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Dragon Ball Super è davvero un’opera da scartare?

Dragon Ball: Super

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Dopo il recente annuncio del nuovo film Dragon Ball Super: Super Hero, avvenuto il 23 Luglio 2021 con un teaser mostrato al Comic-Con di San Diego e calendarizzato per il 2022, il tema Dragon Ball: Super è ritornato ad essere un caldo argomento di discussione tra i fan. L’opera riscuote pareri discordanti dalla sua uscita, al netto di incassi sempre molto alti. Recensire in maniera esaustiva l’opera diventa quindi complicato, e si finisce spesso a chiedersi fino a che punto abbia senso paragonarlo al suo predecessore. In questo articolo proveremo a sviluppare delle riflessioni a riguardo e a dare delle risposte, in attesa dell’uscita del prossimo film.

L’inizio del progetto

A differenza del suo predecessore, Dragon Ball: Super ha visto uscire prima la sua versione animata, nata dalla serializzazione dei due film Dragon Ball Z: Battle of Gods e Dragon Ball Z: Resurrection ‘F’. In seguito, i Sensei Akira Toriyama e Toyorarō ne hanno prodotto un adattamento manga. Questo ha portato alla creazione di due timeline distinte, in quanto gli eventi del manga sono, in alcuni casi, radicalmente differenti agli eventi visti nella serie animata. Inoltre, dopo la conclusione dell’anime, il manga ha continuato la storia autonomamente, procedendo nella stesura di altri due archi narrativi, attualmente in fase di scrittura. In questo articolo considereremo solo la parte animata, escludendo quindi gli archi narrativi usciti in seguito in versione fumettistica.

Locandina Dragon Ball Z: Resurrection 'F' e Dragon Ball Z: Battle of Gods
Locandina dei film Dragon Ball Z: Resurrection ‘F’ e Dragon Ball Z: Battle of Gods

Come si può valutare l’opera?

Partiamo dal presupposto che non è possibile valutare un’opera con un metro di giuizio assoluto, escludendo dall’equazione, per esempio, il pubblico a cui un dato artista si propone. Riferendoci, quindi, a Dragon Ball: Super: qual è stato il movente che ha spinto Toei Animation ed il Sensei Akira Toriyama a produrre il sequel?  Per rispondere, partiamo da quella che è stata l’anima del progetto sin dai suoi esordi. Dragon Ball vuole raccontare una storia, che possa intrattenere ed emozionare il suo target, trasmettendo al contempo quei valori tipici a cui i Battle Shōnen ci hanno abituato.

È possibile che Dragon Ball: Super avesse il semplice obiettivo di riportare in auge quel tipo di intrattenimento che ci accompagnava al ritorno da scuola? La risposta a questo punto sembra ovvia. Lo stesso Toriyama, in un’intervista pubblicata in esclusiva sull’Anime Comics di Dragon Ball Z: Battle of Gods, edito da Jump Comics, alla richiesta di rilasciare un messaggio ai lettori ha risposto:

“Per quest’opera, nel corso di tutto il volume, abbiamo organizzato sia le gag che le scene di combattimento in modo che la lettura risultasse fluida fino alla fine. Vi auguro di assorbire l’energia di tutti i personaggi e di essere sempre allegri!”.

Sensei Akira Toriyama

L’augurio del Sensei risulta chiaro e conferma la tesi: Dragon Ball: Super ha il solo compito di intrattenere e rallegrare i suoi spettatori.

Il Sensei di Dragon Ball Akira Toriyama
Il Sensei Akira Toriyama all’opera

Dragon Ball al setaccio

Il confronto con l’opera originale acquista senso solo qualora si evidenzino gli elementi che ci hanno fatto sognare da bambini; a coloro che criticano aspetti come la scarsa evoluzione dei personaggi, o la banalità delle nuove trasformazioni, consigliamo caldamente di riguardare la serie precedente. Noterete buchi di trama, livelli di potenza non rispettati o personaggi resi talvolta macchiettistici, gli stessi che criticate in questo sequel. L’errore commesso nella valutazione di Dragon Ball: Super non sta quindi nella sua sottovalutazione, ma invero nell’idolatria dell’opera originale, che troppo spesso è stata sopravvalutata, creando aspettative eccessivamente alte per il suo seguito.

Il punto sulle animazioni

Frame dal minuto 9:14 di Dragon Ball: Super
Uno dei frame incriminati dall’episodio 5, con relativo minutaggio

A questo punto molti lettori si staranno chiedendo per quale motivo non si sia ancora parlato delle animazioni. Esse sono state al centro del dibattito sul subreddit di Dragon Ball Z, dopo l’uscita dei primi episodi dell’anime nel 2015. Il motivo per il quale questo argomento è stato ignorato è semplice: i frame incriminati, che descriverebbero il basso livello di disegni e animazioni, sono privi di significato. Essi sono stati ricavati spesso da scene d’azione, e risultano quindi grotteschi in quanto non contestualizzati all’interno dell’intera sequenza di frame. Non escludo gli evidenti problemi d’animazione, né tantomeno reputo ottimi i disegni, ma si tratta pur sempre di un anime a cadenza settimanale. La stessa Toei Animation, in passato, ci ha abituato a prestazioni non sempre ottimali in produzioni simili.

Conclusioni

In conclusione, Dragon Ball: Super è riuscito a riportare sul piccolo schermo le stesse emozioni che provavamo da bambini, riscuotendo un successo assolutamente meritato. Le stesse animazioni, oggetto di accesa discussione, sono andate migliorando nel corso dell’opera. Toei Animation ha dimostrato di essere capace di elargire prodotti di qualità, come abbiamo potuto constatare nell’ultimo film Dragon Ball Super: Broly. Non mancano nell’equazione scontri al cardiopalma, momenti di sana ilarità e scene dal profondo significato, in pieno stile Dragon Ball. L’opera è capace di tenerci incollati allo schermo per ore, intrattenendoci a dovere e permettendoci di staccare la spina dallo stress della vita quotidiana, esattamente come il suo predecessore. Al netto di qualche errore, l’opera permette una visione godibile allo spettatore, soprattutto se osservata con gli occhi sognanti di un bambino.

Locandina di Dragon Ball Super: Super Hero
Locandina del film Dragon Ball Super: Super Hero

Quale sarà il futuro di quest’opera? È difficile dirlo con certezza. Quello che sappiamo per certo è che a capo dell’opera non mancano la passione e gli obiettivi prefissati nell’ormai lontano 1984, e ci auguriamo che anche questo nuovo film possa rispettare le aspettative.

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