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Le Bizzarre Avventure di Jojo: Il capolavoro di Hirohiko Araki

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Indice contenuti

Quali passi ha compiuto quest’opera per diventare il fenomeno culturale dei giorni nostri?


Una delle opere più famose di tutti i tempi, ispiratrice di molte altre e dall’importanza storico-culturale immensa: le Bizzarre Avventure di Jojo, è probabilmente il manga simbolo del maestro Araki, il quale ha riversato tutte le sue idee e la sua genialità nella creazione di essa.

Chiaramente, come darvi torto, un punto fondamentale della sua crescita mediatica è dovuto soprattutto alla cultura dei meme e delle Jojo pose – insieme a molti altri fattori riconducibili all’opera – che dal canto loro hanno contribuito a rendere Jojo sempre più famoso.

Josuke Higashikata e la sua posa più conosciuta

Ma non parleremo di questo, di meme, di pose. Discuteremo invece dell’originalità del titolo, del perchè viene ritenuto diverso dagli altri shonen a cui siamo abituati e andremo a capire il motivo per il quale è così… Bizzarro. Un recap, diciamo, per analizzare nel particolare i grandi passi fatti da Jojo.

Da cosa potremmo cominciare dunque, se non proprio dall’inizio di tutto?

1987: Hirohiko Araki inizia la pubblicazione della prima serie di Jojo – Phantom Blood – su Weekly Shonen Jump.

L’idea di base nacque dalla passione del maestro per il cinema. In quel frangente di epoca, infatti, in Giappone spopolarono i film di Stallone e Schwarzenegger, dai quali Araki prese ispirazione per la creazione di personaggi estremamente muscolosi.
Quali erano i temi iniziali pensati dall’autore? L’immortalità, la vita e la giustizia – La maschera di pietra e la giustizia ricercata da Jonathan Joestar ne sono esempi cardine.

Oltre a tutto ciò, Araki trasse ispirazione perfino dall’arte italiana per la realizzazione dello stile iniziale di Phantom Blood.

Un esempio dello stile utilizzato in Phantom Blood

Il potere utilizzato, l’Hamon, secondo l’artista si adattava ottimamente a un manga, nonostante le non infinite possibilità offerte da esso.
A questo proposito, dopo le prime due parti in cui l’Hamon era stato il protagonista assoluto negli scontri, si prese una decisione totalmente avanguardistica.

L’introduzione di un nuovo potere, quale gli stand, diede la definitiva spinta necessaria alla trama generale. Con lo spunto preso dallo Shintoismo, “Lo spirito protettore il quale appare sferrando un pugno”, questi ultimi rappresentano possibilità infinite di poteri e combinazioni, sfruttate egregiamente da Araki per il continuo dell’opera.

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Jotaro Kujo e Star Platinum, lo stand simbolo della descrizione appena citata

Da questo punto in poi, la vera essenza poté sbocciare

Con l’introduzione degli stand e il finale di Stardust Crusaders, si conclude la trilogia iniziale, e la storia comincia finalmente a slegarsi, liberando il genio di Araki e iniziando a sperimentare nuove tipologie di narrazione, nuovi poteri, nuove idee.

Diamond Is Unbreakable rappresenta una ventata d’aria fresca, un esperimento di narrazione da parte del maestro raccontato in uno “Slice Of Life” con tutte le caratteristiche tipiche di Jojo.

Molte modifiche ai precedenti stili narrativi vennero attuate, come l’azzardata ma vincente scelta di inserire tutti gli Stand User in’unica città – situata in Giappone, dando così quel tocco di nazionalismo in più – per dare sempre l’impressione vi fosse un nuovo portatore, un nuovo pericolo, oppure un nuovo amico in ogni persona incontrata dai protagonisti.

L’ispirazione per il villain di questa parte venne sfruttata al fine di donare alla storia un alone di mistero, quasi da thriller psicologico, andando a creare un forte contrasto con l’aria spensierata dei primi episodi – capitoli.

Vento Aureo, la quinta parte, sconvolge nuovamente lo stile narrativo dell’opera, e per l’ennesima volta ci ritroviamo in un’ambientazione totalmente differente dalla precedente.
Araki ci catapulta in Italia, precisamente a Napoli – luogo alquanto diverso dai precedenti – ma con un preciso motivo in mente.

“La tristezza di essere contrastati dalla società ma avere comunque un senso di giustizia personale” è il pensiero dell’artista sui mafiosi italiani, da qui lo spunto per l’ambientazione meridionale di Golden Wind.

E poi, parte sei: Stone Ocean.

È la sesta parte il punto in cui l’autore decise di prendere in mano la propria opera e renderle giustizia definitivamente, abbandonando qualsiasi stereotipo dello Shonen classico e qualsiasi prevedibile risultato nello scontro finale. Si pensò a uno stand capace di spiegare il perchè della scelta effettuata, quella di far ripartire la narrazione dall’inizio, e, dopo aver affrontato uno scoglio difficile da sormontare – l’ira dei fan, degli editori e dei critici – , tale decisione venne ripagata attraverso la creazione della realtà alternativa di Steel Ball Run.

Personalmente, e qui aggiungo un parere, quelle dell’universo alternativo – Steel Ball Run e Jojolion – sono tra le parti migliori. Una scelta narrativa unica nel suo genere, riadattata egregiamente e con delle trovate geniali degne di Araki.
Qui non mi dilungo troppo, raccontare cosa accade sarebbe spoiler.

Per quanto riguarda l’influenza storico-culturale?

Come molti di voi sapranno, ogni stand ha un nome e la maggior parte – escludendo quelli di Stardust Crusaders – possiedono nomi di canzoni, band, album rock – pop famosissimi, ma spesso sconosciuti al grande pubblico.

Parlo per esperienza personale, molte canzoni scoperte grazie al titolo in questione sono entrate a far parte della mia playlist dopo un paio di ascolti.

Invece, come già accennato precedentemente, l’influenza nel mondo della moda internazionale parla da sé.
Gucci e molteplici altri brand di design si sono spesso affidati alla penna di Hirohiko Araki per degli sponsor e delle collaborazioni.

Immagini prese dallo spinoff “Jolyne, fly high with GUCCI!”

Se dunque avevate qualche dubbio riguardante l’iniziare oppure no quest’opera, magari incoraggiati dalla sua potenza mediatica oppure confusi dalla sua nomea, ora potete gettarvi in questo bizzarro universo e farvi trascinare nelle sue storie.

➡️ Potrebbe interessarti: Come seguire Le Bizzarre Avventure di Jojo

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  1. Apprezzo molto il lavoro che svolgete nel pubblicare news sempre aggiornate, stilare classifiche e tradurre articoli dal Giappone, ma vorrei suggerirvi di introdurre un passaggio di editing prima della pubblicazione dei vostri articoli e delle news sul canale Telegram. Chiaramente nel lavoro che fate si denota entusiasmo ma ultimamente ho notato un uso della lingua italiana quantomeno inesatto, probabilmente dovuto anchd ad una traduzione troppo letterale dall’inglese. È importante pubblicare notizie e approfondimenti ma la forma della comunicazione ha un’enorme impatto sul lettore. Mi permetto di fare questo appunto proprio perché l’uso sbagliato o non naturale della lingua mi è risultato sempre più evidente negli ultimi tempi e dato che credo nel lavoro che fate mi spiace molto.

    • Innanzitutto grazie mille per i complimenti, ci fa piacere il nostro lavoro venga apprezzato.

      Ci dispiace apprendere di queste mancanze che segnali nella tua critica ben argomentata. Cercheremo di migliorare questo aspetto prestando più attenzione ai nostri contenuti.

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