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Sottotitoli o doppiaggio? Questo è il dilemma!

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Sottotitoli o doppiaggio? Nell’industria degli anime, i termini sub e dub appaiono molto di frequente all’interno delle community del fandom e fra gli appassionati: c’è infatti chi sosterrà a prescindere la superiorità del doppiaggio originale giapponese, fruendo di un’opera sottotitolata, e chi invece si schiererà a favore del doppiaggio.

Se infatti la sottotitolazione è un tipo di traduzione audiovisiva che riscuote da sempre più consensi dai cosiddetti “puristi”, dall’altra parte il doppiaggio, in molte occasioni, viene ingiustamente bistrattato. Ma le versioni doppiate inglesi in circolazione sono davvero così brutte?

Tempi di attesa

Ci sono certamente dei punti validi da valutare sul perché gli anime sottotitolati siano più gradevoli di quelli doppiati per gli spettatori occidentali.

Uno di questi che può spiegare l’inclinazione verso gli anime sottotitolati è che, più di prima, i fan guardano anime non appena vengono trasmessi in Giappone a causa della capillare e crescente disponibilità di simulcast (grazie a portali di streaming legale, come Crunchyroll).

A meno che la serie non abbia una trasmissione doppiata, generalmente possono volerci diversi mesi prima che venga rilasciata una versione ufficiale. In base alla popolarità della serie, alcuni anime hanno la priorità su altri, e ricevono prima un doppiaggio.

Ciò nonostante, gli spettatori generalmente passano prima alla versione giapponese, ascoltando le voci originali dei personaggi. Di conseguenza, passare a una versione inglese dopo aver sentito il giapponese parlato, potrebbe, a seconda delle circostanze, mettere in cattiva luce il doppiaggio inglese.

Errori nell’adattamento

Capita a volte che i doppiatori inglesi non riescano adeguatamente a ritrarre le emozioni dei personaggi come fanno i doppiatori giapponesi. L‘inglese può quindi suonare piatto, banale, oppure, a volte, nonostante i migliori sforzi dei doppiatori inglesi, il loro lavoro semplicemente non si adatta.

Due esempi pratici al banco degli imputati negli ultimi anni sono stati i doppiaggi di Elfen Lied e Higurashi no Naku Koro ni, finiti sotto l’occhio del ciclone.

sottotitoli o doppiaggio
Sottotitoli o doppiaggio?

Gli studi d’animazione come Kyoto Animation sono famosi, tra le altre cose, per rappresentare nelle sue opere personaggi femminili delle fattezze e nella scelte di voci “infantili” adorabilmente carine, o come direbbero i giapponesi, kawaii.

Questo registro linguistico è definito con il termine moe, una peculiarità delle produzioni animate del Sol Levante che in nessun modo può essere traducibile e/o adattabile senza passare per compromessi.

Pensiamo a personaggi come Nagisa Furukawa (Clannad) oppure Mikuru Asahina de La malinconia di Haruhi Suzumiya, per dare un’idea di come questi personaggi tendono a parlare. Ecco spiegato uno dei motivi del perché il doppiaggio in un’altra lingua non gode, purtroppo, di grande popolarità.

Tra l’immedesimazione e la personalità del personaggio da interpretare, è difficile per non dire un’impresa persa in partenza dare la giusta enfasi a voce che sia altrettanto moe come la controparte originale.

Molti scherzi giapponesi, frasi, onorifici, stilemi narrativi e riferimenti si perdono nella traduzione inglese, e vengono modificati perché semplicemente non funzionerebbero o non avrebbero senso nel copione inglese. Queste modifiche possono essere fatte bene, o piuttosto raffazzonate.

A questo punto potresti pensare qualcosa come “Wow, sembra che le versioni sottotitolate siano un milione di volte meglio dei doppiaggi, non c’è partita!”. Ebbene, ci sono diverse cose riguardo i doppiaggi inglesi per cui vale la pena guardarli.

Passato e presente: dai un’occasione ai doppiaggi

L’industria degli anime è molto, molto più grande in Giappone che in occidente, dunque la qualità e il budget a disposizione sono maggiori e indirizzati a ogni aspetto della produzione. Dall’avvento di anime di successo internazionale, come Pokémon e Dragon Ball Z, il mercato dell’animazione nipponica ha fatto molta strada.

Ad accompagnare i doppiatori in sala di doppiaggio viene in aiuto la tecnologia e nuove metodiche di lavoro in gruppo o in separata sede, migliorando sensibilmente la produttività ed il lavoro. Alcuni doppiatori inglesi, come Vic Mignonga e Crispin Freeman, sono molto apprezzati e conosciuti dai fan. Ulteriori doppiatori di qualità si sono fatti un nome col passare degli anni.

Talvolta, i doppiaggi si adattano meglio al contesto se paragonati alle versioni nipponiche. Prendiamo Hellsing e Baccano! ad esempio. Con Hellsing, sentire gli accenti britannici non fanno che aumentare l’immedesimazione, e i doppiatori (specialmente Crispin Freeman come Alucard) fanno un lavoro superbo nel ritrarre i loro ruoli.

In Baccano! i doppiatori anglofoni hanno portato un lavoro eccezionale, catturando l’atmosfera degli anni ’30, e similarmente rendono giustizia agli accenti dei personaggi.

Con queste serie, l’impatto che si ha con l’inglese, a dispetto del giapponese, è senz’altro stato più significativo.

Stessa cosa si può dire per Ghost Stories e Panty and Stoking with Garterbelt, decisamente più apprezzabili da guardare in inglese che in giapponese. I dialoghi sono così divertenti! Si potrebbe dire che il cast e l’equipe dietro le quinte si stava chiaramente divertendo, ma erano comunque determinati a fare un buon lavoro, e il prodotto finale é decisamente una chiara rappresentazione del loro sforzo.

E non dimentichiamoci di Cowboy Bebop, che vanta uno dei migliori doppiaggi e per certi versi, superiore anche al sub. Questo è un altro esempio di un bel doppiaggio che porta i personaggi e la storia in vita.

Al giorno d’oggi molti di questi sono considerati validi, esattamente quanto la versione originale giapponese. I doppiatori inglesi non sono più ostacolati da piccoli budget o mancanza di talento a disposizione. Ora come ora, si riduce tutto al gusto personale.

Conclusione

Se c’è una sola cosa che prenderai da tutto questo, dovrebbe essere che in fin dei conti, stai guardando anime perché ami farlo, e dovresti guardarli in qualunque modo ti aiuterà ad apprezzarli appieno. Ciò può significare leggere i sottotitoli, ascoltare i seiyuu giapponesi, oppure sentire le grandi, e in continuo miglioramento, versioni inglesi.

Qualsiasi cosa sceglierai, non potrai sbagliare.

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