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Dopo la pioggia… Arriverà il sereno?

Indice contenuti

Dal manga all’anime

Come dopo la pioggia (Koi wa ameagari no yō ni), letteralmente L’amore è come dopo la pioggia, è un manga scritto e disegnato da Jun Mayuzuki, uscito in Giappone nel 2014 e completato nel 2018.

In tutto sono 10 volumi, pubblicati in Italia da Star Comics a partire dal 14 giugno 2017.

Questo seinen è davvero inaspettato, consigliato a chi cerca una storia matura con un pizzico di ironia e soprattutto al pubblico femminile appassionato di storie sentimentali.

Pochi dialoghi con uno stile grafico impeccabile che riesce attraverso i disegni a far percepire tutte le emozioni dei personaggi e rende perfettamente la vita quotidiana di città.

Come dopo la pioggia scene nel manga

Un adattamento anime di dodici episodi, diretto da Ayumu Watanabe, è andato in onda nel contenitore noitaminA di Fuji TV dall’11 gennaio al 29 marzo 2018.

In Giappone e all’estero, gli episodi sono stati trasmessi in streaming simulcast con il titolo After the Rain. É stato distribuito anche sulla piattaforma Amazon Prime Video con sottotitoli in italiano.

Visto il successo ottenuto, a maggio 2018 in Giappone è uscita la trasposizione live action; la regia è di Akira Nagai e la sceneggiatura di Riko Sakaguchi (La storia della principessa splendente, Mary e il fiore della strega), mentre Nana Komatsu e Yo Oizumi interpretano rispettivamente i protagonisti Akira Tachibana e Masami Kondo.

Tutte le informazioni sono reperibili sulla pagina Wikipedia del manga!

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La storia

Akira Tachibana è una ragazza dalla bellezza disarmante, con una grande passione per la corsa.

Dopo un incidente, essendo ormai impossibilitata a proseguire con lo sport, è costretta ad abbandonare il club di atletica del suo liceo vedendo svanire così il suo sogno e decide di accettare un lavoro part-time in un ristorante per famiglie.

Qui, conosce i suoi colleghi con i quali mantiene un rapporto scostante nonostante per lei quel luogo diventi quasi una seconda casa.

Il suo carattere freddo non incoraggia alcun approccio da parte di un eventuale pretendente, nonostante un suo compagno di scuola non si arrenda e continui ad approfittare di ogni occasione per starle vicino.

Lei però nasconde una passione segreta per il suo datore di lavoro, Masami Kondō, un uomo senza polso e dall’aspetto tutt’altro che affascinante.

Tutto era iniziato in un pomeriggio di pioggia quando Tachibana si era riparata in quel locale immersa nei suoi pensieri. Kondō riesce a farla sorridere davanti a un caffè e da quel momento lei si convince che lui è  l’unica persona che può riportare un po’ di sereno nella sua vita.

La storia inizia così ma…

Akira Tachibana e Masami Kondō – Collage by Elena Paoletta

Dov’è il problema? Lui ha 45 anni, lei soltanto 17

L’inizio è inusuale ma divertente e invoglia a vedere come proseguirà la storia di una liceale che nutre questo amore impossibile verso il suo capo ultraquarantenne.

Tachibana è incantevole quanto inavvicinabile; il suo modo di fare è tuttavia uno scudo per proteggersi dalla sofferenza.

Si scopre così che è intraprendente e cerca di manifestare i suoi sentimenti, anche se ciò la imbarazza e a volte la rende impacciata, soprattutto quando si dichiara sfacciatamente a Kondō.

Lui è maldestro e spesso equivoca, non arrivando a comprenderla; di conseguenza non sa come rapportarsi con lei. Questa relazione capo-dipendente diventa difficile da gestire sul luogo di lavoro, anche perché vengono coinvolti involontariamente gli inconsapevoli dipendenti.

Collage by Elena Paoletta

È una coppia strana ma intrigante

L’infortunio sportivo di Tachibana ha fatto crollare tutto il suo mondo e le ha cambiato il carattere: prima era allegra e socievole, ora è quasi sempre malinconica e schiva.

Fuggita da quella che fino a quel momento era stata la sua vita, Tachibana si è rifugiata nel suo “nuovo” sogno, nell’inspiegabile sentimento che prova per il suo direttore. Si è tuffata a capofitto in questa che per lei è una romantica storia ignorando, probabilmente per non soffrire più, tutto il resto che le sta intorno.

A nulla servono i mille tentativi dell’ormai ex amica Haruka che cerca in tutti i modi di riportarla alla sua realtà: verrà sempre respinta con freddezza e poco tatto.

Per Tachibana si tratta però di un percorso necessario per il superamento del suo trauma, uno dei punti cardine della storia.

Tutti i comportamenti e le azioni vanno però oltre le apparenze, perché entrambi i protagonisti sono ancorati ad un passato che non consente loro di andare avanti.

Collage by Elena Paoletta

Da idolo sportivo a ragazza solitaria

Al liceo, Tachibana era una senpai ammirata per i suoi record sportivi e viveva una vita scolastica appagante, circondata da un gruppo di amiche spensierate.

L’incidente l’ha profondamente cambiata; ora ama ciò che non piace a nessuno, le persone particolari, quelle considerate “diverse”, proprio come si sente lei e come è Kondō, un uomo divorziato con un figlio, che non rientra affatto nei canoni del “belloccio di turno”, che fa perdere la testa a tutte.

Per la prima volta, Tachibana ha un’altra visione del mondo e delle cose: «Se avessimo tutti gli stessi gusti sarebbe un gran problema, meno male che non è così», questa è la frase che forse più la caratterizza.

È una liceale-cameriera riservata, taciturna e dallo sguardo sempre imbronciato. In realtà questa maschera nasconde un animo molto sensibile, romantico, ingenuo e dolce; infatti si scioglie, sorride e saltella dalla gioia appena riceve una mail dal suo amato capo o arrossisce al solo pensarlo.

Diverso è il discorso per Kondō, il suo amato direttore, presentato con realismo e profondità.

È il classico quarantenne giapponese, cresciuto con la testa piena di sogni, ma che si è ritrovato adulto a dirigere un semplice family restaurant, a compilare documenti e impostare orari di lavoro al computer. È goffo e impacciato nei rapporti con gli altri al punto da essere fin troppo remissivo e sottoposto e, anche se è insoddisfatto della propria vita, non fa nulla per cambiarla o migliorarla.

Voleva diventare romanziere ed è finito a fare il salaryman, imprigionato in una società che reprime il suo vero io; ora scrive romanzi in segreto, anche se è da diversi anni che non riesce a completarne uno.

Da giovane sognava di dedicarsi anima e corpo ai libri: «Sono una roccia in un torrente furioso che cambierà il corso della letteratura», così si definiva all’università, ma ora fatica a riconoscersi in quelle parole.

Eppure non può fare a meno di passare il tempo libero immerso nella lettura o prendendo appunti per un romanzo che forse non scriverà mai.

Collage by Elena Paoletta

Un giorno arriva una liceale che gli fa capire che non è solo un triste uomo d’ufficio, ma che c’è ancora qualcuno che ha bisogno di lui. Lei vorrebbe tanto leggere in un suo romanzo le frasi che lui le dice e quindi cerca di convincerlo che i sogni del passato non sono ancora perduti.

Tachibana e Kondo si somigliano parecchio. Soffrono perché sono rimasti dei sognatori incapaci di affrontare l’aridità della vita senza i propri sogni.

Tuttavia se i sogni ci abbandonano che alternative abbiamo? Restare al sicuro riparati dalla pioggia o chiudere il proprio ombrello e lasciarsi bagnare dai sogni realizzati di qualcun altro? O forse è meglio rimanere insieme sotto il diluvio proteggendosi a vicenda, aspettando che cessi la pioggia?

Guardare così il cielo dopo la pioggia è certamente più rassicurante perché in due si vede meglio e chi avvista prima i sogni dell’altro può aiutarlo a comprenderli.

Si potrebbe anche non tornare a scrivere o a correre come un tempo, ma finché rimarrà qualcuno che ha ancora voglia di leggere i romanzi incompleti o che desidera correre più di ogni altra cosa al mondo, guardare il cielo dopo la pioggia servirà a far sì che i sogni non sembrino poi così lontani.

Collage by Elena Paoletta

Tachibana, Kondō e gli altri

Man mano che la storia va avanti, si vivacizza con numerosi personaggi secondari che aiutano ad ampliare il mondo dei due protagonisti: dal timido e impacciato figlioletto di Kondō che gradisce la compagnia di Tachibana, al suo sfacciato compagno di classe Yoshizawa che accetta di lavorare nello stesso ristorante perchè innamorato di lei ma irrimediabilmente senza speranza.

Poi, dalla collega acida che non sopporta il direttore del ristorante, ai due cuochi pratici dal carattere grezzo e alla giovane cameriera che vive nell’entusiasmo trasognante dell’adolescenza.

Collage by Elena Paoletta

Sia il figlio del direttore che i colleghi del ristorante, che sono tutti personaggi molto divertenti, contribuiscono maggiormente alla caratterizzazione di Tachibana e Kondō.

Due sopra tutti: Haruka, ex compagna del circolo di atletica di Tachibana e Chihiro, ex collega d’università di Kondō ora romanziere di successo. Loro aiutano infatti a vedere i due protagonisti sotto una nuova luce.

Collage by Elena Paoletta

«Indipendentemente da dove sia l’acqua, o se sia limpida o stagnante, rifletterà sempre la luna» è una delle tante poesie che Kondo e Chihiro scrivevano ai tempi dell’università.

A distanza di anni, sembra ora significare che anche da adulti, se i sogni ci sono sfuggiti di mano si può rimanere sempre dei sognatori e Kondō deve solo trovare la forza per rimettersi in gioco perché la vita è ancora tutta lì davanti e va vissuta a pieno ritmo.  

Sono tutti personaggi che restano impressi nella mente e nel cuore dello spettatore, che soffre e si esalta per i loro avvicinamenti, per le incomprensioni e le piccole gioie delle loro storie.

Consapevole della propria età, di tutte le esperienze di vita che li separano e della spensieratezza che la giovinezza di Tachibana porta con sé, Kondō tenta di tenersi a distanza e di resistere alla sua candida seduzione, ma al tempo stesso non cessa mai di riflettere su se stesso e trae forza dall’amore che lei gli dimostra.

C’è ancora qualcuno che vede in lui quell’eroe che desiderava diventare e questo lo spinge a credere di essere ancora in tempo per realizzarsi.

Tra Tachibana e Kondō, insoddisfatti della loro vita perchè hanno dovuto prendere strade diverse da quello che volevano, si instaura un rapporto particolare: si fanno forza a vicenda e senza accorgersene imparano qualcosa una dall’altro.

C’è ancora tempo per ricominciare, per tornare a sognare, per credere in sé stessi e in quello che possono dare agli altri.

Forse non diventeranno una coppia come Tachibana sperava, ma lui può offrirle la sua esperienza sotto forma di inaspettate perle di saggezza, per farla uscire dai traumi del passato senza rimpianti e farle apprezzare il presente insieme ai propri amici, senza più dubbi sul futuro. D’altro canto, vicino a lei Kondō rivive la sua giovinezza fatta di scelte dolorose e sogni abbandonati.

Il realismo delle ambientazioni

Il realismo con cui sono tratteggiati i pensieri di Kondō è uno dei maggior punti di forza di Dopo la pioggia, insieme alle ambientazioni.

Il Garden, il locale dove lavorano i personaggi, è la parodia del Gusto, una popolarissima catena di family restaurant realmente esistente. Tutto è veritiero: il logo, l’architettura del locale, i bicchieri, i tavoli, i distributori delle bevande del drink bar, gli hamburg steak in stile europeo e i coloratissimi e gustosi parfait serviti dalle cameriere, gli effetti sonori che accompagnano l’ingresso dei clienti, le formule di cortesia sempre uguali con cui si prendono le ordinazioni e si fanno i saluti.

Come veri sono gli splendidi e accurati scorci della bellissima Yokohama, la città dove è ambientata la storia.

Collage by Elena Paoletta

Se il primo pensiero può andare all’anime di Makoto Shinkai Il giardino delle parole, dove la protagonista è la stagione delle piogge, questa non è affatto una serie malinconica come una giornata uggiosa, ma è proprio una gioia per gli occhi, fatta di colori vivaci e luminosi.

L’anime trasmette visivamente molto di più che una semplice storia. Ci si sofferma sui momenti in cui non succede nulla, ma si scopre così il paesaggio e i rumori circostanti.

È un invito alla scoperta dei sensi: il rumore della pioggia, il vento che scorre fra i capelli, il sole che scalda la pelle, il paesaggio circostante, i pensieri silenziosi di Tachibana e le sigarette fumate da un pensieroso Kondo sulla strada bagnata.

Collage by Elena Paoletta

Si riesce a comprendere tutto anche con l’assoluto silenzio; sembra quasi di entrare nella testa della protagonista, soprattutto con gli spiccati effetti speciali che accompagnano le scene più intense.

Notevole la cura grafica degli scenari come pure l’attenzione alla colonna sonora che è eccellente e valorizza tutti gli elementi centrali della serie.

La sigla d’apertura Nostalgic Rainfall di CHiCO with HoneyWorksfrizzante è coloratissima, impossibile da non canticchiare al primo ascolto. Di contro Ref:rain di Aimer, che ha vinto ai NekoAwards 2019 come miglior ending, ha un ritmo molto più dolce che induce alla riflessione.

Ma non c’è dubbio che siano lo storytelling e la caratterizzazione dei personaggi i veri punti di forza.

Collage by Elena Paoletta

Le tante sfaccettature dell’amore

Dopo la pioggia si presenta come uno spaccato di vita romantico e brillante, che descrive un sentimento amoroso dai presupposti quanto meno spinosi, con delicatezza e leggerezza ma mai con superficialità.

La narrazione è scorrevole e puntuale nella caratterizzazione dei pensieri, degli stati d’animo e delle esperienze passate dei protagonisti. Sia nelle pagine del manga che sullo schermo sono presenti tanti sentimenti, tante riflessioni e tanta umanità e per questo è un racconto coinvolgente.

La serie animata è breve ma intensa, proprio come un acquazzone estivo: non si vorrebbe interrompere la visione al dodicesimo episodio.

Il finale rispecchia il realismo di tutta la storia ed è straordinariamente toccante nella sua semplicità, proprio perché racconta quella presa di coscienza che ci si aspettava da entrambi i protagonisti lungo tutto il racconto.

Quella che sembrava una improbabile storia d’amore si trasforma, episodio dopo episodio, in qualcosa di molto più profondo. Ci sono dentro i nostri sogni e i legami con le persone che ci danno la forza per realizzarli; è uno stimolo a trovare un motivo per cui vale la pena alzarsi ogni mattina e affrontare una dura giornata, magari solo per ricevere un saluto o un incoraggiamento da chi forse crede in noi più di noi stessi.

Comments

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  1. Anche a me è piaciuto molto questo anime, per caso sa se uscirà un seguito? Mi piacerebbe rivivere le emozioni dei protagonisti

    • Credo di no, perché l’anime si conclude come l’ultimo volume del manga.
      A me incuriosisce molto la trasposizione live action!

  2. Mi sono di recente gustata quest’ anime i disegni e le atmosfere, rispecchia un po’ come mi sento anch’io in questo periodo.
    Complimenti per la scrittura e l’analisi dell’anime è stato un piacere leggere questo articolo.

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