Aggiornato febbraio 2022

📍  La parte più importante di un articolo è la coerenza dello scritto, anche a livello formale.

📍  Prima di presentarlo all’editor (o chi per lǝi), la bozza va riletta e ri-corretta autonomamente, almeno due volte.

📍   Presentare il testo al QC almeno due giorni prima della pubblicazione.

📍  Gli articoli saranno fatti slittare più avanti rispetto alla pubblicazione se si ritiene possano essere migliorati. Questo non inficierà sulle responsabilità prese (mensili, bimestrali etc.) dell’articolista.

Lunghezza articoli e formattazione titolo

Recensioni, analisi e approfondimenti: 1000-1500 parole, massimo 5000 parole.

Notizie: 300-800 parole.

Interviste: variabile, dipendentemente dalla lunghezza di quest’ultima.

Per evitare muri di testo, frasi troppo lunghe e periodi confusi, i paragrafi devono essere da un minimo di due righe a un massimo di cinque righe.
es. da Gli abissi vivono in silenzio di Luca Tancredi Barone, per Il Manifesto

“Da un lato, Caruso si occupa di sviluppo di tecniche di identificazione automatica dei segnali acustici, con l’obiettivo di riuscire ad analizzare in modo rapido grandi quantità di dati provenienti dalle sorgenti sonore sottomarine e in questo modo riuscire a monitorare l’attività degli organismi marini che producono suoni. Ma è anche interessato a studiare il rumore generato dagli esseri umani come fattore di stress per la fauna marina.

D’altra parte, Simeone si occupa di propagazione dei suoni sottomarini ed è parte della rete internazionale Emso (European Multidisciplinary Seafloor and water column Observatory), un osservatorio che monitora ed esplora gli oceani e i mari per capirne il ruolo nel sistema ecologico terrestre attraverso speciali infrastrutture negli abissi, a migliaia di metri sul fondale.”

Per la formattazione del titolo:

◾  se quest’ultimo presenta un focus su un’opera o un tema specifico, questo andrà prima dei due punti.  Es. “Mobile Suit Gundam: il capolavoro di Tomino Yoshiyuki”

N.B. Vanno messi specialmente se fanno parte della stessa categoria di articoli (NANORI, Otaku’s cast, cucina giapponese etc.) sia attuali che future

◾ se il titolo è una frase singola, non va alcun tipo di punteggiatura. Es. “Parliamo un po’ di riviste giapponesi”

◾ nei titoli vanno in maiuscolo solo: nome e cognome di persona, tutte le parole dei titoli in inglese (vedi sotto), la prima lettera del titolo in italiano o in giapponese. Dopo i due punti non va la maiuscola.

Categorie

◾ Le categorie si dividono in due gruppi: macro-categorie e sottocategorie. Selezionatene massimo due per articolo. Di queste due, potete selezionare solo una macro-categoria.

(sezione in fase di aggiornamento perché non so se si apporteranno modifiche o meno)

🔹 Approfondimenti: per quando si parla estensivamente di un argomento specifico (per es. “La violenza nei manga esplorata in tre titoli”)

▫️ Otaku’s cast: scheda di uno o più personaggi

🔹 Awards: categoria per il sito (Otaku’s Awards).

🔹 Giappone: categoria generica se si sta parlando di qualcosa che non rientra nelle sottocategorie qui sotto riportate (es. Politica, economia, storia, società giapponese etc).

▫️ Cucina giapponese: self explanatory. 

▫️ Curiosità: elementi interessanti o bizzarri (no clickbait!) della società giapponese (es. “Le cose più rubate in Giappone sono… Gli ombrelli?”)

▫️ Lingua giapponese: qualunque articolo si riferisca direttamente alla struttura, forma e grammatica della lingua giapponese (es. “Il keigo”, “Che significano tutte queste particelle?” etc).

▫️ Miti e leggende: quando si vuole raccontare, nello specifico, storie folkloristiche giapponesi, come Momotarō, Kaguya-hime etc. Non si utilizza per opere letterarie.

🔹 Interviste: self explanatory. La fonte delle interviste, se non fatta direttamente dall’autore dell’articolo, deve essere sempre esplicitata.

🔹 Miscellanea: quando non siete sicuri che il vostro articolo si addica a qualche altra categoria. Può essere una tag di riempimento.

🔹 Notizie: qualunque articolo abbia a che fare con notizie, sia vecchie che nuove.

▫️ Anime

▫️ Live Action

▫️ Manga

🔹 Palinsesti: categoria per il sito.

🔹 Podcast: notizie sul podcast (Otaku’s Cafè).

🔹 Recensioni: per qualunque tipo di recensione.

Immagini

Le immagini dovrebbero essere al massimo fra i 400px e gli 800px con una pesantezza inferiore ai 100kb. Se non sapete come rimpicciolire l’immagine con dei programmi (che non siano Paint), potete usare Squoosh, https://squoosh.app/ o Image Compressor, https://imagecompressor.com/.

Le immagini all’interno dell’articolo non devono essere mai delle fanart, ma sempre originali dell’opera in questione. 

Cosa si intende per fanart? Qualunque disegno amatoriale postato online (su Pixiv, Twitter, Tumblr, Pinterest, Facebook, etc.) che non sia affiliato a case editrici, aziende, IP o siti ufficiali. State attenti. Se siete in dubbio, chiedetemi pure.

Siti che dispongono d’immagini ufficiali:

Nell’eventualità che una fanart fosse assolutamente necessaria per esprimere un punto importante del discorso, vanno affissi i crediti nella didascalia dell’immagine e un possibile link ai social o sito dell’autore (se possibile).

L’ammontare d’immagini deve sempre accompagnare l’articolo e non soffocarlo: siate parsimoniosi!

Inoltre, se possibile nelle immagini generali (sul Giappone, sul cibo o quant’altro), cercate di usare quelle libere dal copyright. Per farlo, potete cambiare i parametri di ricerca su google (Ricerca immagini → Strumenti → Diritti di utilizzo → Licenze Creative Commons). 

Anche qui, esistono siti di immagini che rilasciano il Creative Commons, quindi l’uso creativo della foto o immagine:

Fonti

◾  Se viene citato qualcosa (socio-culturale, economico, politico) in modo diretto o indiretto, oppure si fanno delle affermazioni che vengono date per vere (“molti dicono che…”), bisogna fornire la fonte da cui si è presa l’informazione. Questa può essere un libro, un giornale, un saggio, un altro articolo etc. 

Lo scopo delle fonti è quello di aiutare il lettore a farsi una propria opinione sull’argomento, ma soprattutto è per salvaguardare l’integrità e la credibilità di chi scrive, evitando di parlare “a sensazione” o “per sentito dire”.

Generiche

◾  Quando ci sono elenchi, sia ecc. che etc. sono accettate, ma devono essere coerenti all’interno dell’articolo.  

◾  La [d] eufonica va messa solo se seguita da una parola che inizia con la stessa vocale.

es. iniziamo ad andare, citazioni ed estratti

◾  I numeri si indicano sempre a lettere, a meno che non ci si riferisca a date o siano troppo lunghi da scrivere.

es. 1988, venticinque, un milione, 269, 28 miliardi

◾  Quando il genere di una data persona o personaggio non risulta chiaro, oppure si vuole mantenere un registro neutro, è preferibile usare la schwa [Ə], [ǝ]. Nella bozza, sono accettate anche l’asterisco [*] o la chiocciola [@].

Concordanze

◾  Ricordate di controllare le concordanze di genere e numero.

es. Chiama Maria e ricordale di venire per cena.

   Giacomo gli ha tirato un pugno in faccia.

Gli operai sono stati convocati dalla dirigenza ed è stato chiesto loro di usare le proprie ore di ferie.

◾  La consecutio temporum deve essere corretta.

es. Se Anna avesse studiato per l’esame, ora sarebbe in procinto di laurearsi.
      Se fossimo andati in macchina, saremmo arrivati in orario. (saremo ≠ saremmo)

◾  Normalmente, se c’è un [che] ipotetico, c’è il congiuntivo.

es. Luca pensa che io sia stato troppo duro, ma si meritavano una sgridata.

Grassetto

◾  Utilizzato per facilitare la lettura. Può essere usato per una parola o un’intera frase.

Corsivo

◾  Tutte le parole straniere che non rientrano nel gergo comune italiano.

es. otaku, samurai, geisha, kawaii, skill, post

◾  Tutti i titoli di opere, siano essi videogiochi, fumetti, libri, opere teatrali, programmi televisivi etc.

es. La morte a Venezia

◾  Se il titolo è in inglese, tutte le parole avranno una maiuscola, eccezion fatta per gli articoli. La stessa cosa si applica per i titoli di canzoni o nomi di band.

es. To Kill a Mockingbird, Il buio oltre la siepe

◾  I titoli giapponesi, in romaji (caratteri latini), vogliono solo la prima maiuscola.

es. Hagane no renkinjutsushi

◾  Modi di dire in lingue straniere.

es. Memento mori

◾  Usato per enfasi.

es. Mi sono davvero stancato.

Nomi stranieri

◾  L’antroponimo giapponese può essere scritto all’italiana (nome – cognome), o alla giapponese (cognome – nome). A mio gusto personale, preferirei cognome – nome. In ogni caso, se si inizia con una tipologia, continuare con quella per tutto l’articolo.

◾  Gli allungamenti dei nomi giapponesi sono tutti con i rispettivi segni diacritici: ō, ū. Nella versione di bozza, sono accettati anche ou o uu, ma devono essere sostituiti per la pubblicazione.

Maiuscola/minuscola

◾  Movimenti letterari, filosofici, artistici, ma non le correnti scientifiche, vogliono la maiuscola. Se è inteso come stile, allora va con la minuscola.

es. Illuminismo, Realismo, Neoclassicismo

      Il libro illuminista di Voltaire.

◾  Materie scolastiche/accademiche e religioni vanno tutte in maiuscolo.

es. Buddhismo, Lingua Giapponese all’Università di Bologna

◾ Le cariche religiose e nobiliari vanno tutte in minuscolo, tranne Papa, Re/Regina, Imperatore/Imperatrice, Regno, Impero.

◾  Da evitare il capslock per enfasi. 

Punteggiatura

◾  Controllate le virgole. Rule of thumb: se la frase non è principale, vuole una virgola.

es. Marco è andato al porto e, nonostante gli avessi detto di non farlo, è salito sul primo traghetto.

◾  Il punto e virgola (;) va usato quando si vuole cambiare il punto di vista di una frase. Devono essere, però, collegate logicamente.

◾  Non abusare dei due punti. Questi vengono usati principalmente per elenchi o per enunciare qualcosa. Cercate di usarlo con parsimonia.

◾  Se, dopo la chiusura delle parentesi, c’è anche chiusura di frase, il punto va all’esterno delle parentesi.

es. Il cane è un animale pigro (il gatto molto di più).

◾  I puntini di omissione sono chiusi tra parentesi quadre […], seguite (o precedute) da un punto.

es. Il conte esclamò: “Come vi permettete. […] Siete dei vili!”

Accenti

◾  Gli accenti in italiano sono gravi per [à], [ò], [ù], [ì] e sia grave che acuto per la [e]: [è], [é]. Se scrivete da telefono, controllate sempre che siano corretti.

es. cioè (grave), perché (acuto), affinché (acuto), città, laggiù, sì

◾  Un poco, abbreviato in [un po’], non si scrive con l’accento, ma con l’apostrofo, in quanto parola tronca.

◾  [qual è] non vuole apostrofo.

◾  La [è] maiuscola d’inizio frase dovrà essere scritta sempre come È e mai come E’. Nelle bozze è accettata, ma deve essere sostituita previa pubblicazione.