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Shaman King: Intervista con Hikasa Yōko

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Il nuovo adattamento animato di Shaman King, basato sull’opera omonima di Takei Hiroyuki, sarà trasmesso dal 1 aprile 2021.

Una storia di sciamani, intermediari fra divinità e spiriti, che dopo 500 anni tornano a scontrarsi in una lotta per riconquistare il titolo di Shaman King: il re delle stelle, colui che può governare su tutto. La serie originale è iniziata nel 1998 e ha avuto il suo primo adattamento per il piccolo schermo nel 2001. Nel 2018, Kodansha ha rilasciato una versione e-book, completa di tutti i 35 volumi e nel 2020 è iniziata la pubblicazione di una nuova versione cartacea. Sono stati anche realizzati sequel e spin-off, arrivando a superare le 38 milioni di copie vendute. Il nuovo anime in questione sarà completo e fedele ai 35 volumi originali.

Proprio per celebrare l’inizio della messa in onda, Comic Natalie ha deciso di intervistare Hikasa Yōko, doppiatrice di Asakura Yoh. Hikasa una volta scelta come doppiatrice principale ci ha riferito di essere “più in ansia che felice”. Come affronterà questa prova, cioè adattare un carattere come quello di Yoh? Nell’intervista si parlerà dei sui suoi vari tentativi di approcciarsi al personaggio, com’è stato essere affiancati da grandi nomi quali Hayashibara Megumi (Kyōyama Anna) o Takayama Minami (Hao) e di come Shaman King possa comunque attrarre del nuovo pubblico.

Recitare come un ragazzo in modo convincente: un’impresa

─ ─ Come ha reagito quando le è stato chiesto di interpretare il personaggio principale per una serie famosa come Shaman King? Ne è stata felice?

Ho ricevuto una chiamata dal mio manager in cui mi faceva sapere che il ruolo per Yoh era stato deciso ma non mi aspettavo che avessero preso proprio me! Ero in ufficio quando mi diedero la notizia e la riferii ai miei colleghi lì presenti. Non mi fecero una standing ovation o niente di simile, però mi ricordo che iniziarono ad applaudire, congratulandosi con me. Ma ad essere onesti, ero più in ansia che felice. Sa, fra il non essere avvezza a doppiare personaggi maschili e il fatto che sia una serie così conosciuta…

─ ─ Immagino quanto ampia la reazione delle persone che la circondano possa essere stata…

Quando mi hanno annunciato per il personaggio di Yoh, ho ricevuto molti messaggi di congratulazioni su LINE da altri colleghi doppiatori. È stata la prima volta che mi è capitata una cosa simile. Per esempio, ho ricevuto messaggi da persone che parteciperanno con me al progetto, che mi hanno scritto “piacere di conoscerti” o simili, ma al mio annuncio i messaggi venivano anche da persone che non fanno parte del cast. La maggior parte di loro fa parte della generazione che ha visto la serie quando andava in onda nel 2001 e ho pensato che magari ci fossero rimasti di sasso!

─ ─ Pare sia stata una grande notizia non solo per i fan della serie, ma anche per gli stessi doppiatori. Dato che il personaggio di Asakura Yoh è un ragazzo delle scuole medie e, come ha appena detto, è un ruolo che non ha mai interpretato… ci sono stati dei momenti difficili nella resa del doppiaggio?

Non avendo mai gestito un personaggio maschile prima d’ora, ho ancora dei problemi anche adesso mentre stiamo procedendo con le registrazioni. Non riesco a togliermi l’abitudine di pensare al dover abbassare la voce per dare l’idea di un ragazzo e continuo a rimuginarci, cercando di farla sembrare più bassa. D’altra parte, se si crede davvero nella propria interpretazione, non importa quanto alta sia, ridarà comunque l’idea di un ragazzo. Purtroppo, non avendo molta esperienza, non posso fare a meno di farmi prendere dalla convinzione che io debba tenere la voce bassa. Mi piacerebbe riuscire pian piano ad interpretare i personaggi col cuore, senza pensare troppo alle variazioni tonali…

─ ─ Usa qualche tecnica specifica durante le registrazioni?

Ho letto diverse interviste a doppiatrici più esperte che hanno interpretato ruoli maschili e in molte si parlava di aver provato, come prima cosa, a vestirsi come un ragazzo. Penso sia un buon compromesso, quindi indosso pantaloni e scarpe da ginnastica per ogni registrazione. A volte mi metto anche dei vestiti lunghi, ma sotto tengo sempre dei pantaloni.

─ ─ Capisco, cerca di imitare il personaggio il più possibile.

Sì… ma, sfortunatamente, ho una gola molto robusta.

─ ─ Sfortunatamente? È sicuramente un vantaggio per un doppiatore, però…

Più la gola è danneggiata, più è facile spingere i bassi. Invece, la mia si riprende subito dopo aver mangiato e con una bella dormita! Provo a “rovinarmela” un po’ prima di registrare, parlando a voce alta mentre sono a casa (ride).

Amidamaru da Shaman King (c) Takei Hiroyuki/Natalie

─ ─ Ha sperimentato un po’, vedo. Parlando delle difficoltà con il personaggio di Yoh, nel momento dell’unione con lo spirito (hyōi gattai) deve recitare anche la parte di quest’ultimo, giusto? La trova difficile?

Imitare ruoli femminili mi viene facile, ma con quelli maschili ho difficoltà, Amidamaru compreso. Sia lui che Mōsuke che Tokagerō hanno tutti diverse problematiche… Però, non mi capita spesso l’opportunità di imitare altri doppiatori in questo modo o di dire le stesse battute all’unisono e sto imparando tanto.

─ ─ Molti dei co-protagonisti sono veterani che facevano parte del cast fin dalla serie del 2001. Secondo lei è una buona chance per fare nuove esperienze?

Assolutamente. È difficile spiegare quello che ho imparato e mi sembra anche di essere un po’ presuntuosa ma… Quando stavamo registrando il trailer, ho avuto la mia prima sessione con Hayashibara Megumi (Ayanami Rei di Neon Genesis Evangelion, Musashi di Pokemon), che dà la voce ad Anna. Ricordo che mi è venuta la pelle d’oca nel momento in cui ha iniziato a parlare come lei. Non era neppure una scena in cui Anna urlava o si arrabbiava, la flessione che ha dato alla sua voce le è venuta così facilmente che ho realizzato come l’importante non siano gli alti o i bassi, ma se ci sia convinzione o sentimento nella propria voce, se ci si mette l’anima o meno. Infatti, sia Hayashibara che Takayama Minami, che interpreta Hao, riuscivano a flettere la loro intonazione.

Il batticuore per Hao e l’agokui*!

(L’agokui (顎くい、あごくい) è la classica posa che troviamo in moltissime opere giapponesi, fra anime, manga e anche film o drama, dove un personaggio alza il mento dell’altro in un gesto romantico. La parola è composta da 顎 ago, mento, e くい kui, l’onomatopea che esprime un leggero tirare.)

─ ─ Le chiederei della sua esperienza diretta con Shaman King… Nella parte dei commenti del cast, ha detto che le canzoni cantate da Hayashibara (Over Soul, Northern Lights e Brave Heart) per la serie del 2001 hanno avuto un incredibile impatto su di lei quando era bambina.

Dicevo sul serio!

─ ─ Ho visto anch’io la serie del 2001 da bambino e ho sempre pensato che le opening fossero più belle. Lei che ne pensa?

Se dovessi contare anche il video assieme alla musica direi Over Soul, altrimenti sceglierei Northern Lights. Certo, le musiche erano davvero belle, ma ai tempi era la prima volta che vedevo una sigla con quel tipo di narrativa dietro e quindi mi rimase particolarmente impressa.

─ ─ In questa nuova versione, Hayashibara canterà di nuovo sia la sigla di apertura, Soul Salvation, che la finale, #BokuNoUbisaki. Lei ha già visto entrambe, musica e video compresi… Cosa ne pensa?

Per quanto riguarda la opening, Hayashibara stessa ha detto di aver fatto una canzone molto “da Shaman King” e anche il video è sulla stessa linea. Chi conosce la storia sarà sorpreso guardando il video! Anche durante il ricontrollo degli episodi, non salto mai la opening e ormai la so già cantare a memoria (ride). Anche la canzone di chiusura è molto Shaman King, ma d’epoca Reiwa* e probabilmente chi viene dall’esperienza della versione del 2001 si sentirà un po’ tradito, ma in senso buono!

(*Periodo Reiwa (令和): iniziato il 1° maggio 2019 con l’abdicazione dell’imperatore Akihito e l’ascesa al trono del figlio, Naruhito, è l’era attuale del Giappone. La precedente era l’epoca Heisei (8 gennaio 1989 – 30 aprile 2019).)

Hao da Shaman King (c) Takei Hiroyuki/Natalie

─ ─ Non vedo l’ora di vederle, allora (ride). Comunque, qual era il suo personaggio preferito nell’anime del 2001?

Hao. Quando ero piccola, ricordo che mi piacevano un sacco i suoi orecchini così grossi (ride). Non ricordo cos’altro mi piacque in particolare… Però mi attirano personaggi così.

─ ─ Magari era per il fatto che non sembrasse chiaramente un personaggio forte, ma aveva quest’aura di inscrutabilità…

Probabile. Avrò anche pensato fosse un figaccione, nel modo un po’ infantile in cui fanno i bambini (ride).

─ ─ Un po’ sexy, insomma.

Sì… fra l’essere sexy e il fatto che ci provasse con Anna, mi piaceva proprio (ride)! Hao ha davvero l’aria di uno che fa agokui anche solo con la mente, oppure il kabedon*. Da bambina lo vedevo con gli occhi a cuoricino!

(* Il kabedon (壁ドン) è un’altra posa classica da opera romantica giapponese, in cui un personaggio, spinto dalla rabbia o anche dalla voglia di flirtare, mette spalle al muro un secondo personaggio. La parola deriva da 壁 kabe, muro e ドン don, l’onomatopea per sbam!)

─ ─ Un agokui mentale… (ride).

E poi la voce di Minami è fantastica. Le voci femminili sui ruoli maschili hanno un fascino particolare. Siamo state assieme per la prima volta durante una registrazione e ho pensato fosse troppo brava, mi ha tolto le forze… È un genio!

Quando mi sento schiacciata dall’ansia, Yoh mi dice: “Ce la farai, in un modo o nell’altro.”

Yoh da Shaman King (c) Takei Hiroyuki/Natalie

─ ─ Mi vorrei concentrare sul personaggio di Yoh. Per lei qual è il suo fascino?

La sua gentilezza in primis, ma anche il suo grande cuore e la sua mente aperta. Un personaggio come lui ha un mondo di pensieri e sentimenti dentro, ma non li esprime apertamente. Per esempio, quando si arrabbia con qualcuno, ci riflette su chiedendosi quale sia il punto di vista dell’altra persona. Ha un modo di pensare molto maturo, che non assoceremmo mai a un ragazzo delle medie.

─ ─ Anche nella storia originale Yoh dava quest’impressione quando combatteva. Cercava di capire le ragioni dell’avversario e accettarlo in quanto tali. C’è qualcosa di preciso a cui ha prestato attenzione quando registrava scene simili?

Mi è capitato di avere il direttore del doppiaggio dirmi: “Non importa chi tu stia combattendo, non farti prendere dall’emozione!” e da quel momento cerco di starci attenta. Sono una persona che non ama il conflitto… diciamo un po’ timida (ride). C’è anche il fatto che gli “avversari” con cui combatto sono tutti doppiatori veterani…

─ ─ Già. Fin dall’inizio, Yoh combatte contro degli avversari formidabili, tra cui Ren e Faust VIII.

Sì, adesso Yoh si sta ancora allenando e la sua mente è un po’ traballante. Si agita quando Manta è in pericolo durante un combattimento. Ma crescerà gradualmente grazie sia alle nuove persone che incontrerà sia ai vari scontri e allenamenti successivi. Alcuni potrebbero pensare che Yoh sia troppo gentile, ma ho consultato il direttore del suono apposta per riuscire ad esprimere questa insicurezza iniziale e per mostrare quanto aperta sia la sua mente.

Faust VIII da Shaman King (c) Takei Hiroyuki/Natalie

─ ─ Ha ricevuto qualche suggerimento da parte di Takei durante le registrazioni?

È venuto spesso a trovarci da quando abbiamo iniziato a registrare e vedendomi così agitata mi ha anche detto di credere più in me stessa (ride).

─ ─ Le ha dato un po’ di coraggio.

Ho pensato che Takei avesse una mente sempre piena di idee, ma non lo dà a vedere, ma è comunque una persona veramente gentile. Proprio come Yoh. È davvero una sua creazione!

─ ─ In quali episodi finora è stata particolarmente entusiasta di doppiare Yoh?

Durante gli episodi con Faust. Si concentrano sul passato di Yoh, con un momento in cui si rende conto di quanto sia importante Manta per lui. C’è anche una scena in cui si arrabbia ed è insolito per uno come lui. Sono stati degli episodi che ho affrontato pensando di dover essere pronta e preparata!

─ ─ Troviamo un lato di Yoh che non era stato mostrato prima, come succede anche nell’originale…

Poi la performance di Koyasu (Takehito) come Faust in questi episodi è stata davvero fantastica. Koyasu aveva già interpretato Faust dalla versione del 2001… ma è diventato ancora più pazzo di prima. Quando lo incontro, è amichevole come un fratello maggiore, ma è frustrante vedere quanto è bravo. Non è giusto! (ride)

─ ─ Nella vecchia serie, la performance di Koyasu era davvero magistrale. Ha altre registrazioni comuni che non vede l’ora di fare?

Quella con i membri degli X-LAWS. Quando ho guardato la serie da bambina non riuscivo a capire che in quest’opera c’è davvero molta giustizia, come se nessuno fosse davvero cattivo. La giustizia è uno dei punti forti degli X-LAWS: sono disciplinati e rifiutano tutto ciò in cui non credono. Chissà come si comporterebbe Yoh con personaggi così difficili, con modi di pensare diametralmente opposti ai suoi e come sarà il loro scontro? Sono sicura che dovrò pensare bene a come lo interpreterò…

─ ─ Non vedo l’ora di vedere come interagiranno! Adesso sarà presa da Yoh, presumo. Quando lo interpreta, c’è qualcosa di specifico su cui si concentra per fare in modo che il personaggio non si sbilanci troppo?

Beh… sono dell’idea che “Me la caverò, in qualche modo” (ride).

─ ─ Una risposta molto da Yoh.

C’è una frase che ho dovuto ripetere per il suo personaggio: “Me la caverò in qualche modo”. Mentre la dicevo ho pensato “Caspita, è proprio vero”. Durante le registrazioni, anche quando mi sento sopraffatta dall’ansia e dalla pressione, è come se Yoh mi parlasse direttamente: “Te le caverai in qualche modo”, “Ce la farai”. Ed è così che lo affronto: sono cose che devo fare, quindi me la caverò in qualche modo.

Il fascino di Shaman King nell’epoca contemporanea

─ ─ Come ultima cosa, vorrei chiederle di dare un messaggio a tutti i fan che stanno aspettando di vedere il suo lavoro. Qual è l’appeal di Shaman King?

Vedo nella storia delle similitudini con la via dello Zen. I personaggi sono in un viaggio di scoperta personale mentre si incontrano l’un l’altro e sperimentano quanto sia difficile comunicare ma anche quanto differenti punti di vista siano comunque una fonte di crescita. Ognuno di loro riflette sulle proprie convinzioni mentre continuano la loro vita ed è una cosa che possiamo collegare alla nostra contemporaneità. Non riesco a credere davvero che sia un’opera pubblicata vent’anni fa…

— Potrebbe essere legato a quello che ha detto prima sul fascino che suscita Yoh in quanto personaggio, dato che cerca di vedere le cose da varie prospettive.

Può darsi. Certo, l’opera si basa su battaglie ed è divertente per il pubblico, ma, proprio perché siamo in questo momento della nostra storia, sarei più felice se si riuscisse a vedere la luce nel profondo di quest’opera.

Yoh da Shaman King (c) Takei Hiroyuki/Natalie

Adesso stiamo creando una nuova reputazione per Shaman King, e sto gradualmente cercando di perfezionare la mia interpretazione di Yoh, grazie al supporto degli altri membri del cast. Vorrei far capire a più persone possibile quanto bella e interessante sia questa serie. Spero che i fan dell’opera originale e della serie del 2001, così come quelli che non ne hanno mai sentito parlare, guardino il nuovo anime!

📰 Intervista e testo originale: Takahiro Saito / Traduzione e adattamento: Cami
🌐 Fonte: Natalie

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