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Le relazioni tra donne nei manga yuri

Manga Yuri Citrus

Indice contenuti

Appartengono ai manga per adulti i generi yaoi e yuri che al loro interno presentano una varietà di storie e ambientazioni che trattano tematiche differenti.

Nei manga yaoi, noti anche come Boys Love, generalmente i protagonisti sono maschi ambigui, sia nell’aspetto che nei comportamenti. Hanno infatti un’apparenza effeminata e relazioni omosessuali su cui la trama delle storie si focalizza.

Il genere yuri anche conosciuto come Girls Love (Gāruzu Rabu), è molto simile allo yaoi e si focalizza su relazioni sentimentali e sessuali tra donne.

Etimologia

Il termine yuri letteralmente ha il significato di “giglio” ed è, come molti altri fiori, piuttosto comune come nome personale femminile. 

Nel 1971 l’editore della rivista Barazoku, una delle prime pubblicazioni rivolte a ragazzi omosessuali, utilizzò i termini barazoku e yurizoku per riferirsi rispettivamente ai ragazzi e alle ragazze omosessuali. La particella “-zoku” (tribù) andò perduta nel tempo e rimase l’abitudine di utilizzare il termine “yuri” come aggettivo, sinonimo di omosessuale, per riferirsi a tutto ciò che rappresenta amore, desiderio e attrazione fra le donne.

Una chiara spiegazione può essere letta sul sito Yuricon

«Il termine “yuri” può essere utilizzato per descrivere anime e manga (o anche altro, come per esempio fan fiction, film, etc.) che mostrano una forte connessione emotiva, o un amore romantico, o desiderio fisico fra donne. Lo yuri non è un genere definito dal sesso o dall’età degli spettatori, ma dalla *percezione* degli spettatori stessi. Possiamo, se si vuole, differenziare fra “shounen yuri” (scritto da uomini per uomini); “shoujo yuri” (scritto da donne eterosessuali per donne eterosessuali) e ciò che noi di Yuricon chiamiamo “yuri puro” (scritto da lesbiche per lesbiche). Ma tutti questi sottogeneri sono comunque sempre yuri. In definitiva, è yuri ogni storia con donne innamorate di (o che provano attrazione sessuale verso) altre donne

In giapponese il termine yuri è preferito a shōjo-ai che, come il corrispettivo maschile shōnen’ai, viene associato alla pedofilia. Questi due termini sono stati erroneamente tradotti in Occidente come “amore fra ragazze” e “amore fra ragazzi”. Hanno invece il significato più ambiguo di “amore per le ragazzine” e “amore per i ragazzi” e pertanto sono termini accuratamente evitati in Giappone.

Al contrario è molto utilizzata la costruzione in wasai-ego Girl Love, spesso abbreviata in GL. Le ragazze omosessuali o bisessuali per indicare se stesse utilizzano però “nabe” oppure lez o lesbian.

La nascita

Le donne nei manga yuri sono conosciute come bishōjo, che è sostanzialmente traducibile come “bella ragazza”. È un termine giapponese utilizzato per fare riferimento a giovani e belle ragazze di solito al di sotto dell’età universitaria. 

In passato era quasi una regola che la maggior parte delle storie yuri dovevano finire in tragedia

Grazie all’anime Kannazuki no miko, pietra miliare del genere e primo anime yuri a chiudersi con un lieto fine fra le due protagoniste, questa tendenza si è assopita. 

Kannazuki no miko

Ad ogni modo quando si parla di yuri, bisogna tener conto che in Giappone l’attrazione per le persone dello stesso sesso, soprattutto nell’età adolescenziale, è ritenuta naturale. L’infatuazione, lo scambio di doni, l’ammirazione per una persona e anche i baci, soprattutto fra le ragazze, rientrano nella norma della vita scolastica

I manga yuri enfatizzano dunque sia la parte sessuale che quella romantica-emotiva delle relazioni tra donne. 

Hanno la capacità di distorcere e stravolgere i ruoli tipici femminili degli altri generi come i manga shojo e josei. Una delle caratteristiche particolarmente apprezzate è infatti quella di mostrare donne che ricoprono un ruolo più deciso e meno sottomesso. 
Le opere yuri si soffermano ovviamente di più sul rapporto fisico, come in Haru yoSimounHanjuku Joshi, Citrus e Girl Friends.

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Alcune caratteristiche

L’identità sessuale in anime e manga è di solito poco legata alle preferenze sessuali personali dei singoli personaggi, ma si basa soprattutto sul modo in cui tali personaggi interagiscono fra loro.

Oltre alla vita scolastica e alle relazioni sociali, altre storie yuri solitamente coinvolgono personaggi che non hanno avuto in precedenza esperienze romantiche o sessuali di tipo omosessuale. Possono coinvolgere infatti anche personaggi eterosessuali che si ritrovano attratti da una particolare ragazza e che a partire da questo iniziano a rivalutare tutta la loro vita e le loro relazioni sociali. Questo accade per esempio a Yoshida Chizuru in HEN o ad Utena Tenjō in Utena la fillette révolutionnaire (Shojō kakumei Utena).

Quest’ultimo personaggio rappresenta anche lo stereotipo bishōjo esattamente come quelli più famosi quali Lady OscarAsaka Rei in Caro fratello e soprattutto Haruka Ten’ou in Sailor Moon

Anche il tema dell’amore non corrisposto è spesso presente negli anime e nei manga del genere yuri. Uno degli esempi ritenuti più eclatanti coinvolge Tomoyo Daidoji e Sakura Kinomoto del manga e dell’anime Card Captor Sakura

Altro esempio conosciuto è rappresentato da Yami to Bōshi to Hon no Tabibito o più semplicemente “YamiBou“, dove la protagonista è così innamorata da affrontare un viaggio ultradimensionale alla ricerca della sua amata, anche se i suoi sentimenti non sono corrisposti.

Ultima caratteristica, comune a molti degli yuri sopra elencati, è il voler sotto certi aspetti giustificare l’omosessualità dei personaggi, inserendoli in contesti fuori dal comune. È il caso ad esempio di Simoun, ambientato in un altro mondo in cui tutti nascono donne e possono diventare uomini in seguito ad una loro scelta. Anche in Strawberry Panic l’omosessualità di tutte le protagoniste è giustificata dal fatto che studiano, vivono e dormono per anni in accademie solo ed esclusivamente femminili.

Negli ultimi anni i personaggi yuri, spesso stereotipati, vengono proposti in generi diversi, soprattutto manga shonen e seinen, per attirare un pubblico più vasto. 

Gli Yuri più conosciuti

A differenza del corrispondente maschile yaoi, in Italia lo yuri è quasi del tutto sconosciuto e le poche serie che presentano coppie omosessuali femminili hanno subito una rigida censura.

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Tra le più note serie yuri, ve ne propongo alcune.

Girlfriends

Girl Friends è l’unico tra i manga yuri che ho letto.

Pubblicato dalla casa editrice Futabasha sulla rivista manga Comic High a partire dal 2006, è stato in seguito nuovamente pubblicato in versione tankōbon di cinque volumi nel settembre 2009. In Italia è edito da Magic Press Edizioni

Secondo le dichiarazioni rilasciate dall’autrice dopo il primo volume, la storia si basa sulle esperienze personali della stessa mangaka raccolte durante i propri anni di liceo e poi riadattate ai tempi presenti.

Picture © Elena Paoletta

La storia ha per protagoniste Mariko Kamakura, detta Mari, e Akiko Oohashi chiamata Akko.

Mari è una ragazza modello, estremamente tranquilla, riservata e dagli ottimi voti scolastici. Ha però pochi amici e questo attira le attenzioni dell’esuberante e socievole Akko che tenta di tutto per riuscire a diventare sua amica. Grazie a questo legame, Mari inizia ad aprirsi con le altre compagne di classe, dialogando con loro dei problemi e delle frivolezze che caratterizzano tutte le adolescenti: ragazzi, diete, moda e make-up.

Questi continui confronti, fanno comprendere a Mari di provare per Akko qualcosa di più della semplice amicizia. Cercherà però di fare il possibile per sopprimere i propri sentimenti e non rovinare così il legame che le ha permesso di diventare una persona nuova. Da parte sua Akko si troverà al centro degli interessi dell’amica e questo la porterà a riflettere su ciò che realmente prova.

Il manga si trasforma così in una vera e propria commedia romantica.

Lo yuri romantico

Si assiste alla nascita, all’evoluzione e al rafforzamento sempre maggiore di un rapporto che riesce a fornire molteplici spunti di riflessione. La naturalezza della storia e i discorsi fluidi riescono a trasmettere i sentimenti delle due ragazze in modo efficace, senza mai cadere in situazioni banali o stereotipate.

L’autrice caratterizza con bellissimi tratti le sue eroine facendole muovere in scenari dove non mancano dettagli moe o espressioni “deformed” dei volti delle ragazze. Nulla però è mai eccessivo ma sempre in linea con il momento della narrazione.

Notevole attenzione viene posta sugli argomenti tipicamente femminili sempre però funzionali alla trama, come la scintilla che innesca l’amicizia tra le due ragazze: il taglio di capelli che Akko consiglia a Mari.

Il rapporto tra le due protagoniste è fatto però anche di grandi ripensamenti e dubbi, ma soprattutto di paura e inesperienza. Tutti quei sentimenti contrastanti che riempiono la loro mente e il loro cuore. 

L’attrazione fisica

Tra di loro ci sono anche gesti, abbracci, desiderio, voglia di sentire fisicamente vicina la persona a cui si vuole bene.

Questa ricercata fisicità è uno dei punti di forza del manga, quello con cui meglio viene affrontato il tema proposto. L’unione tra candore di sentimento e fisicità del rapporto rende Girls Friends veramente realistico

Una lettura semplice che regala diversi momenti divertenti ed anche alcuni piuttosto drammatici.

Le protagoniste sono ben tratteggiate e caratterizzate da un’analisi introspettiva non comune. Molto dolce e delicato è quasi del tutto privo di sesso e di nudo e, quel poco che c’è, è raccontato comunque in modo molto soft e velato. Un’opera fresca, leggera e coinvolgente in cui l’autrice pone un’attenzione ed un amore particolare ai suoi disegni. ♡

Consiglio questo manga a chi è amante del genere yuri, ma anche a chi vuole provare qualcosa di nuovo e per chi come me ha deciso per la prima volta di approcciarsi al genere e approfondire la tematica.

Shiroi heya no futari

Conosciuto anche con il nome di “La Coppia della Stanza Bianca“, Shiroi Heya no Futari non solo è considerato una delle pietre miliari del genere yuri, ma è il primo manga in assoluto che ha trattato di una relazione omosessuale femminile.

Il suo valore storico è indiscutibile in quanto l’autrice ha poi influenzato gran parte della produzione in ambito yuri/shōjo-ai. Infatti le protagoniste hanno ispirato il prototipo base della coppia yuri, che si ritrova in molte altre produzioni, come in quelle di Ryoko Ikeda.

Il manga è ambientato in Francia, in un collegio femminile che Resine, una delle due protagoniste, decide di frequentare dopo la morte di entrambi i genitori. La sua permanenza lì non è affatto facile.

Resine non riesce ad integrarsi e Simone, la sua compagna di stanza, sicuramente non le è di aiuto. Simone è bella, non rispetta le regole e si prende gioco di Resine ogni volta che ne ha occasione.

Tutto cambia però quando per la recita scolastica shakespeariana vengono affidati i ruoli di Giulietta a Rasine e di Romeo a Simone.

La componente yuri diventa allora molto forte perché finalmente le due ragazze si lasciano andare alle emozioni e prendono coscienza dei loro reciproci sentimenti.

Aoi Hana

Scritto ed illustrato da Takako Shimura è il più famoso yuri del Giappone insieme a “Maria-sama ga miteiru“, una serie di light novel in ventiquattro volumi dell’autrice giapponese Oyuki Konno. È iniziato nel 2004 sulle pagine del magazine “Manga erotics F” di Ohta publishing ed è diventato una serie animata di 11 episodi nel 2009. Il manga è terminato in patria il 6 luglio del 2014 e si compone in tutto di 8 volumi.

Fumi Manjoume, una ragazza introversa e appassionata di libri, sta per cominciare il suo primo anno alla Matsuoka Girls’ High School. Fumi incontra così nuovamente Akira Okudaira, la sua migliore amica d’infanzia con cui aveva perso i contatti da dieci anni. Le due cominciano a scambiarsi consigli sui loro problemi di cuore e ben presto capiscono che la lunga separazione non ha cambiato i loro caratteri.

Fumi è spigliata e chiassosa, ma sa leggere molto bene il cuore dell’amica. Akira è un’omosessuale timida e fragile nonostante sia alta e con una prestanza fisica non indifferente. Il percorso per riuscire a capire se stessa e ciò che prova non sarà certo dei più semplici.

Le due ragazze riusciranno a far rifiorire un’amicizia rimasta in stand-by, mentre attorno a loro si muoveranno diversi personaggi, familiari e compagni di scuola, che con le loro storie e i loro caratteri le aiuteranno a crescere e a trovare la loro strada.

Claudine!

È un manga yuri scritto da Riyoko Ikeda, già autrice del più famoso Le rose di Versailles (Lady Oscar).

Ambientato nella Francia tra il XIX e il XX secolo, narra le tristi vicende di Claudine cresciuta nella ferma convinzione d’essere un maschio e come tale perciò si veste e si comporta.

Claudine proviene da una famiglia ricca e altolocata e ha un rapporto speciale con il padre Auguste. Oltre ad assomigliargli molto fisicamente, con lui condivide la passione per l’equitazione e per la letteratura. 

Il rapporto con la madre è più travagliato e questa, preoccupata dalla predisposizione sessuale della figlia, la fa visitare da uno psichiatra. Il medico la trova in perfetta salute e resta colpito dalla sua intelligenza straordinaria, convincendosi così che la fissazione della bambina non sia da ricercare nel suo corpo ma nella sua mente.

Seguendo la sua indole Claudine si innamora per la prima volta della cameriera Maura. In seguito sarà la volta di Cecilia, una bibliotecaria che è però l’amante di suo padre.

Louis, il fratello di Cecilia, scoperta questa relazione, folle di gelosia uccide gli amanti dando fuoco alla stanza in cui si trovano. Questa tragedia porterà alla luce una verità sconcertante: Auguste aveva sedotto Louis quando questi era solo un ragazzetto e Claudine li aveva visti.

Claudine rimane poi affascinata da Sirene, una bella ragazza dai capelli neri, che diventerà la sua amante. Sirene finisce però per innamorarsi di uno dei fratelli di Claudine. Una nuova delusione diventa per lei insopportabile.

Attenzione…spoiler

In preda allo sconforto Claudine si uccide con un colpo di pistola. Mettendo fine alla sua esistenza si libera così dell’unica cosa che le ha sempre impedito di diventare un “uomo perfetto”: quel corpo che non ha mai sentito veramente come suo.

Come in altre opere della Ikeda, anche in questa si riscontra una eccessiva drammaticità nell’espressione dei sentimenti dei vari personaggi, giustificati però dai molti colpi di scena.

Miyuki nel paese delle meraviglie

È un manga yuri dal risvolto comico serializzato sulla rivista Newtype Magazine tra il 1993 e il 1995 e in seguito pubblicato come volume unico. In Italia è stato editato nel 2004 dalla Planet Manga e successivamente ristampato e riproposto con aspetto diverso dalla J-Pop, con il titolo Miyuki in Wonderland.

Le autrici di questo yuri sono un quartetto di mangaka molto famose: le CLAMP. Dal 1989, anno del loro esordio, hanno regalato alcuni fra i titoli più significativi e adulti, ma anche storie più leggere e disimpegnate. 

Il manga nasce come versione erotica del racconto Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll. La protagonista è Miyuki, una studentessa molto carina che finisce per trovarsi in diversi universi abitati da ragazze che la desiderano ardentemente. 

In sette brevissimi capitoli, tutti con lo stesso plot e autoconclusivi, si respira un clima di forte attrazione tra donne e di avventure esilaranti.

Stessi personaggi ma…

La caratteristica peculiare di tutte le ragazze supersexy che tentano di circuire Miyuki, è che sono parodie dei personaggi di Alice più famosi, ma tutti in versione rigorosamente femminile. Per esempio nel primo episodio che dà il titolo al manga, una “coniglietta” prende il posto del Coniglio Bianco; Pinco Panco e Panco Pinco sono sostituiti da due longilinee gemelle cinesi abili nelle arti marziali. La Regina di Cuori è poi una dominatrice sadomaso con tanto di frusta e completino succinto. 

Miyuki si ritroverà in situazioni sempre più al limite della realtà. Dopo aver lasciato il Paese delle Meraviglie, viaggerà anche nel Paese degli Specchi, in quello della TV, nei Paesi del Part-time, del Mahjong, dei Videogiochi e di X/1999 (l’omonimo manga delle Clamp). Cercherà di uscirne sempre attraverso situazioni assurde e paradossali. 

Lo stile

Tutte le avventure sono però troppo corte e per questo risultano poco sviluppate e non coinvolgenti. Le stesse informazioni sulla protagonista risultano insufficienti. Di lei si sa solo che è una studentessa, che lavora part-time, ama i manga e i videogiochi e che è il filo conduttore di tutte le storie costruite con la chiara intenzione di divertire.

Apprezzabile e comica è la tecnica del crossover che permette l’incontro con personaggi di diverse opere, ma in sintesi resta molto più un manga di illustrazione che di struttura della trama.

Infatti l’elemento migliore dell’opera sono senza dubbio i disegni del marchio Clamp. Sempre ben curati in ogni particolare e colorati in modo splendido con il consueto stile di Mokona Apapa. Il suo tratto grosso ma elegante e i suoi retini abbondanti rendono al meglio profondità e sfumature.

Sasameki Koto

Sasameki Koto (“Parole sussurrate“) è un manga yuri scritto e illustrato da Takashi Ikeda. È stato pubblicato dalla casa editrice Media Factory ed è composto da 8 tankobon. I primi due volumi sono stati adattati in un anime di 13 episodi, prodotti dallo studio di animazione AIC.  

La storia ricorda quella di Aoi Hana. Si svolge in un istituto superiore e vede protagoniste due amiche: Sumika e Ushio. La prima è una ragazza alquanto alta, proveniente da una famiglia composta quasi unicamente da uomini che praticano il karate, sport in cui anche lei eccelle.

Caratterialmente è un’adolescente come tante, ma porta dentro di sé il peso di un segreto che la rende spesso triste e silenziosa: è innamorata da molto tempo proprio di Ushio.

Quest’ultima invece si innamora continuamente di altre ragazze e non ha difficoltà ad ammetterlo davanti alle compagne di scuola. Le sue preferenze vanno a quelle piccole, fragili e molto femminili, tuttavia non è stata mai ricambiata.

Sumi soffre in silenzio ogni volta perché è consapevole che lei, vuoi per l’altezza o l’abbigliamento, sicuramente non rientra nei canoni estetici preferiti dall’amica. Non lascia mai trasparire i suoi sentimenti e resta sempre vicina a Ushio, consolandola quando subisce una nuova delusione amorosa.

Le due ragazze frequentano anche lo stesso gruppetto di amiche, lo chiamano “Il club delle ragazze”, dove svolgono varie attività e riunioni che però non hanno un ruolo chiave nella storia. Il filo conduttore resta il rapporto tra le due protagoniste, la loro particolare amicizia, le loro emozioni, i loro contrasti e naturalmente la difficoltà ad ammettere i propri sentimenti.

Citrus

Scritto e disegnato da Saburouta, Citrus (Shitorasu) è un manga in 10 volumi edito in Italia da Planet Manga da cui è stato tratto anche un adattamento anime. 

La storia vede Yuzu, una ragazza alla moda che si è trasferita da poco in città perché sua madre si è risposata. Lei è carica di aspettative per il suo primo giorno nella nuova scuola, ma si rende subito conto che nell’Istituto sono in vigore regole ferree e le studentesse sono tutte molto conservatrici. Perso l’entusiasmo di non poter sognare neppure un flirt liceale, si ritrova ben presto a dover fronteggiare Mei. Questa ragazza è la presidentessa del consiglio studentesco e nipote del direttore, nonché sua sorellastra in quanto figlia dell’uomo con cui sua madre si è risposata. Il rapporto tra le due ragazze diventa il classico duello odio-amore e dà il via a sviluppi imprevedibili.

Quello che conta è il carattere

Nonostante le premesse apparenti, nel manga non compaiono mai scene che vanno oltre i casti baci. Vengono invece approfonditi bene i caratteri delle due protagoniste, opposti tra loro e in parte motivati dal diverso ceto sociale. 

Yuzu è una ragazza esuberante e trasgressiva che ama divertirsi e che non nasconde minimamente i propri difetti. Mei, al contrario, cela numerose inquietudini anche se all’apparenza risulta seria e studiosa. Yuzu tenta di portare alla luce l’io profondo della sorellastra e la sostiene sempre in modo da essere per lei una brava sorella maggiore.

Le protagoniste di Citrus sono tratteggiate secondo un realismo psicologico molto attento ed è forse questo che spiega il discreto successo ottenuto.

Quella di Citrus è una storia che piace soprattutto a chi ama i personaggi con forti contrasti emotivi dovuti anche alla forzata convivenza tra Mei e Yuzu.

Le tematiche

Il manga affronta anche la paura di essere fraintesi e giudicati o quella di non saper esprimere i propri sentimenti. Questo è veramente difficile per Mei che, al contrario di Yuzu, è una ragazza che tende a chiudersi in se stessa e a soffrire in silenzio.

La storia si concentra fin da subito sul carattere e sui sentimenti delle due ragazze, ma si intensifica grazie anche alla presenza di altri personaggi femminili che mettono maggiormente in risalto le emozioni delle protagoniste.

Tra le pagine si intravede tuttavia un tema già trattato: quello della scuola giapponese descritta come un luogo elitario dove le persone vengono instradate lungo un percorso già tracciato in base al loro talento.

Bloom in to you

Bloom into you è un manga yuri di Nio Nakatani edito in Italia da J-Pop. La sua notorietà è aumentata grazie al recente adattamento anime di 13 episodi.

Le protagoniste della storia sono Yū Koito e Tōko Nanami, due ragazze che frequentano rispettivamente il primo e il secondo anno della stessa scuola.

Yū è una ragazza che non ha mai conosciuto l’amore ed è convinta di non riuscire a provarlo. Lo ha sempre immaginato come un qualcosa di forte, di speciale e unico, ma quando un ragazzo le si dichiara non riesce a sentire le famose farfalle nello stomaco. Cerca di rimandare il più possibile il momento in cui dovrà dirgli che lei non prova niente e nell’attesa cerca rifugio e consiglio nella sua senpai Tōko. Quando vede che anche lei rifiuta i ragazzi, pensa che tra loro ci sia una connessione: sono entrambe unite dal desiderio di amare ma non riescono a provare questo sentimento verso qualcuno.

Toko è una ragazza molto popolare perché è bellissima, intelligente, la prima della classe. Sembra perfetta ma in realtà non lo è. I suoi modi spigliati mascherano le sue fragilità, la sua sensibilità, la sua insicurezza e soprattutto l’amore che prova per Yū.

Ma cos’è l’amore?

L’amore tra ragazze viene affrontato come un qualcosa di cui non si è totalmente liberi di parlare

C’è un certo imbarazzo nel parlarne non solo tra le protagoniste, ma anche tra gli altri personaggi, come l’amica/rivale di Tōko o le amiche del cuore di Yū. 

Non capire bene cosa si prova è una fase adolescenziale comune a molti ragazzi che li porta spesso a sentirsi diversi. Ci si chiude allora in se stessi, ci si sente sbagliati paragonandosi a tutti gli altri che sembrano innamorati, ma soprattutto ci si sente soli. Ci si nasconde così dietro una maschera per camuffare i veri sentimenti, per apparire quello che non si è. In realtà tutto questo non fa stare meglio, anzi accentua il disagio e fa sorgere nuovi dubbi e domande che spesso restano senza risposta.

Yū rifiuta proposte amorose perché nessuna le fa battere il cuore e vive nella speranza che un giorno anche per lei scatti una scintilla. Tōko non manifesta l’amore che sente per Yū perché le sembra un amore a senso unico, non chiede perciò di essere ricambiata ma solo di poter amare

Entrambe desiderano ardentemente capire cosa sia l’amore. Spinta dal desiderio di provare un giorno anche lei quel sentimento, Yū non rifiuterà Tōko e le permetterà di amarla.

Caratteristiche dell’opera

Il manga inizia in maniera lenta, semplice, sembra un classico shojo. Poco alla volta però l’autrice costruisce e caratterizza i personaggi per poi soffermarsi esclusivamente sull’amore tra le ragazze, facendo del manga un classico yuri. Parla dell’omosessualità attraverso i diversi aspetti dei personaggi, smascherando alcuni loro atteggiamenti e accompagnandoli verso il loro naturale percorso di crescita.

Bloom into you si presenta in modo diverso da altri manga dello stesso genere, proprio perché le due protagoniste intrecciano una storia interamente basata sul loro rapporto particolare. Una è spettatrice dell’amore degli altri; l’altra appare perfetta e invidiabile ma in realtà è insicura. Tutte e due devono prima comprendere se stesse per poi poter amare.

Il manga è molto delicato e raffinato grazie ai disegni puliti e lineari che riescono ad accompagnare l’opera con armonia e a trasmettere al lettore le emozioni provate dalle due ragazze. 

Consigliato perché migliora di volume in volume entrando piano piano nel mondo delle grandi domande adolescenziali. 

Dalla fantasia alla realtà

Il successo dei manga yuri è indiscutibile, tanto che in Giappone è disponibile la realizzazione di un pellegrinaggio particolare basato su A Tropical Fish Yearns for Snow (Un pesce tropicale anela per la neve). Si tratta di un manga yuri di Makoto Hagino pubblicato in 5 volumi da Viz Media in lingua inglese

Non essendo uscito in Italia, non si sa ancora molto dell’opera e per quel poco che si è riusciti a capire è che riprende gli schemi tipici dei manga yuri.

Volantino che pubblicizza l’evento

Il percorso

L’autore proviene da Ehime, una prefettura del Giappone ed è proprio in una periferia di questo luogo che si svolgono le vicende del manga. Le tappe del pellegrinaggio sono state fissate in particolare nell’area di Nagahama della città di Ozu. Le persone potranno così camminare sulle stesse strade in cui hanno camminato le protagoniste, vedere gli edifici e le zone dipinte sulle pagine del manga. 

I visitatori possono ritirare una mappa del percorso presso il Centro Informazioni Turistiche di Nagahama, decorato per l’occasione con delle art ispirate al manga. La sala Ozushi Nagahamafureai ospita anche una mostra di opere d’arte sempre basata sull’opera e una cabina fotografica con pannelli a grandezza naturale per le foto con le protagoniste. 

La mappa con le immagini del manga

L’evento per ora ha una durata prestabilita ma la possibilità di essere confermato nel tempo esiste. Su Twitter gli organizzatori hanno poi creato una lotteria e i vincitori otterranno i 5 volumi del manga autografati dall’autore.

Il Giappone intreccia così nuovamente la sua quotidianità con i manga creando una magica unione tra realtà e fantasia

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