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Qualche domanda a Yuma Takahashi, produttore di Demon Slayer

Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba è stato uno sei maggiori successi della stagione, in quanto primo Shonen Jump che il rinomato studio d’animazione Ufotable abbia adattato nella sua interezza. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Yuma Takahashi, produttore di Kimetsu no Yaiba, per capire quale sia il lavoro che sta dietro ad un’opera del genere e cosa gli spettatori possano aspettarsi per il futuro.

demon slayer locandina

Demon Slayer ha un po’ rappresentato un battesimo di fuoco per Ufotable, in quanto primo manga ad essere completamente adattato in una versione animata. Per quale motivo ha scelto proprio quest’opera?

Yuma Takahashi: Ovviamente Ufotable ha all’attivo altri meravigliosi lavori come la serie Fate/Stay night o Il Giardino dei Peccatori, e ha la fama di produrre opere di altissimo livello. Mi è semplicemente sembrato più che normale decidere di lavorare con loro per questa serie nello specifico.

Qual è stata una delle sfide maggiori per lo studio nel momento di trasporre in materiale animato i meravigliosi artwork di Koyoharu Gotōge?

Direi che il punto più delicato è stato mantenere inalterato lo stile di Koyoharu. Le sue scelte visive sono molto d’impatto, con linee di espressione facciale ben definite e soluzioni tecniche davvero lodevoli, quindi mi sono chiesto come avremmo fatto a tradurre tutto questo in un’opera animata: questa è stata la sfida più dura.

Ufotable ha per caso messo a punto qualche accorgimento tecnico/modalità di realizzazione digitale all’avanguardia per quest’anime o vi sono in ogni caso venuti in aiuto degli artifici tecnici usati da altri studi d’animazione?

Lo staff di Ufotable è composto per la maggior parte da persone che vi hanno lavorato per svariati anni, in molti casi dai 5 ai 10. Sono quindi presenti un senso di affiatamento e fiducia molto forti, in quanto hanno tutti lavorato insieme per molto tempo. Più che sviluppare nuove tecniche, posso dire di aver visto un team che si è migliorato sempre più giorno dopo giorno, affinando le tecniche già in suo possesso. Lo studio non ha quindi introdotto tecniche 3D all’avanguardia, ha semplicemente affinato quelle che già utilizzava: le stesse scene in CG presenti nell’anime sono la diretta derivazione di un lavoro fatto a mano.

Trovano sempre un modo per andare ancora più in alto, senza mai stancarsi di voler migliorare. Parlando di meri risultati, per Ufotable il punto non era tanto realizzare il miglior anime di sempre, ma realizzare il miglior Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba di sempre. Quella che state vedendo è la soluzione animata migliore possibile partendo da quel materiale cartaceo.

Quali sono state le difficoltà maggiori nell’utilizzo dello stile 3D CG ukiyo-e per la realizzazione delle scene in cui Tanjiro utilizza le tecniche del respiro acquatico con la sua spada?

Le tecniche del respiro acquatico – specialmente quelle con le onde nei momenti successivi al rilascio della tecnica – sono composte interamente da materiale realizzato a mano. Ci sono dei leggeri ritocchi in CG alla composizione finale, ma sempre in quantità molto poco rilevante. È davvero complicato riuscire a coniugare i movimenti del protagonista con quelli delle onde, ma Ufotable per me spicca nella realizzazione di questo tipo di scene. Nessun altro avrebbe potuto rendere quelle scene come hanno fatto loro.

Quali ricerche ha svolto il team per rendere così realistica l’ambientazione storica? Lei ha avuto la possibilità di visitare qualche luogo reale per questo motivo?

Riguardo al periodo Taisho, in quanto “non cosi vecchio”, sono presenti ancora moltissime testimonianze fotografiche in Giappone. La prima cosa che abbiamo fatto è stata quindi comprare dei libri storici per farci un’idea di come fosse il paese in quel periodo. Abbiamo inoltre optato per un viaggio in montagna, in modo da avere un’idea di come rendere le scene nella neve del primo episodio. Abbiamo trovato un luogo con tonnellate di neve e ciò ci ha ispirati nella realizzazione della terra natale di Tanjiro, nonostante facesse terribilmente freddo e ad un certo punto stessimo quasi per perderci.

demon slayer

Sono felice che siate riusciti a tornare a casa! Che ruolo ha avuto Koyoharu Gotōge nella realizzazione dell’adattamento e com’è stato lavorare con il team?

Gotōge ha avuto un ruolo nella scelta dei paesaggi e nel controllo delle ambientazioni. Nel complesso ognuno ha avuto un ruolo fondamentale nella realizzazione dell’opera. Durante il periodo di realizzazione sono rimasto costantemente in contatto con Gotōge. I ragazzi di Ufotable hanno davvero un forte legame che li lega, cosa che mi ha permesso di concentrarmi direttamente sul dare loro i migliori consigli possibili affinché venisse realizzato un lavoro di ottimo livello. Per quanto mi riguarda, è stata un’ottima relazione lavorativa.

Demon Slayer ha due brillanti compositori per le sue colonne sonore, ovvero Yuki Kajiura e Gō Shiina. Perchè sono stati scelti proprio loro due e come è stata organizzata la realizzazione di questa fase del lavoro? Hanno per caso collaborato in alcuni punti del progetto?

Come sa, Kajiura ha lavorato per lo studio alla realizzazione del comparto musicale della serie Fate e del Giardino dei Peccatori, mentre Shiina ha affiancato lo studio per i progetti della sarie Tale e God Eater, quindi avevano già entrambi un forte legame di collaborazione con lo staff. Quest’ultimo aveva inoltre grande fiducia in loro. Dopo molti anni di collaborazione, è stato lo staff stesso di Ufotable a richiedere la loro presenza nel progetto, tale è il rispetto che li lega. Kajiura ha composto 5 brani per l’opera, e abbiamo deciso di partire da quelli per costituire l’ossatura musicale del lavoro. Su questa base, Shiina ha realizzato una partitura in stile cinematografico che si adattasse scena per scena. In quest’ottica, ha probabilmente contribuito con un totale di quasi 200 brani per il progetto.

Parlerei quindi di un lavoro indirizzato a due diversi aspetti dell’opera, piuttosto che di una collaborazione stretta.

Quale parte del manga le ha dato maggior soddisfazione una volta animata?

Ce ne sono molte, quindi è difficile fare una scelta. Se proprio devo, ne sceglierei due. Una è la tecnica del respiro acquatico di per sè; credo che vedere quella scena animata sia incredibile (e credo anche che molti fan siano d’accordo con me). È una delle mie parti preferite dello show. In secondo luogo, uno dei punti di forza degli anime è la possibilità di sentire nella realtà ciò che nel manga è muto, come ad esempio una voce. Uno dei personaggi che più spicca in tal senso è Zenitsu, che porta sempre degli intermezzi comici nella serie. Poterlo sentire, oltre che vederlo, è stata una delle maggiori soddisfazioni nel realizzare Demon Slayer: Kimetsu no yaiba.

Ah si! Lui è molto rumoroso!

Sicuramente, ma non è un personaggio fastidioso.

Rimanendo in tema, quale parte invece non vede l’ora di affrontare in futuro?

Senza anticipare nulla, uno dei punti più interessanti sarà quello della battaglia con Rui. Le scene di combattimento tra lui e Tanjiro sono su livello tecnico completamente nuovo per Ufotable. Superano addirittura ciò che i fan hanno visto nei precedenti episodi. Non sono soltanto io ad essere eccitato, è stato anche Ufotable a voler rendere stupefacente quella battaglia. Non vedo l’ora che i fan possano vedere animate le vicende del Monte Natagumo.

demon slayer

Con quale personaggio del cast di Demon Slayer si identifica maggiormente e qual è il suo preferito?

Quello con cui mi identifico meglio è Tanjiro; il coraggio e la determinazione con cui affronta le sfide mi spronano ad impegnarmi sempre di più. Se invece dovessi parlare in termini di gusto personale, direi senz’altro Shinobu Kocho. Non l’avete ancora incontrata nell’anime, ma è una dei Pilastri, come Gyu. È una donna bellissima e forte, ed è per questo che spicca tra gli altri ai miei occhi.

Ultimamente si è molto dibattuto sulle condizioni lavorative degli animatori in Giappone. Ci sono preoccupazioni legate al fatto che gli studi siano in grado di produrre opere di qualità tenendo anche in considerazione il benessere dei dipendenti. Quali misure vengono adottate da Ufotable per riuscire a coniugare qualità e salute dello staff?

Beh, siamo sinceri. L’obiettivo principe di ogni studio d’animazione è confezionare prodotti perfetti. Ma, in fin dei conti, coloro i quali sono chiamati a fare ciò sono pur sempre esseri umani. Vi rassicuro sul fatto che lo staff, in particolare quello di Ufotable, prende le sue meritate pause e che il lavoro si svolge in un clima di rilassatezza e benessere. Quindi non preoccupatevi troppo per loro e godetevi le loro meraviglie.

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