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Alla scoperta di Yami Shibai

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Yami Shibai è un anime horror andato in onda per la prima volta nel luglio del 2013 e tuttora in corso. La serie comprende al momento 7 stagioni (circa 78 episodi), di cui la settima uscita recentemente.

Nonostante gli episodi non siano pochi, la loro durata è parecchio corta, presentando puntate dalla lunghezza media di 5 minuti.

A volte i racconti potrebbero anche risultare parecchio demenziali, scontati o possedere un finale prevedibile, nonostante ciò riescono quasi sempre ad incutere una piccola dose di inquietudine allo spettatore.

📖 Trama

Ogni giorno, verso le cinque del pomeriggio, un misterioso individuo: il kamishibai, si presenta al parco pubblico con la sua bicicletta ed il suo teatrino. L’anime è incentrato sul racconto delle storie dell’orrore narrate dal personaggio e ci fa riflettere anche sul legame che questi potrebbe avere con i racconti.

Personaggi della serie da prendere in considerazione

Accorrete! Accorrete in numerosi, è il momento del teatro del buio…

Il kamishibai all’inizio di ogni episodio

🎭 Chi è il kamishibai?

Ogni storia comincia con il nostro narratore, un misterioso kamishibai (figura di spicco nel periodo fra gli anni 20 e 50, che raccontava storie con importanti morali tramite un teatrino e delle tavole disegnate a mano) che chiama a raccolta un pubblico composto principalmente da bambini con il suo tamburello.

Chi è questo strano individuo? Chi segue o ha completato la serie saprà che egli non si è mai fatto vedere in volto, indossando una maschera dorata altrettanto terrificante.

Normalmente una persona si aspetterebbe che man mano lo scorrere delle vicende e i vari racconti, la storia ci fornisca qualche particolare sul personaggio, ma ciò non accade, lasciando lo spettatore ancora più nel dubbio.

In effetti però, non è corretto affermare che il kamishibai sia una figura “non spiegata“. Ci viene infatti mostrato come egli possa avere dei “collegamenti” con le storie da lui raccontate, facendo a volte delle vere e proprie comparse davanti ai protagonisti di tali vicende. Ciò potrebbe però essere un caso, o forse no?

🖍 Chi è il bambino disegnatore?

Altra figura tanto misteriosa quanto inquietante è il bambino presente nella 3°stagione della serie. Egli compare all’inizio di ogni episodio scandendo parole bizzarre, che, anche alla fine della stagione stessa, non verranno chiarite.

Chi è questo bambino? E soprattutto perchè nel finale di ogni puntata lo si vede chiaramente terminare un disegno che ha come tema la storia in questione?

Il tutto potrebbe chiarirsi con l’episodio finale, dove, il protagonista è proprio lui. Alle prese con la sua insegnante, le farà passare dei momenti di vero terrore e solo alla fine si scoprirà che i disegni da lui realizzati non sono solo semplici schizzi.

Analisi sullo stile e sui concetti fondamentali

👺 Da dove viene la paura?

Quella presa in considerazione in Yami Shibai, non è vera e propria paura, bensì un sinistro senso di inquietudine che perseguita e tormenta lo spettatore.

Ma questo perchè? Difficile a dirsi, ma una conseguenza potrebbe essere lo stile con cui l’opera viene rappresentata. Difatti le ambientazioni, i movimenti e persino i personaggi sono presentati tramite l’uso di un teatrino, le scene color seppia e i movimenti da “marionetta” potrebbero portare la mente in uno stato confusionario, non avendo mai assistito ad un genere così differente dal classico.

Ci sono poi anche i classici e conosciuti jumpscare, ovvero gli spaventi improvvisi. Ciò accade fin da subito, parliamo infatti del primo episodio della prima stagione. Una volta che la persona avrà imparato a conoscere lo svolgimento dell’episodio e avrà preso familiarità con questi attimi di paura, se li aspetterà da un momento all’altro, ma quando? Questa è la domanda…

👹 Le storie narrate sono solo racconti inventati?

La risposta è NO. Le storie raccontate dal kamishibai hanno un piccolo fondo di verità (alcune). Sono racconti estrapolati dal folklore giapponese, le più classiche ad esempio sono le leggende sugli spiriti o yokai.

Altre volte invece, le trame vengono “modernizzate“, introducendo nella vita di tutti i giorni esseri mostruosi in cerca di vittime.

In conclusione…

✅ Aspetti interessanti dell’opera

  • La durata degli episodi (4-5 minuti).
  • La stilistica e i concetti su cui essa si basa e nasce.
  • L’alone di mistero e curiosità che si sviluppa andando avanti con la trama.
  • L’opera possiede un canone molto differente dalle altre.

❌ Aspetti negativi dell’opera

  • La lunghezza della serie.
  • Certi racconti risultano demenziali e possiedono un finale scontato.

Fine…

Il kamishibai
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