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Quattro chiacchiere con Makoto Yukimura: gli universi di Vinland Saga e Planetes

Indice contenuti

In questi ultimi anni l’influenza di Makoto Yukimura, uno degli autori più apprezzati in Giappone, sta prendendo sempre più piede in Occidente. Questo grazie, soprattutto, alle trasposizioni animate delle due sue rinomate opere: Planetes e Vinland Saga.

Due opere totalmente differenti che riescono, però, a racchiudere in egual misura tutto il potenziale del giovane autore. La sua voglia di disegnare e la curiosità di approfondire ogni punto toccato dalle sue opere ha fatto sì che Yukimura divenisse uno degli autori più riconosciuti a livello di qualità e periodicità.

In Planetes veniamo a contatto con un capillare universo fantascientifico ambientato nel 2075 che vede un gruppo di netturbini spaziali prevenire le più svariate minacce. Queste si disperdono in mille problemi di impatto molto attuale, quali inquinamento, terrorismo e colonizzazione. Un fumetto fantascientifico dannatamente vicino ai drammi del nostro secolo che offre costantemente spunto a domande esistenziali evocate dalla maestosità dello cosmo.

Vinland Saga rappresenta uno dei manga storici meglio riusciti degli ultimi dieci anni. Attraverso la storia del livoroso Thorfinn veniamo a contatto con la cultura vichinga, minuziosamente e impeccabilmente riportata da Yukimura. Ambizioni, battaglie, sangue, vendette e tradimenti tessono il magnifico quadro di questo manga.

Una tavola di Planetes che mostra una sottile citazione a quello che sarà il futuro lavoro di Yukimura, Vinland Saga

L’intervista

Questa intervista è ricavata dalla traduzione integrale degli “Ask Yukimura” presenti soltanto nella copia fisica americana di Vinland Saga.

Ask Yukimura – Volume 3

Perché Vinland Saga?

Kodansha Comics: Dopo il successo di Planetes, cosa ti ha spinto ad abbandonare la fantascienza e ad approcciarti ai vichingi?

Makoto Yukimura: Ho deciso che l’epoca vichinga e la sua cultura erano lo scenario più appropriato per esplorare la violenza, il tema su cui volevo scrivere.

Rispetto ad altri mangaka, io non sono focalizzato sul genere. Per me la cosa più importante è comunicare al lettore cosa voglio esprimere nella mia opera, cosa voglio disegnare, in modo chiaro e senza fraintendimenti. Ovviamente è più semplice restare determinato quando realizzi un manga su qualcosa che ti piace, ma, spesso, le mie passioni non coprono necessariamente le tematiche di cui voglio parlare.

Dal lontano nord. Oltre i mari gelidi. Arrivano, portano le nuvole nere della guerra.

Occhio per occhio, dente per dente

Kodansha Comics: Hai sicuramente fatto un sacco di ricerche riguardo la storia e la mitologia norrena. Cosa ti ha sorpreso di più della cultura vichinga? Hai qualche mito o racconto nordico preferito?

Makoto Yukimura: Ho dimenticato la fonte, ma la cosa che mi ha scosso di più è stata la morale vichinga riguardo all’assassinio. Agli inizi della mia ricerca, lessi in un libro che, ovviamente, per i vichinghi l’omicidio era condannabile. Ma se ad una festa con fiumi di alcol avessi ucciso il tuo vicino eri assolto da qualsiasi peccato, dal momento che, in quel momento, eri “posseduto” dall’alcol. Mi accorsi che una società con un’etica del genere riguardo all’omicidio che non era ancora collassata era davvero unica.

La storia di Hænsa-Thorir

Il mio racconto preferito è quello di Hænsa-Thorir. Come suggerisce il titolo, questa è la storia di un contadino di nome Hænsa-Thorir. Un giorno, il pezzo grosso della zona, chiamato Ketil, giunse da Thorir, chiedendogli di vendergli del fieno. Ma Thorir declinò. Thorir, nato da una famiglia umile, senza aiutanti e capacità belliche, era detestato e minacciato da tutti i vicini, quindi qualsiasi fosse lo scambio, per lui non sarebbe mai stato un affare. Ketil insistette, usando la norma secondo cui i bisognosi necessitano di ausilio. Ketil propose offerte su offerte, ma Thorir rifiutò. Infine Ketil disse: “Ho fatto di tutto per commerciare, ma tu hai rifiutato sempre in modo ostinato.” Usando questa frase come giusticazione, Ketil prese del fieno senza il consenso del padrone. Thorir denunciò il fatto.

E da qui la storia diviene molto complicata, ma alla fine Ketil viene ucciso. Leggendola ho capito che i vichinghi non erano anarchici. Se una cosa era di loro interesse non la depredavano subito. Nella vita quotidiana avevano leggi e procedure che regolevano gli scambi. Questa è stata l’opera che mi ha fatto capire quanto i vichinghi siamo vicini a me. Mi ha fatto capire che si preoccupavano delle stesse cose, combattevano per le stesse cose e avevano le stesse idee di “giusto” e “sbagliato”. Dove si può trovare in questo mondo una persona sana di mente? Siamo tutti ugali, tutti. Nessuno di noi capisce davvero cosa significa amare incondizionatamente. Nessuno capisce davvero né la vita, né la morte, né tanto meno capisce cosa significano realmente le nostre battaglie.

Un uomo, schiavo dell’oro, tiene in mano una frusta e batte lo schiavo che ha comprato con quell’oro come per rivendicare che lui è il padrone. Il discorso non vale solo per lui. Ogni essere umano vivente è schiavo di qualcosa.

Askeladd

Un importante messaggio

Kodansha Comics: Hai qualche messaggio o consiglio per i lettori che stanno leggendo l’inizio di Vinland Saga?

Makoto Yukimura: C’è un messaggio che vorrei che sia condiviso con tutti. Ma non penso di saperlo esprimere in modo conciso. La mia speranza è che i lettori capiscano il messaggio che fluisce nella mia opera, vivendo ciò che i miei personaggi vivono.

Vinland Saga

Ask Yukimura – Volume 4

Dinamismo

Kodansha Comics: Le tue scene d’azione spesso coinvolgono molti personaggi e un ambiente dettagliato. Quanto è difficile tener d’occhio i movimenti di ciascun personaggio da pagina a pagina? C’è qualche artista o regista di cui ammiri scene dinamiche?

Makoto Yukimura: Queste cose tendono ad accadere nella mia testa, perciò non è complicato. Cos’è che trovo difficile è dare le dovute posizioni e le adeguate emozioni ai personaggi che ho in mente senza che i lettori fraintendano e si confondano. Tendo a rendere queste cose più chiare possibili.

Rispetto alle scene d’azione, è pieno di artisti che sono molto più esperti di me, ma se dovessi nominarne uno sarebbe Yukito Kishiro, l’artista di Gunnm (Alita). Quando si parla di immaginazione, stile, impatto visivo, composizione, e di altro ancora, è il primo che mi viene in mente. È sicuramente uno dei maestri del manga.

Dove si può trovare in questo mondo una persona sana di mente? Siamo tutti ugali, tutti. Nessuno di noi capisce davvero cosa significa amare incondizionatamente. Nessuno capisce davvero né la vita, né la morte, né tanto meno capisce cosa significano realmente le nostre battaglie.

Canuto

Routine lavorativa

Kodasha Comics: Qual è la tua tipica giornata lavorativa? Quando ti svegli e a che ora vai a dormire? Hai un programma per le differenti mansioni o hai un piano più improvvisato?

Makoto Yukimura: Solitamente, i miei tre collaboratori arrivano alle 10 del mattino e iniziano a disegnare. Comprese le pause per il pranzo e la cena, lavoro fino alle 10 di sera. Il più delle volte vado a dormire alle 2 o alle 3 di notte.

Prima ancora di disegnare bisogna creare una storia. Questa è una cosa a cui faccio fronte da solo, per questo motivo non ho un piano rigido. A differenza di quando si disegna, dove già solo il muovere la mano corrisponde ad un progresso, è necessario rimanere pazienti ed aspettare che arrivi il colpo di genio. Perciò faccio altri lavori, tipo disegnare illustrazioni non appartenenti al mondo di Vinland Saga.

Disegno un capitolo al mese, che sono circa 30 pagine.

Legame padre-figlio

Kodansha Comics: Ti focalizzi molto sul legame padre-figlio in Vinland Saga, si percepisce da Thors e Thorfinn, Sweyn e Canuto e anche da Thorfinn e la figura che sostituisce suo padre, Askeladd. Cosa ti affascina riguardo la relazione padre-figlio?

Makoto Yukimura: Riflettendo sulla mia esperienza personale, nella relazione con mio padre, non penso ci siano stati eventi tanto drammatici da aver avuto influenza sul manga. Probabilmente ho inserito così frequentemente padri e figli perché è un’idea che soddisfa il tema a cui miro. In realtà, è stata una scelta semicosciente. Prima che potessi accorgemene, c’erano un sacco di padri e figli apparsi nella storia. Anch’io mi sopresi parecchio.

L’unico motivo per cui devo affidarmi alla mia spada è perché sono imperfetto. Un vero guerriero non ha bisogno di una spada.

Thors

Se ci fosse una cosa da dire riguardo me e mio padre, sarebbe doveroso parlare di quando lasciai casa per diventare un mangaka. Fu 15 anni fa, quando avevo 22 anni.

Sia mio padre che mia madre speravano potessi trovare un lavoro stabile dopo aver mollato l’università, ma io volevo diventare un mangaka. Fu un azzardo, il tipico lavoro dove riesci a vivere in base alla fortuna. Pensavo che mio padre, un dipendente pubblico, sarebbe stato avverso a questa idea.

Ma mio padre mi disse: “Se c’è qualcosa che vuoi davvero fare, allora falla” e mi avviò verso il mio cammino. Disse anche: “Ti servirà questo”, mise una trascurabile quantità di soldi in una busta e me la diede. Ero scioccato.

Mio padre non mi ha mai costretto a fare niente. Sono sicuro che avesse un sacco di cose da dirmi e molte preoccupazioni, ma mi lasciò andare. Non è una storia drammatica, ma sono grato di aver avuto una relazione simile con mio padre, anche se nulla in particolare è mai successo.

Vinland Saga volume 1

Ask Yukimura – Volume 6

I background sono fondamentali

Kodansha Comics: La tua impressionante attenzione verso i dettagli sullo sfondo è sempre stato un punto che i fan di Vinland Saga hanno lodato. Quanto tempo spendi solitamente per gli sfondi? Cosa pensi li renda così importanti per un manga?

Makoto Yukimura: I background sono un lavoro che svolgiamo io e i miei tre collaboratori insieme. In altre parole, prendono quattro volte il lavoro svolto per i disegni dei personaggi, che faccio io. Un capitolo di 30 pagine richiede due settimane di lavoro da 12 ore a giornate.

Credo che gli sfondi siano essenziali. I background rappresentano il mondo. Non penso che tu possa raccontare una storia usando solo i personaggi, distanziati dall’ambiente circostante, e non penso che dovresti. Ma lo considero anche un divertimento: immaginare cosa mangiano i personaggi, in che sorta di case dormono, in che specie di ambiente vivono.

Non diventa noioso essere sempre dalla parte dei vincenti?

Thorkell

Violenza

Kodansha Comics: Hai detto precedentemente che una delle ragioni per cui disegni Vinland Saga è rappresentare il tema della violenza. C’è un evento della tua vita o della storia che ti ha convinto a scrivere riguardo questa tematica?

Makoto Yukimura: Non è che c’è un evento particolare che mi abbia ispirato per scrivere sul tema della violenza.

È soltanto che, negli shonen in Giappone, non importa quale sia la storia, molti dei protagonisti sono i più forti e perciò sono bravi a combattere. Chi, invece, non è abile nel lottare, è ritratto solo come un personaggio debole. Per questo motivo la storia si dispiega con l’eroe che sconfigge ripetutamente i cattivi, uno dopo l’altro. Solitamente, non importa ciò che accade, è difficile per l’eroe scappare dal proprio destino.

Ma cosa succederebbe in un battle shonen se il protagonista volesse davvero scappare da questo fato sanguinolento? Potresti ancora raccontare la storia senza che essa perda quel valore di intrattenimento? Decisi che volevo provare questo tipo di schema.

Questo è uno dei motivi per cui ho scelto il tema della violenza.

Thorfinn Vinland Saga

Ask Yukimura – Volume 7

Appariscenza bellica

Kodansha Comics: Alcuni vestiti e alcune acconciature dei personaggi sono davvero dettagliate. Quali vestiti o quali acconciature trovi più divertenti da fare?

Makoto Yukimura: Mi sono divertito molto disegnando Thorkell e Thorgil, così come per Olmar. Sento come se i personaggi più assertivi tendano a vestirsi in modo appariscente e a portare capigliature molto eccentriche. Al fine di riflettere riguardo ciò, ho trascurato un po’ il fatto che il manga fosse ambientato in Nord Europa durante il Medioevo mentre li disegnavo. A parte questi personaggi, spesso unisco disegni di soldati a look egocentrici e sgargianti.

Anche i samurai, quando incombevano le battaglie, indossavano armature e costumi che mettevano in risalto l’individualità. Questo perché, allora, il campo di battaglia era l’unico luogo in cui un uomo poteva procurarsi la fama. Era importante risaltare. Questo sembra essere anche il caso dei vichinghi.

Quando gli chiesi in cosa credesse, una volta un vichingo mi rispose: “Io credo nella mia forza e in nient’altro”

Da Rollone a Canuto, i reali eventi dietro Vinland Saga

Kodansha Comics: Molti personaggi di Vinland Saga sono basati su figure storiche o eroi leggendari. Durante le tue ricerche, hai trovato qualche personaggio che volevi assolutamente includere nell’opera pur non potendo farlo?

Makoto Yukimura: Questa riposta potrebbe essere un po’ astratta, ma volevo includere le persone della Normandia che vissero durante gli stessi anni di Thorfinn e Canuto. Nonostante la Normandia attualmente sia nella parte nord-occidentale della Francia, durnate quell’epoca era un dominio vichingo. Un condottiero chiamato Rollone conquistò con la forza le terre di Carlo il Semplice e ci costruì un principato.

Canuto Thorfinn Vinland Saga
Due personaggi storici contrapposti: il principe Canuto, ispirato al re Canuto il Grande, e Thorfinn, la cui ispirazione è Þorfinnr Karlsefni, l’esploratore.

La cosa divertente riguardo i vichinghi è che, spesso, dopo aver preso le terre con la forza, andavano ad abitarci, sposandosi con gli indigeni, iniziando a parlare la lingua degli oppressi e ad usare i loro costumi. Assimilavano tutto ciò che formava la cultura dei vinti. I vichinghi si stanziarono in Normandia nell’anno 911, e dai primi dell’XI secolo – gli anni in cui è ambientato Vinland Saga – la Normandia era invasa ormai da cent’anni. Sembra che, culturalmente, i francesi erano così avanzati che i discendenti della classe dominante vichinga scoprirono che la loro identità culturale veniva lentamente strappata via. Così, è stato detto che fecero degli sforzi per preservare la lingua nordica, così come la storia.

Canuto è esistito non solo durante quel periodo che è ritenuto l’età d’oro dei vichinghi ma anche durante l’inizio della fine dell’era vichinga, dal momento che scomparvero delicatamente come successe in Normandia. Ho voluto raffigurare questa morte incombente, ma non ho potuto includere tutto in maniera assoluta. È probabile che non sarò nemmeno in grado di includerlo in futuro.

Gli alberi di abete stanno ad appassire su questa terra sterile. Corteccia e foglie non possono proteggerli dal loro destino. Lo stesso discorso vale per le persone che hanno trovato poco amore. Perché dobbiamo vivere così a lungo?

Odino

Perché?

Kodansha Comics: Quale consiglio daresti agli aspiranti scrittori o fumettisti che cercano un’ispirazione?

Makoto Yukimura: Non mi vedo come un artista con molta creatività e ispirazione. A causa di questo, per far sì che una cosa venga svolta con successo, mi assicuro di dedicare tre volte lo sforzo e le ore rispetto ai creatori nati con un talento eccellente. Nonostante il talento innato sia ingiusto, il tempo e lo sforzo sono equi. Compenso il talento grazie al tempo e gli sforzi. Comunque sia, c’è una cosa che mi piacerebbe proporre ai più giovani che desiderano diventare mangaka: domandatevi sempre “Perché?

A voi stessi, al vostro lavoro, continuatevi a chiedere: “Perché? Perché?“. “Perché ho scritto questo pezzo?”, “Per quale motivo ho scelto questa impostazione?”, “A quale scopo si verificano questi colpi di scena?”, “Perché ho fatto apparire questo personaggio?”, “Per quale ragione ho ucciso questo personaggio, o perché ho lasciato in vita quest’altro?”, “Come mai questo edificio è costruito così?”, “Perché c’è un albero che cresce qui?”, “Per quale motivo la montagna ha questa sagoma e per quale criterio sorge qui?” Chiedetevi incessantemente “Perché?

Alcune domande sono facilmente risolvibili. Alcune cose le trovi facendo ricerche sui libri. Fatto sta che ci saranno alcune domande le cui risposte saranno complicate da trovare. Anche se hai scoperto la risposta, quella ti potrebbe portare a domande ancora più grandi e profonde. Questo deve essere la parte focale del tuo lavoro. Se riesci a ponderarlo, agitarti sopra di esso e continuare a inseguirlo, e poi in qualche modo trasformare quel processo in intrattenimento, probabilmente creerai qualcosa di buono.

Sembra che molte persone si fermino nel bel mezzo del loro inseguimento per comprendere l’universalità. Ecco per quale motivo io continuo a chiedermi “Perché?“, andando sempre più in profondità e sempre più lontano, per il bene di tutti. Quando allora avrai pensato a tutto e finalmente avrai ottenuto la riposta, sarà dura contenerti, vorrai dirlo a tutti. Molto probabilmente, sentirai di dover trasmettere questa riposta agli altri. Finché non succede, continua a farti domande. Ecco come creo un manga.

Vinland Saga manga colori

Ask Yukimura – Volume 9

La famiglia Yukimura e Vinland Saga

Kodansha Comics: Nelle tue postfazioni, spesso, rispolveri alcune delle lunghe ricerche che hai fatto per Vinland Saga. Hai iniziato a vedere con occhio diverso la realtà da quando hai cominciato la serie?

Makoto Yukimura: Dopo aver ricevuto questa domanda, ci ho pensato a lungo, ma penso non ci sia nulla che abbia apportato un cambiamento alla mia coscienza. Vinland Saga ha iniziato la serializzazione 12 anni fa. Già allora avevo trovato moltissimi dati e fatto lunghe ricerche per la serie. La storia generale venne già decisa allora. Perciò il lavoro che avevo pianificato, eccetto qualche ritardo qua e là, si è mosso in maniera tranquilla. Riguardo il lavoro in sé, i dettagli quotidiani risultano talvolta monotoni. Quando ci penso sembrano essere volati questi 12 anni. Ero lì che scarabocchiavo alla mia scrivania, disegnando e, prima che me ne potessi accorgere, tutto questo tempo è passato.

La visione che ho delle cose non è cambiata a causa di Vinland Saga, ma, durante la pubblicazione, mi sono sposato e sono stato onorato di ricevere tre bambini che hanno davvero cambiato il mio modo di vivere e di vedere le cose. Una stanza della mia casa è un ufficio, per questo sono sempre con i miei bambini. Penso costantemente che debba essere un esempio per i miei figli. Anni prima di Vinland Saga, ero solito vivere da solo, e, paragonata a quei giorni, la mia vita adesso è molto più corretta.

La flora e la fauna in Vinland Saga

Kodansha Comics: La natura appare spesso nell’opera, ogni animale ha una propria individualità e i disegni aiutano ad arricchire la storia. Cosa ti ha ispirato a focalizzarti sul simbolismo di certi animali? Ci sono altri animali che vorresti presentare?

Makoto Yukimura: Prendi l’orso, per esempio. È il più forte animale terrestre in Europa, e ho sempre voluto inserirlo almeno una volta. Disegnare un orso significa rendere il tratto più leggero e scattante, ma è necessario ritrarlo in questo modo specifico per rappresentare la sua forza incontrastabile. Un giorno mi ha colpito molto come il modo in cui certi personaggi interagiscono con l’orso può riflettere il modo che hanno di approcciarsi alla violenza. Thorfinn vorrebbe scappare, ma se ciò non fosse possibile, tenterebbe di far di tutto per contraccare l’orso. Hild, per sopravvivere, penserebbe ad un metodo di attacco che supererebbe le abilità dell’orso. Thorkell si metterebbe a scherzare, stuzzicando la bestia soltanto per puro divertimento, per poi ucciderla. Dalla prospettiva dell’orso, è fastidioso avere a che fare con gli umani.

Le sterne islandesi sono note per essere gli uccelli dai viaggi migratori più lunghi. Durante l’estate, depongono le uova nelle regioni artiche. Più avanti nell’anno, in inverno, volano verso l’Antartide. Sono uccelli migratori con una vitalità eccelente. Fare ricerche sulle sterne mi ha aiutato molto a rendere più profondo il personaggio di Gudrid. Lei è davvero è una “sterna legata”.

Cosa disegnerò dopo non è ancora programmato, ma penso che mi dedicherò molto alla natura. Non solo agli animali, ma anche alle piante. Ci saranno molta flora e molta fauna in Vinland Saga – cose che Thorfinn e la sua compagnia non hanno mai visto. Sono molto emozionato se penso a quando le disegnerò.

Vinland Saga manga

La forgiatura di un nuovo eroe

Kodansha Comics: Precedentemente hai condiviso con noi la volontà di creare un nuovo tipo di shonen, dove non si usa la violenza per prevenire tutti i problemi. Ovviamente, il dramma del personaggio è rimasto molto teso e avvicente negli ultimi capitoli, ma sei preoccupato che, una volta che la storia giunge a caratterizzare meglio il pacifismo di Thorfinn, i lettori possano sentire la mancanza della parte violenta dell’inizio?

Makoto Yukimura: Assolutamente. Sono preoccupato di questa cosa sin dall’arco narrativo in cui Thorfinn diventa uno schiavo. Ho pianificato tutto ancora prima che Vinland Saga venisse pubblicato, perciò sono preoccupato per questo problema sin dalla stesura del primo capitolo (ride). Mi ricordo che alcune persone mi rimproverarono sui social media.

Finché il manga è divertente, riconosco che è il lavoro del creatore fare qualcosa che i lettori vogliono davvero, e che possono gustare. Un eroe trionfante e super-figo in battaglia – capisco che è questo che il grande pubblico desidererebbe.

Sul campo di battaglia, i deboli muoiono per primi. Come te.

Askeladd

Tuttavia, mi sono preoccupato di poter creare o meno un eroe ancora più fantastico del sopracitato protagonista pronto ad ogni evenienza. Poi ho realizzato che è un impegno da mangaka quello di realizzare un eroe del genere. So che questo potrebbe risultare egoista, ma spero segretamente che voi siate comprensivi e che, parzialemente, leggiate Vinland Saga come un esperimento per raggiungere questo nuovo eroe. Beh, se l’ho scritto qui, significa che non è poi così segreto, vero? (ride)

Sto dando vita ad un eroe che ritengo eccezionale, dal profondo del mio cuore. Forse è sconveniente che un intrattenitore sia così egoista, ma se i miei lettori possono abbriacciare questa cosa – niente mi farebbe più felice. Lavorerò duramente per essere degno del vostro supporto.

Questo è tutto per me. Continuerò a creare e a fare del mio meglio. Sono molto grato di tutto il supporto che mi date andando avanti e spero che vi unirete a me per seguire la fine di questo viaggio!

🌐 Fonte: Kodansha Comics

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