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Paradise Kiss: recensione

Recensione Paradise Kiss

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Moda, passione, incertezze, scoperta di se stessi e amore: gli ingredienti perfetti per una serie che vi saprà coinvolgere! Molti di voi conosceranno sicuramente Ai Yazawa come l’ideatrice di Nana, un must watch per tutti gli appassionati di anime. Però la mangaka nipponica si è dedicata anche alla stesura di opere meno conosciute, ma altrettanto meritevoli. Una di queste è sicuramente Paradise Kiss, spin-off di Cortili del cuore.

Il manga josei è stato pubblicato sul mensile giapponese Zipper dal maggio 1999 al maggio 2003. La trasposizione animata arriva nel 2005 su Fuji TV per un totale di 12 episodi prodotti da Madhouse. Quest’anno, per la celebrazione del ventesimo anniversario di Paradise Kiss, la Panini Comics ha rilasciato la Complete 20th Anniversary Edition che racchiude tutti i capitoli dell’opera in un unico volume. E come festeggiare al meglio quest’anniversario se non riscoprendo quest’opera?

Paradise Kiss: perché?

Il titolo potrebbe trarre in inganno alludendo ad una storia incentrata interamente sull’amore. Ma vi assicuro che Paradise Kiss è molto di più: è una riflessione sulla voglia di mettersi in gioco per raggiungere i propri obiettivi, sulle incertezze di fronte a un futuro imprevedibile, la passione per la moda e ovviamente l’amore. Temi che l’autrice snocciola magistralmente nel corso delle vicende che seguono i ragazzi della Paradise Kiss, brand amatoriale di alta moda fondato da un gruppo di studenti all’ultimo anno delle superiori.

Quindi di cosa parla la serie?

Recensione Paradise Kiss: i ragazzi della ParaKiss

Di primo acchito la trama può sembrare banale: Yukari Hayasaka è una ragazza all’ultimo anno delle superiori, e tutti sappiamo bene cosa questo comporti. Le sue giornate scorrono velocemente tra lo studio per gli esami di fine anno e quelli d’ammissione all’università, ovviamente di prestigio come vorrebbe sua madre. Sì, ma Yukari cosa vorrebbe davvero? Impegnata a “lasciarsi vivere” dai desideri e dalle aspettative di una madre molto presente, non ha mai avuto il tempo per rifletterci davvero. Fino a quando un gruppo di studenti di un istituto di moda non la nota per strada: Yukari ha il fisico giusto per indossare le loro creazioni durante la sfilata di fine anno.

Titubante, decide di accettare la loro proposta sperando di poter capire meglio se stessa e i suoi desideri, liberandosi così dalle grinfie della madre. Infatti è proprio nell’atelier della Paradise Kiss che conosce ragazzi che la rigida società giapponese definirebbe come eccentrici e perditempo, insomma non proprio la compagnia adatta per una studentessa del suo calibro, ma che le insegneranno che nella vita lo studio non è tutto. Tra di loro, Yukari rimane colpita da George, la mente dietro il progetto della ParaKiss, un ragazzo elegantissimo e affascinante, di cui presto si innamora. La loro relazione è molto travagliata, sia per il carattere narcisista e volubile di George, sia per le continue insicurezze di Yukari riguardo il proprio futuro. Nonostante tutto, Yukari riuscirà a maturare e comprendere cos’è meglio per lei.

Che cosa ci insegna Paradise Kiss?

Recensione Paradise Kiss: Yukari

Nonostante la trama posso ricordare un classico manga shojo, Paradise Kiss dà una descrizione più matura e approfondita di tematiche che spesso verrebbero presentate in modo superficiale da manga appartenenti a questo genere. Ragion per cui quest’opera di Ai Yazawa viene annoverata tra il genere josei, adatto a un pubblico più adulto.

Paura del futuro e di fare scelte sbagliate, ricerca di se stessi, la costante dicotomia tra Eros e Thanatos, passione e sofferenza, ma anche un’attenzione particolare alle tematiche LGBT, sono questi i temi cardine intorno ai quali ruotano le vicende di questa serie. Tematiche in grado di far immedesimare lo spettatore con i personaggi per la loro verosimiglianza. Tutti, prima o poi, avranno dovuto farci i conti almeno una volta nella vita. La visione/lettura di Paradise Kiss può avere, per questo, una funzione catartica, aiutandovi a riflettere sulle vostre paure e sofferenze, regalandovi anche una sensazione di speranza verso il futuro che vi attende.

Ed è questo a rendere Paradise Kiss una serie da scoprire o riscoprire. Infatti è proprio il passare del tempo e l’accumularsi di nuove esperienze che permettono di cogliere nuove sfaccettature nella trama, che forse la prima volta vi erano sfuggite. Quindi non indugiate, i ragazzi della ParaKiss vi aspettano!

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Comments

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  1. Bellissimo articolo, adoro Paradise Kiss
    Anime con quel fascino li trovo difficili da trovare oggi, l’ho visto più e più volte, è stato amore

    • Grazie per il commento!
      Ai Yazawa è sempre una garanzia quando si parla di creare una storia profonda ma leggera allo stesso tempo. Ti consiglio di leggere il manga se non l’hai ancora fatto, in quanto approfondisce le relazioni tra i vari personaggi.

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