sono piaciute in molti momenti, e le voci aggiungono tantissimo, vero.

      Lascio la parola agli altri.

    • Per l’OST mi tiro fuori, non gli do mai troppa importanza, sopratutto per le opening e le ending.

      Per quanto riguarda il discorso che Thors fa a Thorfinn, allo stato attuale non c’è molto da dire. Agli occhi di chi non ha letto il manga, appare semplicemente come un padre che cerca di tener fuori dai guai suo figlio. Inoltre, se Yukimura non va ad approfondire le motivazioni che hanno stravolto la mentalità di Thors, perché l’illuminazione improvvisa sul campo di battaglia mi sembra alquanto debole, rischia di bruciare un personaggio dall’ottimo potenziale. Tuttavia ho fiducia nell’autore.

      • Ciao Kooper.

        Quando scrivi commenti, in particolar modo quando critichi il soggetto della discussione, dovresti un minimo argomentare, altrimenti crei soltanto flame.

        Quindi, perché lo reputi sopravvalutato? Cosa ti spinge a pensarlo?

  2. Vinland ha parecchi tratti tipici di un generico battle shounen.
    Vedere gente pompata all’inverosimile, considerando l’accuratezza del contesto storico, può far storcere il naso a qualcuno. Ma per me questa scelta garantisce dinamicità ai combattimenti e offre quei spunti necessari per sorprendere lo spettatore con ribaltamenti di fronte inaspettati.

    Askeladd da solo regge le sorti dell’intero cast, ed è inevitabile perchè lo screen time gli è favorevole ed è quello che sta dimostrando di possedere più risorse fra tutti.
    Oltre a lui non ci sono figure di spicco, ma solo personaggi secondari e comparse che riescono a dare quel qualcosa in più alla narrazione, tra i quali Canute, il principe che non ha interesse nel ruolo che ricopre, ma soffre il dualismo tra la sua vera figura patera e quella religiosa, e con gli ultimi avvenimenti sta iniziando pure lui un processo di maturazione.
    Il prete che ha completamente perso la propria fede. Lui riveste un ruolo marginale ma sempre in funzione al contesto storico, come Anne, altra figura che tentenna e mette in dubbio la reale presenza di un Dio.
    Thors neanche lo nomino, mentre Thorfinn deve ancora calarsi nella sua parte. Per ora sta seguendo una linea retta piuttosto banale.
    Ma nell’insieme per me funziona, i colpi di scena non mancano e i momenti di riflessione neanche.
    Titolo promosso che sta mantenendo alta la tensione.

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