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Otaku’s Journal consiglia: Gunslinger Girl

Gunslinger Girl Otaku's Journal

Indice contenuti

Cos’è Otaku’s Journal consiglia?

Otaku’s Journal Consiglia è una nuova rubrica che abbiamo ideato per proporre manga che sono stati licenziati in Italia e che sono ancora in prosecuzione o perle poco conosciute. Ovviamente, tra i manga in prosecuzione sono esclusi quelli più famosi o che hanno tantissimi volumi. Attenzione, gli articoli di questa rubrica anche se possono sembrarlo, non sono recensioni dato che sono molto più corti e non possono prendere in considerazione alcuni lati del manga. Ovviamente, questo non vuol dire che valgano meno di una recensione, anzi, sarebbe più corretto dire che sono due cose distinte.

Detto questo, vi auguriamo una buona lettura!

Gunslinger Girl

Una storia travagliata

Quello che mi ha incuriosito di più di questo manga, oltre alla trama molto particolare e le ambientazioni nostrane, è stato il suo percorso per arrivare qui in Italia. Mi spiego meglio: il manga è abbastanza vecchio, uscito per la prima volta in Giappone dal 2002 al 2012, venne licenziato in Italia a partire dal 2004 con l’editore Shin Vision. Pubblicherà 10 volumi prima di fallire qualche anno dopo, nel 2008. Qualche mese prima della chiusura ufficiale dell’editore, nel dicembre 2007 d/visual ha rilevato i diritti e ha fatto uscire una sua versione del manga, ma anche in questo caso l’ultimo volume ad essere pubblicato (prima che i diritti dell’intero catalogo venissero acquistati da GP Publishing e che d/visual chiudesse) è stato il decimo. Sembra proprio che sia un manga maledetto. Quest’anno, però, Panini Comics ha annunciato che pubblicherà l’intera serie.

Anche l’anime in Italia ha avuto una sorte simile, con i primi due episodi licenziati e doppiati con l’adattamento di Gualtiero Cannarsi. I due episodi sono stati trasmessi nel 2005 su MTV.

Gunslinger Girl copertina volume 1

La trama

L’opera è ambientata in un vicino futuro imprecisato, in Italia, dove un gruppo di terroristi si batte per l’indipendenza del Nord Italia. Per arginare il problema, il governo ha deciso di creare un’organizzazione denominata “Ente Pubblico per il Benessere Sociale”. A dispetto del nome, il gruppo è un insieme di agenti segreti divisi in due sezioni. La prima si serve solo di persone adulte, mentre la seconda utilizza delle bambine che hanno subito incidenti invalidanti, atroci violenze o malattie, sostituendo il loro corpo con degli innesti artificiali che le rendono delle micidiali macchine da guerra. Il manga segue le missioni dell’ente e in particolare quelle della seconda sezione.

Gunslinger girl volume 1

Perché consigliarlo?

Una storia appassionante e ben studiata

Gunslinger Girl è un ottimo manga e lo dimostra già a partire dal primo volume. La storia è davvero particolare, soprattutto per la sua originalità e per il modo in cui viene raccontata. Quando parlo di storia mi riferisco al filo rosso che unisce tutti i casi, che sono autoconclusivi. Un filo rosso fatto di fantapolitica intrecciato a mistero e spesso spezzato da scene d’azione. L’evoluzione dei personaggi è una perfetta cornice che racchiude il tutto; considerando anche la varietà di questi ultimi e le loro storie, non parliamo solamente di protagonisti e di qualche personaggio secondario. Essendo ambientato in Italia, si possono notare tantissime analogie con ideologie politiche (seppur estremizzate in alcuni casi) o anche con gli stessi nomi dei partiti. Tutti questi piccoli dettagli rendono, in un certo senso, l’opera più appetibile per noi abitanti del “Bel Paese”, o almeno questo è quello che mi è successo.

gunslinger-girl-2

Un tratto degno di nota

Il tratto di Yu Aida, la mangaka che ha ideato l’opera, non è esattamente definibile unico, ma è comunque pulito e sicuro. Quello che è certo, però, è che i meravigliosi luoghi dove il manga è ambientato sono davvero ben disegnati e riconoscibili fin nei minimi particolari. Ovviamente non sono da meno i personaggi, il cui design è davvero particolare e rispetta bene le proporzioni.

Gunslinger-girl-4

In parole povere possiamo dire che il disegno di questo manga è davvero godibile, di certo non è definibile uno dei migliori che si siano mai visti, però trovo che sia perfetto per il tipo di opera e soprattutto per gli elementi che l’autrice vuole far risaltare.

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