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Tower of God: ve lo consigliamo?

Tower of God

Indice contenuti

Ehilà cari lettori, quest’oggi andremo a riesumare la rubrica dei “commenti a caldo” e la trasformeremo in qualcosa di più fresco e migliorato (si spera).
In ogni articolo di “Ve lo consigliamo?” andremo ad esprimere i nostri pareri su anime stagionali attualmente in corso, in questo caso Tower of God, dandovi le nostre personali opinioni sulle puntate uscite fin a quel momento ed aiutandovi a capire se una serie possa fare per voi o meno.

La nuova versione di questa rubrica ha come scopo quello di dare una mano agli indecisi a capire se iniziare una determinata serie oppure no, chi è alla ricerca di nuovi anime da guardare, o semplicemente a chi cerca dei pareri.

Tower Of God

Informazioni

Tower of God è certamente una delle serie del momento ed online non si fa che parlare di lei. E’ uno dei pochissimi anime a non essere nativamente giapponese, infatti nasce come webcomic, scritto ed illustrato dall’autore sudcoreano Lee Jong-hui in arte “Siu”.

Pubblicato per la prima volta online nel 2010 sulla piattaforma “Naver”, riesce ad ottenere ben 10 anni dopo la sua versione animata grazie alla nuova iniziativa di Crunchyroll, i “Crunchyroll Originals”, la quale ha permesso la trasposizione in anime di parecchi webcomic.

Trama

Raggiungi la vetta e tutto ti apparterrà. Nella cima della Torre esiste tutto ciò che c’è nel mondo e tutto ciò può essere tuo. Puoi diventare un dio.
Questa è la storia dell’inizio e della fine di Rachel, la ragazza che ha scalato la Torre per poter vedere le stelle e di Bam, il ragazzo che non aveva bisogno di nulla tranne che di lei.

Trama ufficiale di Crunchyroll

Pareri dello staff

Crow

Tower of God è una delle poche serie di questa stagione ad avermi convinto ad iniziarla sin dal primo trailer. Premetto di non aver letto il webcomic, né di aver sentito alcun parere esterno, perciò le mie opinioni saranno il più trasparenti possibili.

L’inizio è molto particolare e vago allo stesso tempo. E’ difficile capire dai primi minuti dove la storia ti voglia portare, eppure, l’interesse viene comunque catturato dall’atmosfera sovrannaturale e mistica che si genera non appena Bam mette piede all’interno della torre. In essa, ci sono creature di varie razze e personaggi davvero singolari, che danno un primo impatto positivo sul character design. Le informazioni che abbiamo sono poche e ci vengono date con il contagocce, ma proprio per questo la visione risulta sempre fresca ed interessante.

Le animazioni non sono il massimo, spesso vengono strategicamente utilizzate inquadrature ad ampio campo o cambi di scena per evitare quelle più dispendiose, tuttavia, lo stile grafico generale è molto piacevole. Ha colori sgargianti, una outline molto particolare che rende l’opera riconoscibile e nel complesso devo dire di averla apprezzata. Per quanto riguarda le animazioni, invece, spero ci si lavorerà su.

I personaggi, seppur molto diversi tra di loro ed esteticamente belli da vedere, non stanno trovando molto spazio di caratterizzazione psicologica, perché i ritmi serrati della scalata della torre non ne stanno consentendo (al contempo, però, non ne stanno facendo sentire chissà quanto il bisogno). Tutto questo, però, fino all’episodio 6, dove viene approfondito uno dei miei personaggi preferiti, Anak, donandole uno spessore in più rispetto a tutti gli altri.

Le prove da superare per avanzare nei vari piani della torre vanno da battle royal, a quiz, a “giochi” con regole specifiche, alcuni, per altro, a dir poco geniali. Il mio preferito è stato il “crown game“, le cui regole sono davvero astute e ben costruite.

Le spiego brevemente:

Ogni squadra, composta da 3 membri e rinchiusa in celle, può premere un bottone per aprire la propria ed entrare in un “ring” (tipo Colosseo) dove si combatterà al fine di conquistare una corona che un componente della squadra dovrà indossare stando seduto su un trono, mentre gli altri due lo difenderanno. Al termine del round, le squadre sconfitte tornano in cella e ne possono entrare di nuove. Nel momento in cui non ci saranno più sfidanti, la squadra che in quel momento possiede un componente sul trono vince.

Sembra semplice in un primo momento, vero? La squadra che parte per prima è svantaggiata, rispetto alle altre, trovandosi a dover affrontare tutti gli sfidanti dall’inizio alla fine per poter vincere, ma non è tutto qui. Nessuno può sapere chi delle altre squadre premerà il bottone per partecipare al prossimo round, perciò potrebbe anche accadere che al primo round si proponga solo una squadra, e che questa, ritrovatasi senza sfidanti, vinca istantaneamente il gioco. Lo stesso vale per i round successivi. Naturale che i partecipanti vogliano cercare di entrare nell’arena il più tardi possibile per avere più chance di vittoria, ma allo stesso tempo, se tutti ragionassero in questo modo, verrebbe premiato il coraggio di chi si è proposto per primo nonostante sapesse che la sfida sarebbe stata dura. Davvero una bella pensata!

Tornando sul generale, c’è da dire che alcune scene sono di difficile lettura ed interpretazione, non so se a causa della traduzione italiana, ma mi è stato confermato che alcuni discorsi che a me sono sembrati apparentemente privi di senso, nel webcomic non trovano riscontri, perciò questo confonde.

Concludendo, Tower of God ha molti elementi positivi, ma anche molti migliorabili, ciononostante, mi sento di consigliare la visione pressoché a tutti perché possiede veramente tanto potenziale per diventare un vero e proprio “big” del settore. Per fare un paragone che tutti possano capire, lo definirei come un My Hero Academia in cui i tempi procedono più serrati, c’è meno character development, ma più azione, scontri e pressione psicologica.

Consigliato!


RainSunset

La regia di Tower of God è stata affidata a Takashi Sano, figura che ricordiamo per aver lavorato agli Storyboard e alle animazioni chiave di tantissimi titoli come Neon Genesis Evangelion, Lupin III, Megalo Box e il più recente Vinland Saga, giusto per citarne alcuni. Non è l’ultimo arrivato, e l’esperienza sul campo di certo non gli manca. Tuttavia, non è solito lavorare nel ruolo da regista, infatti, negli anni, lo abbiamo trovato solo alla direzione di un paio di opere minori. Questo, almeno dal mio punto di vista, si riflette un po’ sul risultato finale della trasposizione animata di Tower of God.

Personalmente parlando, almeno per quanto visto in questi episodi, Tower of God non mi ha colpito, sia a livello tecnico che di trama. Il suo punto di forza penso sia quello di avere una base mystery e un buon world building che danno sempre la sensazione di poter offrire qualcosa di più, almeno nel lungo termine. Mentre per quanto riguarda tutto il resto rimane costantemente sulla stessa lunghezza d’onda, e non riesce a spiccare o ad offrire momenti frenetici ed emozionanti. Le varie prove che i personaggi affrontano le ho trovate prive di tono. Manca il colpo di scena finale alla risoluzione di esse, e questo fattore le priva inevitabilmente di spessore. Sono sfide logiche e di abilità, ma questi elementi non risaltano.
Per le animazioni rimaniamo sempre sullo stesso discorso, nulla di veramente caratteristico, se non per alcuni momenti, come nell’episodio 4, che è stato diretto da Murata, figura che ricordiamo per molte opere, tra le quali Naruto.
Nota a favore per il character design, che all’occhio rimane gradevole nonostante il tratto ‘ruvido’ che contorna i vari personaggi, e per il comparto sonoro, che sì rimane nella media, ma si fa apprezzare senza problemi.

In sostanza rimane tutto un po’ sfumato, ma ci sono i presupposti affinché la serie possa crescere di intensità. Non è una bocciatura, ma quasi. Uno spiraglio di interesse comunque rimane, dipende tutto da come si evolve la narrazione.

Non consigliato.


Andrea dokusha

Andrea dokusha

Nell’ultimo mese ho sentito nominare molto Tower of God, e avevo già notato da qualche schermata postata sul web una vaga somiglianza con i disegni di Monogatari Series.
Partirei proprio da questo punto per commentare la serie, di cui sta per uscire l’episodio 7. Infatti alcune delle caratteristiche che più ho apprezzato sono visibili già con delle schermate: si tratta dei colori, del character design e delle ambientazioni.

Queste ultime sfruttano l’essere un ambiente chiuso e artificiale della Torre (almeno da quanto capiamo finora) per reinventarsi ad ogni cambio di scena. Sale d’attesa che si aprono su un cielo artificiale, luoghi selvaggi, cunicoli bui o stanze riccamente arredate, possiamo aspettarci di tutto.
Come anticipavo il character design mi ricorda molto Monogatari, il che è decisamente un punto a favore. Non si tratta però dello stesso identico stile, ma più di influenze che rintraccio nelle fisionomie dei personaggi.
Ambientazioni e character design sono messi in risalto da un uso del colore che ai miei occhi pare piuttosto originale, con tinte decise e sature, e ombreggiature quasi assenti. Ciò consente di rendere vivace ogni fotogramma e risulta anche molto piacevole da guardare. Forse questa scelta è stata influenzata dall’originale da cui è tratta la serie, perché la sensazione trasmessa mi ricorda molto quella di leggere un web comic.
Graficamente il giudizio è perciò più che positivo. In realtà sono entusiasta già solo per la parte grafica, ma non ho ancora parlato della storia…
(Sulle animazioni non so bene come esprimermi, dovrei riguardare con più attenzione gli episodi).

La storia è ancora all’inizio ed è densa di misteri, il che aiuta sempre, almeno finché non si genera troppa confusione nello spettatore. Non è questo il caso, e Tower of God mette tanta carne sulla brace mentre svela ad ogni puntata nuovi pezzi di un puzzle che si compone in maniera ordinata, finora.
Vediamo un protagonista dotato di poteri fuori dal comune, il che è un’attrattiva propria del genere battle shounen, ma per non risultare banali deve esserci qualche motivo interessante sotto. Spero che sia così, sono fiducioso.
Gli altri personaggi stanno prendendo forma pian piano; per esempio Khun è passato da essere un ragazzino supponente nella prima puntata a essere un ragazzino supponente che ha degli orecchini fighi e un nastro per i capelli nelle ultime puntate. Ammetto che provo più simpatia per lui ora.
L’idea di dover affrontare delle sfide per entrare nella parte interna della Torre è divertente, ma spero si risolva senza protrarsi troppo a lungo. E anche voi percepite delle vibe di Hunter x Hunter fortissime?

Per concludere, sicuramente consiglio di iniziare a seguire Tower of God, vi divertirete — considerate però che la storia non è ancora terminata nell’originale. Personalmente sono sorpreso in senso positivo; nonostante la quarantena e i ritardi la stagione è salva grazie a questa serie e alla seconda stagione di Kaguya-sama.

Consigliato!


Il_Dam

Il_Dam

Parto col dire che questo è stato il primo anime derivante da un’opera non giapponese che ho visto (dato che, tra l’altro, non accade nemmeno troppo spesso). La prima cosa che ho notato è stato lo stile grafico, un po’ grezzo e a volte abbozzato, cosa che non mi è affatto dispiaciuta. Anzi, dopo alcuni minuti mi ero già abituato ed anzi ho iniziato ad apprezzarlo.

La trama mi ha subito catturato, soprattutto a causa dell’alone di mistero che avvolge il tutto fin dall’esordio. Perché Rachel ha lasciato Bam per salire sulla Torre? Da dove vengono loro? Cos’è la Torre e a cosa serve? Queste domande mi avrebbero accompagnato per tutti i successivi 6 episodi, in cui la matassa si ingarbuglia sempre più, anche perché compaiono nuovi personaggi e oggetti.

Per ora il personaggio che più mi piace, sia a livello di character design che di scrittura e caratterizzazione è Anak Jahad, che insieme alla sua Aprile Verde contribuisce a rendere ancora più fitto il mistero intorno alla Torre, alle cosiddette “Principesse di Jahad” e al suo passato. Sono davvero curioso di conoscere le sue origini, così anche come la sua relazione con le altre principesse, come ad esempio Endorsi o Yuri (che ha dato a Bam una spada della Serie dei Tredici Mesi, altro aspetto che sono curioso di approfondire).

Nei primi episodi vediamo i nostri protagonisti, che praticamente da subito ritroviamo in un trio, alle prese con varie sfide. Queste servono per salire i vari piani della Torre ed arrivare alla cima, dove si dice si possano esaudire i propri desideri e avere tutte le risposte che si cercano. Bam, Rak e Khun si alleano quindi per tentare la “scalata alla Torre”. Un certo interesse mi è stato stuzzicato anche dall’ultimo dei tre, che con il suo oscuro passato ha sempre un atteggiamento pensieroso, con flashback dei difficili trascorsi con la sua famiglia d’origine che hanno contribuito a gettare carne al fuoco.

Le animazioni nel complesso non sono niente di particolare, ma riescono comunque ad essere apprezzate per la loro semplicità. Diciamo che si posiziona nella media rispetto agli altri anime che ho visto nell’ultimo periodo.

Insomma, per ora è promosso, è riuscito ad intrattenermi e a incuriosirmi sotto svariati punti di vista. Speriamo continui così!

Consigliato!

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