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“Il coperchio del mare” chiude al passato e apre al futuro

“Io credevo nelle mie sensazioni.

Nel fatto che alla fine la nostra coscienza, le nostre intenzioni movimentavano la vita come delle onde.”

Il coperchio del mare (海のふた Umi no futa), edito da Feltrinelli, è un romanzo della scrittrice giapponese Banana Yoshimoto. L’autrice è nota come una dei più importanti e famosi poeti e critici letterari degli anni Sessanta e annovera già molti successi.

Questa sua opera è del 2004 e narra l’incontro tra due ragazze profondamente diverse ma che, come tutti i giovani, guardano al futuro con fiducia e ottimismo.

Dopo la laurea Mari decide di lasciare la vita frenetica di Tokyo per tornare nel suo paese natale dove ha deciso di aprire un chiosco di granite, la sua passione da sempre.
Quell’estate la madre di Mari ha deciso di ospitare Hajime, la figlia di una sua cara amica che sta attraversando un periodo molto difficile a causa dell’improvvisa morte della nonna.
Nonostante Mari non sia entusiasta all’idea, finirà per stringere un forte rapporto d’amicizia con la ragazza.
Lei non ha mai avuto una vera e propria amica per via delle rivalità e invidie che nascono spesso tra ragazze, ma con Hajime nasce da subito un rapporto particolare.
Mari è una ragazza forte e indipendente, mentre Haijme è una ragazza all’apparenza fragile e delicata.
La storia narra l’estate di due giovani donne che guardano al futuro con speranza e timore mentre cercano di valorizzare e concretizzare i loro sogni.

Quando un libro ti chiama…

Mi affascina lo stile di Banana Yoshimoto, il suo modo delicato, poetico e accurato con cui descrive i luoghi e i pensieri dei personaggi.
Questo stile caratterizza da sempre i suoi romanzi avvolti da un costante velo di malinconia che contraddistingue l’autrice.
Da persona amante del mare il titolo ha catturato subito la mia attenzione.
Il coperchio del mare è una lettura introspettiva che si fa apprezzare soprattutto per l’attenzione che viene dedicata al mare, il vero protagonista della storia, con i suoi misteri e le sue creature, i suoi profumi, colori e suoni.

La narrazione lascia spazio a temi quali il cambiamento, la nostalgia e l’amicizia e a quel fascino del mare che accompagna tutto il romanzo.
Una presenza costante e rassicurante nella vita di Mari e un sollievo per l’anima ferita di Hajime.
Le due amiche trascorrono diverso tempo tra nuotate nel mare, passeggiate sulla spiaggia e lunghe chiacchierate, sempre sullo sfondo di un incantevole paesaggio marino.
Il mare è un luogo di relax, di riflessioni, di critiche alla società giapponese e all’attenzione per l’ecologia, ma anche di alimentazione delle aspettative e di considerazioni sulle delusioni passate.

Mi ha colpito in maniera profonda anche perché tra le righe spesso mi sembrava di leggere delle mie riflessioni personali. Come se l’autrice avesse dato voce ai miei pensieri e alle mie emozioni.
Questa storia mi ha trasmesso delle sensazioni positive perché rispecchia molto la mia visione della vita, quella di non perdersi mai d’animo ed essere pronti al cambiamento. Il desiderio di guardare al futuro e lasciarsi il passato alle spalle riuscendo così a chiudere “il coperchio del mare”. È fondamentale scoprire il valore della semplicità, delle piccole cose e di ciò che magari non appare subito ma che ha importanza nella vita di ognuno.

Consiglio fortemente la lettura soprattutto a chi è abituato a un tipo di narrazione forse un po’ più lenta ma profonda.

Se lo leggete, fatemi sapere cosa ne pensate. Potete segnalarmi anche un libro o un autore giapponese che vi ha appassionato particolarmente!

Buone vacanze a tutti💜

Picture © Elena Paoletta



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