L’uomo che cammina, famoso manga di Jirō Taniguchi, sta per essere adattato in una versione animata. L’opera è stata pubblicata anche in Italia a partire dal 1999 dalla casa editrice Panini sotto l’etichetta Planet Manga. Nel tempo sono state molte le ristampe in Italia, l’ultima a gennaio dello scorso anno e che hanno di certo permesso a questo manga di guadagnare popolarità nel tempo anche nel nostro Paese. È interessante vedere come l’opera abbia superato il ristretto campo degli appassionati di manga venendo pubblicato anche da Repubblica e La Gazzetta dello Sport, probabilmente anche grazie al suo stile molto influenzato da quello europeo decisamente insolito per un manga “mainstream”.

(Versione Planet Manga)
L’opera è stata pubblicata in un unico volume che al momento risulta introvabile, eccezion fatta per questa collector’s edition (che raccoglie anche altre famose imprese dell’autore). Che questo annuncio a 3 anni dalla morte dell’autore e a 30 dalla prima pubblicazione in Giappone sia una buona occasione per far risplendere ancora una volta questo particolare manga? Non ci resta che aspettare e sperare che una volta che questa quarantena finirà potremo tornare in fumetteria e trovare anche L’Uomo che Cammina. Ovviamente vi terremo aggiornati al riguardo, quindi continuate a seguirci!
La trama
In questa raccolta di racconti legati da un unico filo conduttore, assistiamo alle passeggiate di un tranquillo signore giapponese di mezza età, lo seguiamo passo passo per strette viuzze di quartiere, lungo viottoli di campagna, su ponti e per boschi, mentre porta a spasso il cane, fa una passeggiata, si reca ad acquistare un regalo o una fetta di dolce. Quasi i suoi sensi diventassero i nostri assaporiamo questi dettagli di vita giapponese, incredibilmente partecipi col protagonista.
– Panini Comics, L’Uomo che Cammina.
Da anni appassionato di cultura giapponese e tutto ciò che la riguarda, sono sempre alla ricerca di notizie e curiosità dal mondo nipponico. Anime e manga sono solo una piccola fetta di quello che adoro, ma li devo ringraziare per avermi fatto conoscere una cultura così interessante.
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