Crunchyroll Expo 2018: Rosa Salazar ha parlato della dura reazione ad Alita: Battle Angel da parte dei fan dei vecchi anime e di quelli del manga. Interpretando l’eroe del film, ha risposto a qualche domanda, dichiarando:
“Capisco perché una parte del fandom si senta come se fossero i custodi dell’opera, sono una fan anche io.”
Salazar spera che il pubblico possa fare affidamento sul lavoro visionario che si cela dietro al film, assicurando che tutti i membri della crew sono innanzitutto fan dell’opera:
“È in buone mani. Mi piace pensare di aver fatto la mia parte. La mia graphic novel era sgualcita e piena di appunti.”
La lamentela più comune sono gli occhi di Alita. Molti fan semplicemente non riescono ad immaginare di guardare un live action con quegli occhi palesemente e pesantemente animati per due intere ore. È però essenziale che le sue emozioni vengano trasposte senza interruzioni ed in modo credibile, visto che sono il filo conduttore della storia.
Alita: Battle Angel inizia come manga con il nome di Gunnm e porta poi con sè due film animati. Ambientato nel ventiseiesimo secolo in un futuro post-apocalittico, i ricchi vivono su una città volante, mentre i poveri in mezzo ai rifiuti. Alita, una cyborg priva di memoria, viene salvata e ricostruita.
La vita è così (troppo) breve.
Per non dire ciò che si pensa.
Per non dimostrare ciò che si prova.
Per non fare ciò che si vuole.
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