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Linkin Park: Breaking the Habit

Screenshot del video musicale di Breaking the habit

Breaking the habit è una canzone scritta e interpretata dal gruppo rock americano Linkin Park. Nona canzone del loro secondo album Meteora, pubblicato nell’oramai lontano marzo 2003. È stato inoltre il quinto singolo rilasciato per il succitato disco.

Oltre ad essere stata una delle tante hit di successo della band di Agoura Hills, Breaking the habit è tra le canzoni più particolari e sperimentali scritte dai Linkin Park fino a quel momento.

Breaking the habit è un grido di ribellione e allo stesso tempo di auto-esortazione, una sorta di mantra. Per questo motivo la band decise di utilizzare un differente approccio per la composizione strumentale del brano, molto più sperimentale, cercando di far rispecchiare nella musica i versi del testo.

In Breaking the habit è predominante la base elettronica realizzata dal DJ della band Joe Hahn. La chitarra di Brad Delson suona stranamente senza effetti e per nulla distorta, limitandosi ad accompagnare il beat di Hahn. Anche la parte ritmica dei soliti Dave Farrell e Rob Bourdon, solitamente graffiante e aggressiva, subisce la stessa sorte, scandendo un ritmo pacato ma allo stesso tempo incalzante. Tuttavia, la particolarità più evidente in Breaking the habit è la totale assenza non solo delle parti rappate, ma anche dei cori del co-vocalist Mike Shinoda. Per tutta la durata della canzone è la voce del compianto Chester Bennington a intonare versi trasudanti rabbia e disperazione, eco di un profondo dolore esistenziale che il frontman della band californiana trascinerà con sé fino al giorno della sua tragica morte.

Non ancora soddisfatti, i membri della band optarono per un video musicale a dir poco rivoluzionario per il tempo. Il loro intento era quello di “interrompere l’abitudine” e l’assuefazione del pubblico di MTV (sì, al tempo trasmetteva ancora musica) ai soliti videoclip di accompagnamento.

Una rivoluzione animata

Vi starete chiedendo cosa c’entri tutto questo con la cultura otaku. Bene, vi lascio alla visione del videoclip ufficiale di Breakind the habit.

Diretto dal DJ del gruppo, Joe Hahn, il video musicale è animato niente meno che dallo Studio Gonzo (Full Metal Panic, Hellsing, Samurai 7, e moltissimi altri).

Ovviamente Hahn non è un esperto del settore, e per questo motivo decise di mettere alla supervisione del progetto un altro nome a dir poco altisonante, Kazuto Nakazawa. Quest’ultimo è famoso per essere stato il direttore della sezione animata di Kill Bill Vol.1 di Quentin Tarantino, ed anche per aver diretto Samurai Champloo.

Come abbiamo già indicato nel paragrafo precedente, il videoclip di Breaking the habit è fortemente legato al testo della canzone. Un tuffo nell’oblio dell’animo, una sceneggiatura dalle tinte scure che accompagna un gruppo di personaggi alle prese con l’altrettanto oscuro demone della depressione.

Una adolescente che scrive col sangue su uno specchio “I’m nothing!” (Io non sono niente!); la ragazza che torna a casa per trovare il suo compagno che la tradisce con un’altra donna; il ragazzo che si getta dalla cima di un grattacielo, che alla fine si scopre essere nient’altro che il frontman Chester Bennington.

Il video si conclude con la band che si esibisce nella performance del brano, molto interessante il fatto che per questo ultimo segmento è stata utilizzata la tecnica del rotoscopio.

Un’infrangibile abitudine

Uno screenshot del video musicale di Breaking the habit.

L’idea originale della canzone fu di Mike Shinoda, il co-vocalist e rapper della band, che volle scrivere dei versi sulla dipendenza da droghe di un suo caro amico. Quando Shinoda presentò la bozza della canzone a Chester Bennington, quest’ultimo scoppiò in lacrime, probabilmente perché sentiva il messaggio della canzone molto vicino al suo stato esistenziale. Difatti, dopo aver messo mano alla bozza, Bennington la fece sua, ampliando ed amplificando di molto il messaggio originale del testo. L’abuso di droghe o di alcol è soltanto una conseguenza, una via di fuga, una forma di escapismo ad un malessere che ha radici molto più profonde.

Come ogni canzone d’autore che si rispetti, il testo di Breaking the habit è quindi fortemente introspettivo. Chester Bennington era senza alcun dubbio una persona estremamente sensibile. Nei suoi testi, in particolar modo quelli dei primi due album Hybrid Theory e Meteora, il frontman tentava di esternare tutta l’oscurità che pervadeva la sua anima, come fosse una terapia, e Breaking the habit ne è una prova. Non è un caso che tra tutti i membri della band, è l’unico che nel videoclip compie l’estremo gesto, a dimostrare come il suicidio fosse un suo pensiero costante.

In Breaking the habit, Bennington descrive il suo stato depressivo, un malessere che ha origini molto lontane, nella sua infanzia. Ecco i primi versi della canzone:

Memories consume

Like opening the wound

I’m picking me apart again

I ricordi consumano

Come aprirsi una ferita

Mi sto lacerando ancora

In più di un’intervista il cantante dei Linkin Park ha difatti ammesso di aver subito abusi sessuali da bambino. Questo trauma lo inseguirà anche in età adulta, inficiando sulla sua autostima e rendendolo una persona insicura. Da qui, inoltre, deriveranno tutti i suoi problemi con alcol e droga:

I don’t want to be the one

The battles always choose

‘Cause inside I realize

That I’m the one confused

Non voglio essere l’unico

Che preferisce sempre le battaglie

Perché dentro mi sono reso conto

Che sono io quello confuso

Questa confusione porta inevitabilmente Bennington in uno stato di disagio, ad essere aggressivo, a dire ciò che non vuole a chi gli sta vicino, a non trovare un valido motivo per continuare a vivere. Per questo l’unica soluzione al suo malessere è cambiare il proprio modo di pensare, o meglio, interrompere il vizio, l’abitudine, di vedere e di rapportarsi al mondo in quel modo.

I don’t know what’s worth fighting for

Or why I have to scream

I don’t know why I instigate

And say what I don’t mean

I don’t know how I got this way

I’ll never be alright

So, I’m breaking the habit

I’m breaking the habit

Tonight

Non so per cosa valga la pena combattere

O perché debba gridare

Non so perché istigo

E dico ciò che non ho intenzione di dire

Non so come ho imboccato questa strada

Non potrò mai stare bene

Quindi sto abbandonando l’abitudine

Sto abbandonando il vizio

stanotte

È triste pensare come alla fine Chester Bennington non sia riuscito a mantenere fede al testo della sua canzone. Quel “I’ll never be alright” riecheggierà per sempre nei ricordi di tutti i suoi fan in giro per il mondo.

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