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Natale in Giappone

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In tutto il mondo Natale è forse la festa più desiderata dell’anno.

La sua magia cattura tutti quanti, sia quelli che vivono più intensamente il suo significato cristiano, sia quelli che ne respirano l’aria più pagana fatta di regali, addobbi, luci e soprattutto cibo.

E in Giappone come si festeggia?

Sembrerà strano, ma nel Paese del Sol Levante il giorno di Natale è un giorno quasi ordinario. Certo, se non fosse che le strade e le case sono ricche di addobbi, luci, alberi di Natale e tipici mercatini in stile europeo. Un esempio è quello di Roppongi Hills, che vanta cibi e bevande provenienti della Germania.

Già a partire dall’inizio di novembre, iniziano ad essere installate le luminarie e nei centri commerciali è possibile vedere i Santa-san (Santa Claus), che ascoltano i desideri dei piccoli bambini e li divertono esibendosi in concerti e danze.

Il primo grande spettacolo di luminarie è stato quello che si è svolto a Kobe, nel 1995, per commemorare il terribile terremoto avvenuto a gennaio dello stesso anno e che rase al suolo la città; spettacolo di luminarie che da allora si ripete ogni anno.

Si svolge poi ad Arashiyama, lo Hanatōro (“strade di fiori e luci”)! Una bellissima occasione per ammirare lo spettacolo suggestivo di strade e templi illuminati da migliaia di lanterne. Le luminarie del ponte Togetsukyo sono spettacolari, accerchiate dalla celebre foresta di bambù.

La più famosa via dello shopping di lusso a Tokyo si illumina, grazie alle circa 500.000 luci al LED che adornano gli alberi che corrono tra le vie Jingumae e Omotesando.

tradurreilgiappone.com

Nei centri commerciali l’atmosfera è rallegrata anche dalle canzoncine a tema: molto popolari sono in Giappone la canzone Jingle Bells All I Want For Christmas Is You di Mariah Carey, mentre esistono tantissime canzoni natalizie realizzate da gruppi giapponesi.

Subito dopo Natale, si entra nel periodo di quella che per i giapponesi è una delle più importanti festività di tutto l’anno, ovvero il Capodanno. Già dal 26 dicembre la maggior parte degli addobbi natalizi scompaiono, sostituiti da quelli tradizionali di fine anno.

Unica eccezione sono le luminarie, che vengono tenute fino a gennaio, probabilmente per mantenere ancora l’atmosfera di festa che piace un po’ a tutti, non solo ai negozianti.

In Giappone il 25 dicembre non è una festa nazionale ufficiale quindi si lavora, mentre solo le scuole sono chiuse per la pausa invernale che inizia con la festa nazionale del 23 dicembre in occasione del compleanno dell’imperatore Akihito.

Non esiste una parola giapponese che significhi “Natale”, nè un kanji per scriverlo. L’augurio più utilizzato è l’inglese Merry Christmas, pronunciato come Merii Kurisumasu, scritto in katakana (メリー・クリスマス) o molto spesso direttamente in alfabeto latino.

Più importanza si dà alla sera della vigilia, quando tutti si affrettano a tornare a casa per trascorrere la serata in famiglia e aprire con i bambini i regali portati da Santa-San, o si recano ad una cena romantica con il proprio partner.

Per gli innamorati infatti, il Natale è considerato una specie di secondo San Valentino, con tanto di regalo e passeggiata dopo cena mano nella mano sotto le sfavillanti luci della città.

E per i single? Numerosi sono anche i party tra amici dove avviene il consueto scambio di doni e ci si perde tra karaoke, risate e sakè.

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Ma cosa si mangia la notte di Natale?

Il pollo fritto è il piatto tradizionale seguito dalla tipica torta ricoperta di panna e fragole.

Nel 1974 l’azienda KFC (Kentuchy Fried Chicken), una catena di fast food americana specializzata nel cucinare il pollo in vari modi, lanciò un’incredibile campagna pubblicitaria per tutto il Giappone a cui aderirono talmente tante persone che si finì per dar vita a quella che sarebbe diventata con il tempo una vera e propria tradizione.

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La sera del 24 dicembre, gran parte dei giapponesi si reca da KFC, o in altri fast food simili, facendo file chilometriche per accaparrarsi il “set” natalizio.

Questo comprende una bella scatola in confezione natalizia con pollo, insalata, bibita e torta. Addirittura bisogna prenotare molte settimane prima se si vuole trovare un posto per consumare la cena nel locale.

Il dolce classico è la Kurisumasu kēki (クリスマスケーキ), la torta natalizia giapponese. Introdotta nella prima metà del ‘900, non si tratta di uno specifico tipo di torta, anche se nella sua versione più classica è fatta di pan di spagna, panna e fragole.

La cosa che tendenzialmente la differenzia dalle altre torte è il suo aspetto kawaii, con decorazioni di zucchero e fragole a tema natalizo, come alberi di Natale o piccoli Babbi Natale.

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Il giorno della Vigilia, tutti corrono a comprarla nei centri commerciali, nelle pasticcerie, nelle stazioni o nei conbini, ma c’è anche chi la prepara come vuole a casa propria.

Pur essendo tradizione andare a cena fuori e scambiarsi regali tra amici e fidanzati, quella sera non può assolutamente mancare la torta panna e fragole, anche se è un dolce che può trovarsi tutto l’anno con decorazioni diverse.

Lo spirito natalizio nei manga e negli anime

Nell’anime Nana, Hachi prepara una torta natalizia ai suoi amici del complesso Black Stones, per festeggiare il loro primo concerto. In una differente scena, una torta di fragole, regalata da una fan, addolcisce la fredda notte di Nana e Ren, che se la dividono sotto la neve.

Collage by Elena Paoletta

Nel film d’animazione La scomparsa di Haruhi Suzumiya, si avvicina il Natale e la Brigata SOS  sta organizzando un party nella loro aula del club, con addobbi e costumi! Però, improvvisamente, il 18 dicembre, tutto cambia: Haruhi scompare nel nulla.

Nel terzo episodio di Sword Art Online (La renna dal naso rosso), ci vengono mostrati dei tradizionali mercatini di Natale, dove si possono comprare vari tipi di gadget a tema.

Poi, in Toradora!, all’episodio diciannove (Festa nella notte santa) ci viene mostrata una tipica festa natalizia a scuola e, in particolare, il gesto carino che il protagonista, Ryuji, compie nei confronti di Taiga, travestendosi da orsetto natalizio per non lasciarle passare la serata da sola.

In Kimi mi Todoke, l’episodio ventidue (Natale), mostra uno dei pochi casi in cui il Natale viene passato in famiglia. Anche se poi la protagonista, Sawako, lascia i genitori e cerca di raggiungere i suoi amici ad una festa. Per strada, trova Kazehaya, un ragazzo che la sta aspettando proprio per darle un regalino.

Sicuramente noi appassionati, tra una cena e un pranzo, tra una tombolata e giochi vari, tra risate in famiglia o tra amici, ci ricaveremo uno spazio per leggere un manga o guardare un anime. Magari al caldo sotto le coperte, illuminati dalle luci dell’albero di Natale.

Buon Natale a tutti! 

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