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Commenti a caldo – Do You Love Your Mom and Her Two-Hit Multi-Target Attacks?

Indice contenuti

Introduzione

Do You Love Your Mom and Her Two-Hit Multi-Target Attacks? (Tsūjou Kōgeki ga Zentai Kōgeki de ni Kai Kōgeki no Okā-san wa Suki Desuka?) è una serie di light novel scritta da Dachima Inaka e illustrata da Pochi Iida. La Fujimi Shobo ha rilasciato il primo volume a gennaio del 2017, e nello stesso anno è stato serializzato un adattamento manga – scritto da Meicha e pubblicato dalla rivista Young Ace Up.

La trasposizione animata è a cura dello studio J.C.Staff, che, ricordiamo, in questa stagione estiva 2019 si occuperà anche degli adattamenti di DanMachi 2, Toaru Kagaku no Accelerator e Machikado Mazoku. La direzione è affidata a Yoshiaki Iwasaki, il quale ha lavorato ad opere come Bokutachi wa Benkyou ga Dekinai, Shimoneta e Zero no Tsukaima. Mentre la colonna sonora è realizzata da Keiji Inai, un compositore che ha già lavorato a titoli come DanMachi, Karneval e Btoom!.

Trama

Masato, il protagonista intorno al quale ruoterà tutta la narrativa, viene coinvolto in un progetto governativo segreto e finisce intrappolato in un gioco… dove scopre esserci anche sua madre!

Impressioni a “caldo”

In questo articolo alcuni membri dello staff di Otaku’s Journal andranno a riportare le loro impressioni personali ad ogni episodio del succitato anime. L’articolo sarà aggiornato ogni volta che un nuovo episodio verrà rilasciato. Ovviamente aspettiamo anche i vostri commenti.

Attenzione: sono presenti spoiler!

Episodio 1 – Il ragazzo pensava di cominciare una grande avventura… ma ehi, che sta succedendo…

RainSunset

Fermi! So cosa state pensando, e sì, siamo tutti un branco di masochisti. Lo sei pure tu che stai leggendo i commenti e sei curioso di sapere se questo titolo ha il potenziale per diventare la serie trash dell’estate 2019! – I presupposti ci sono tutti, ma l’esito non è così scontato come potrebbe sembrare.
L’opera vuole prendere il genere dell’isekai ambientato in un mondo MMO, ormai per molti divenuto monotono e stucchevole, e farne una parodia. Il protagonista non parte con statistiche elevate, e, come in Tate no Yuusha, si ritrova con una classe ‘standard’, e proprio per questo evitata dagli altri giocatori. La vena ironica ruota intorno alla figura estranea della madre, al rapporto protettivo che ha nei confronti del figlio, e la delusione di quest’ultimo nel vedersi rovinata l’esperienza che ogni ragazzo della sua età vorrebbe vivere.
Le prime battute sono state anche piuttosto divertenti, ma ammetto che per molti tratti la noia ha preso il sopravvento. La madre, che risulta comunque il personaggio più interessante dell’episodio, estremizza la sua figura finendo sui classici sketch comici che a me personalmente trasmettono poco.
Inoltre, questa serie soffre comunque dei problemi classici che questo genere si porta dietro: trama piatta e un worldbuilding scarno. Non si sa bene quale sia il ruolo che i personaggi assumeranno nel corso della serie, ma l’elemento chiave sul quale vuole focalizzarsi l’opera, ovvero quello parodico, per questo primo episodio non mi ha convinto del tutto.


Andrea dokusha

Non così male come primo episodio. Le aspettative che avevo non erano particolarmente alte, anche se speravo in qualcosa in più.
Di positivo c’è che probabilmente questo isekai sarà privo di alcuni degli elementi che penalizzano il genere solitamente, primo fra tutti il protagonista overpowered. Una cosa di cui però pare che non ci libereremo è il protagonista piatto e monotono.
La madre è decisamente più interessante come personaggio. Mi ha sorpreso vederla tanto remissiva nella prima parte dell’episodio, immaginavo che avrei sentito almeno un “ara ara“, ma così non è stato (togliendo la sigla finale—). È tosta quando si tratta di “fare la mamma” però…
La musica era accettabile. Graficamente invece ho notato troppe pecche. C’era un po’ di fanservice ma era atteso, niente di così grave.
Ho apprezzato poi le gag di Shirase… tuttavia la nota più dolente di tutte è che l’episodio nel complesso mi ha annoiato.
Per concludere: l’anime per ora non mi dispiace ma sono un po’ deluso.

Episodio 2 – È solo una coincidenza che siano tutte ragazze. Capito? Togliti quel sorriso dalla faccia

RainSunset

In questo episodio si entra nel vivo dell’azione e l’anime inizia a mostrare tutto il suo lato demenziale. Ma non tutti i mali vengono per nuocere. Devo ammettere che l’atmosfera parodica di un mondo fantasy/RPG, come veniva trattato anche in Konosuba, che per intenderci è un titolo che bene o male ho apprezzato, sta dando dei risultati positivi – inaspettati direi, date le premesse iniziali.
La sinergia tra i personaggi è ciò che più viene messa in risalto, e la figura della madre, che sfrutta la sua ignoranza nel campo MMO per creare situazioni imbarazzanti con il figlio, in questo episodio ha toccato dei punti comici parecchio elevati – così come l’introduzione dei due nuovi personaggi, i quali, secondo me, hanno completamente annullato il livello di banalità intravisto nel primo episodio e compensato i punti morti che mi avevano fatto annoiare.
È un titolo imprevedibile, e l’evolversi delle vicende mi ha fatto rivalutare in positivo quello che questa seria ha da trasmettere. Ho apprezzato tutte le gag e gli sketch comici inseriti all’interno dell’episodio, e anche se a tratti la componente ecchi ha preso il sopravvento, la cosa non mi ha pesato più di molto, perché risulta comunque funzionale all’interno del contesto in cui l’opera si pone.


Andrea dokusha

Sono sorpreso: dopo un primo episodio piatto e noioso col secondo la situazione si è completamente ribaltata. La puntata è stata divertente, bene o male in modo costante. Alla fine dell’episodio volevo persino vederne un altro subito!

Sono stati introdotti due nuovi personaggi, una lamentosa mercante e una maga tsundere maldestra (Porter e Wise). Già all’introduzione di Wise ero stupito da quanto la nuova puntata sembrasse migliorata. Potrei essere un po’ di parte qui perché mi piacciono personaggi come Wise (magari un po’ meno lagnosa non guastava).

C’è stato un minimo di sviluppo dei personaggi: è molto evidente ora l’atteggiamento della mamma, c’è stato un dialogo fra Masato e Wise. Positivo anche che abbiano chiarito subito lo scopo del gioco, perché si capiva già dalla prima puntata.

Pensavo di aver capito quanto fanservice ci sarebbe stato. Mi sbagliavo. Pazienza, in una serie come questa ci può stare. Attenderò i blu-ray a questo punto.

Non mi aspetto niente di eccezionale da questo titolo, ma a quanto pare non mi trovo di fronte a qualcosa che mi farà divertire solo per quanto è fatto male. Anzi, vedere cose inaspettate in questo caso è stato divertente. È un bel passo avanti.
Per esempio la maga trasformata in foglio è stata una bella trovata. Anche avere una scena così esplicita alla fine era completamente inatteso.
Arrivato a metà del secondo episodio (al bumper pubblicitario, in inglese eyecatch) mi sembrava che fosse successo già più che nel primo. Poi in effetti la seconda parte è stata occupata quasi tutta da una singola scena, ripensandoci, e capisco anche perché…

In conclusione: ottima ripresa, forse avrei droppato alla prima puntata, ma mi sarei perso un notevole miglioramento. Spero che il livello resti questo.

Episodio 3 – La biancheria intima è la nostra armatura. Assicurati che abbia molta difesa. Altrimenti, mio figlio morirà!


Episodio 4 – I figli sono figli e i genitori sono genitori, ma sono anche esseri umani e, nonostante le differenze, superano insieme le difficoltà.

RainSunset

I due episodi si focalizzano sul rapporto familiare precario che Wise ha con sua madre. Entrambe nutrono dei rancori e faticano a risanare un legame ormai divenuto nocivo. Il tema sul quale vuole vergere l’intera narrazione è anche interessante e per certi aspetti pure istruttivo, ma risulta poco funzionale al contesto in cui viene collocato. Il contenuto si adatta male alle dinamiche comiche e parodiche di questo titolo, facendo perdere il messaggio delicato che sta alla base. In questi ultimi due episodi c’è stato un calo di interesse da parte mia, e il problema penso sia principalmente a causa di questo. È una commedia che cerca di unire al suo lato ‘demenziale’ una morale che secondo me dovrebbe essere trattata in maniera differente. Dopo le belle speranze che l’episodio 2 ha lasciato, si ritorna nel vuoto totale. L’arco narrativo di Wise è finito, e per risollevarsi questo titolo deve necessariamente offrire di più.


Andrea dokusha

La serie si conferma sorprendentemente piacevole da seguire.
Anche piena di stereotipi come è, in ogni scena riesce a non cadere troppo nel banale, nel senso che non mi dà mai la sensazione di essere il prodotto di un vegetale (come è invece capitato con qualche altro isekai recente).
Sa infatti dare un proprio sapore al modo in cui usa i soliti cliché, reinventandoli quel tanto che basta per presentare qualcosa di inatteso allo spettatore.

La puntata 3 ci ha dato una valanga di fanservice e un po’ di sviluppo per Wise. Viene introdotta sua madre, personaggio piuttosto trash ma anche… interessante? Ovviamente mi riferisco al potenziale che ella costituisce per la crescita di Wise nel caso le due si riuniscano u.u
L’episodio 4 invece è stato piuttosto prevedibile, nulla di cui stupirsi. Non mi ha entusiasmato quanto il precedente.

Si è conclusa la quest che prevedeva la sconfitta della madre di Wise, e alla fine le due si sono riappacificate, a quanto pare. O almeno, hanno concluso il gioco, quindi deve essere così, nonostante sembrassero piuttosto litigiose al termine dello scontro.

La battaglia non è stata male, anche se una cosa del genere viene molto meglio quando si trova in una serie ad alto budget (c’è stato anche un ripetersi di qualche fotogramma). Se devo essere un po’ critico noto che contro un utente dotato di poteri tanto grandi quanto quelli dell’Imperatrice della Notte.

Ormai è chiaro che quasi tutte le abilità del gioco hanno nomi italiani: lo trovo divertente! Un altro effetto è che con un po’ di sforzo i nomi si capiscono tutti, ma a quel punto si devono sopportare la grammatica strana e una pronuncia giapponese che ricalca un fastidioso accento italiano imitato da uno statunitense. Immagino che la versione giapponese sia meno fastidiosa di quanto sarebbe stata quella americana.
La musica è quasi sempre presente, anche se non mi ha colpito troppo in positivo… Immagino che sia meglio di nulla però. Shirase merita un po’ più di spazio poi, eh.

Per quanto sia strano da dire mi sta divertendo più di altre serie di questa stagione, ben più attese. Ora, non so se questo dice più sulla qualità dell’opera o su quanto in basso questo spettatore sia disposto a scendere pur di vedere sullo schermo una tsundere interagire con la madre del protagonista…

Episodio 5 – Questo è un mondo per bambini, traboccante di sogni e speranze. Per bambini. È questa la parte importante!


Episodio 6 – Che bellissima ragazza… no aspetta, non te, mamma. Non avvicinarti a me vestita così, basta!

RainSunset

Riconfermo tutto ciò che ho esposto nel commento degli scorsi episodi. Questa volta c’è stato un lieve aumento di interesse, ma nulla di così incisivo. Ormai è chiaro dove vuole andare a parare la serie, e da questo aspetto non riesco a trovare un qualcosa che possa dargli quell’originalità/creatività tale da poter far spiccare il contenuto offerto. In questi due episodi ci è stata introdotta una nuova coppia madre/figlia, anch’essa formata da un legame logoro e forzato. Questa volta vediamo una madre alle prese con il suo lato egoistico di voler imporre un controllo quasi maniacale sulla propria figlia, questo con il fine di farla posizionare sempre in vetta ad ogni competizione e focalizzare tutte le attenzioni su di lei, a discapito di qualsiasi aspetto morale. La posizione che ricopre è quella di una figura materna che estremizza il suo dovere da madre, e senza badare alle condizioni fisiche e mentali della figlia, si avvale di qualsiasi mezzo pur di non farla arrivare seconda. Come dicevo, il tema è anche valido e istruttivo, ma è il contesto in cui viene inserito che non gli garantisce di risultare molto ‘credibile’. Alla fine si riduce tutto ad uno sketch comico, e quindi perde gran parte delle sue potenzialità. Ad ogni modo questi due episodi sono risultati leggeri da guardare, nulla di eccezionale, ma non sono stati neanche poi così male. Il fanservice ovviamente non poteva mancare e la madre waifu risulta essere, per ora, l’unico mio stimolo per continuare la visione.

Andrea dokusha

In questi due episodi è stata introdotta una nuova coppia madre-figlia. Piuttosto semplice capire cosa non va tra di loro: la madre è oppressiva e troppo competitiva, il che rende difficile la vita della figlia Medhi.

Medhi si dimostra anche interessata e Maa-kun… Non che mi interessi tanto per la verità. Infatti la serie non sta riuscendo molto a coinvolgermi: in questi due episodi ci sono state molte scene ma nessuna di esse è risultata particolarmente originale. Basta seguirne una per aver chiaro il rapporto sbagliato tra madre e figlia, di più è ripetitivo.

C’è stato un po’ di fanservice completamente gratuito nell’episodio 6, ma il problema non è quello. È la poca presenza di Shirase— o forse il non distinguersi dal resto delle serie viste fino ad oggi.

Episodio 7 – Gli studenti sono i protagonisti del festival scolastico. Ma sono invitate anche le persone con l’uniforme alla marinara.


Episodio 8 – Se non dico niente, nessuno sentirà niente, ma se dirò qualcosa, metterò a segno un colpo critico. Che schifo essere una famiglia.

RainSunset

Con questi due episodi si conclude l’arco narrativo di Medhi e sua madre, con quest’ultima che risana il rapporto con la propria figlia. A livello di sceneggiatura, mi sento di bocciare quasi del tutto ciò che ci è stato presentato. I dialoghi sono ‘terra terra’, e quando a questi si vuole associare un tema così delicato come il rapporto interpersonale tra genitori e figli, il tutto mi suona veramente male. In certe scene si cade rapidamente al livello di un prodotto infantile, ed è un peccato, perchè le premesse non erano poi così pessime. Ma a parte questo, la vena comica riesce comunque ad intrattenere, almeno un poco, lo spettatore. Siamo vicini all’arco narrativo finale, e onestamente non vedo come questa serie possa risollevarsi ai miei occhi, dopo quanto mostrato.

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