in ,

My Hero Academia: intervista a Kōhei Horikoshi

Sul numero di Agosto 2018 del T. Magazine (Tōhō Cinema Magazine) è stata trascritta una lunga intervista con l’autore di My Hero Academia, Kōhei Horikoshi. Il manga è attualmente edito da Weekly Shōnen Jump.

L’anime è al momento in pausa in attesa della messa in onda in TV della quarta stagione da poco confermata. Da poco è stato annunciato, per la serie, un film intitolato My Hero Academia: Two Heroes.

Horikoshi è stato coinvolto disegnando personaggi inediti, che non appaiono nel manga, e ha supervisionato in larga parte la produzione del film. Poiché è il primo film della serie, Horikoshi ha anche contribuito, entusiasta, alla sceneggiatura.

Cosa vuol dire essere l’Hero Numero Uno? 

Horikoshi è un grande fan dei fumetti americani e ha paragonato la sua prima esperienza nel leggere un fumetto Marvel a un fiore che stava sbocciando. Ha poi usato quest’idea anche per creare le basi di My Hero Academia.

— Innanzitutto, sig. Horikoshi, vorremmo discutere dei film legati ai fumetti americani, in particolare di Avengers Infinity War, che ha visto di recente. Giusto?

Sì, l’ho visto e ne sono rimasto affascinato. Era davvero fantastico e mi ha sorpreso in molte parti! La storia è grandiosa, ovviamente, ma quando sono apparsi i titoli di coda ho pensato “Cosa? State scherzando?” (ride) Ero scioccato e sono rimasto di sasso. Voglio assolutamente vedere il prossimo film.

— C’è stata qualche scena che è stata d’impatto per lei?

Quando Thanos schiocca le dita e Bucky (Il Soldato d’Inverno)… Be’, quella scena… Già. Non sapevo come l’avrebbero resa, è stato davvero impressionante. Ti fa domandare come potrebbe proseguire la storia.

Ha avuto un così forte impatto su di me che ho quasi pensato ci stessero mentendo. Non che io sia particolarmente attaccato a Bucky, ma quella scena mi ha davvero colpito.

My Hero Academia Two Heroes premiere

—  Bene, dunque, tra i fumetti americani che le piacciono, quale personaggio preferisce?

 Amo Spider-Man. Nelle fasi iniziali di My Hero Academia, quando ancora stavo facendo degli schizzi preliminari, ho pensato potesse essere forte che Deku, il protagonista, potesse combattere e parlare come Spider-Man. Tuttavia, poi poteva sembrare troppo simile a Spider-Man, così ho scartato l’idea.

—  Anche Ant-Man e Wasp uscirà quest’estate. È interessato a vedere come si collegherà a Infinity War?

Sono abbastanza sicuro che gli eventi si svolgano prima di Infinity War. Oh, mi piace molto anche il personaggio di Venom, per cui voglio vedere assolutamente il film. Hanno deciso di fare anche un sequel di Spider-Man Homecoming e non vedo l’ora di vedere anche quello.

—  Ha conosciuto la serie di Spider-Man prima tramite i fumetti o i film?

Prima tramite i film. È iniziato tutto quando mi sono imbattuto nella versione dei film di Sam Raimi, nel 2004. Lo scontro contro il Doctor Octopus è stato incredibile e mi sono venuti i brividi quando Spider-Man ha fermato da solo il treno. Sembrava che non ce la facesse a fermarlo, mentre si muoveva in mezzo alla gente, salvandola. Poi, alla fine il bambino gli toglie la maschera e Spider-Man gliela lascia… Cavoli, davvero incredibile, no?

—  Concordo pienamente! Era una scena davvero toccante.

Puoi dirlo forte! Ha dimostrato cosa vuol dire davvero essere un eroe.

—  È stato quello il momento in cui è entrato nel mondo dei fumetti americani?

 Ho pensato tra me e me “che tipo di eroe è Spider-Man, esattamente?” Da lì, ho iniziato a leggere i fumetti. Ai tempi, non c’erano molti libri in giapponese, quindi non capivo molto della storia, ma i disegni erano così belli che mi hanno subito stregato.

My Hero Academia the movie

— Mentre leggevo il suo lavoro, mi sembrava che qualcosa, nei disegni del suo manga, fosse modellato su quelli americani.

 A livello visivo, sono molto influenzato dai fumetti americani. Però, apprezo molto anche le loro storie e man mano che leggo mi è capitato di chiedermi come mai li abbiano disegnati in quel modo. In particolare, i sentimenti dei personaggi sono ben espressi e li prendo come punto di riferimento, ma al tempo stesso lo rispetto come stile artistico.

—  Le interessano soprattutto i fumetti Marvel?

 Direi di sì. Mi piace soprattutto la Marvel, ma mi piace anche Batman della DC Comics.

—  Guarda altri film, oltre agli adattamenti dei fumetti?

Oh, certo! Non sempre ho voglia di andare al cinema, ma compro spesso DVD. Vediamo spesso film al lavoro, mentre disegniamo.

—  Avete degli standard particolari quando dovete decidere quale film vedere?

In realtà no, va bene qualsiasi cosa. Se c’è un nuovo film che vedo al lavoro e mi appassiona, lo rivedo ancora e ancora, infinite volte!

Deku e Bakugou

—  Quando si tratta di mettersi alla prova, c’è un film specifico che guarda per darsi la carica?

Quale potrebbe essere… Suppongo non abbia nulla a che fare con i fumetti americani, ma potrebbe essere il film Akira di Katsuhiro Ōtomo. Lo guardiamo spesso in ufficio. Dal mondo fino ai personaggi, è un’opera vasta e complicata. Mi piace molto il personaggio Tetsuo. Non solo il suo design, ma i suoi gesti e il modo in cui parla sono proprio fighi.

Ecco perché ho reso Bakugō Katsuki molto simile a Tetsuo. Ah, mi sono appena ricordato, c’è una scena molto Akira-eggiante, dove Bakugō e Izuku stanno parlando e ricordano molto Tetsuo. Sono stato molto contento che la scena fosse stata inclusa!

 La performance di Okamoto Nobuhiko (doppiatore di Bakugō) ha attirato la sua attenzione?

 Mmh… fammici pensare. Non so se l’abbia fatto consapevolmente, sta di fatto che ha centrato il bersaglio. È stato fantastico!

— La nostra conversazione si è dilungata un po’, ma ora concentriamoci sul primo film della serie… L’anime è iniziato nel 2016 ed ha avuto numerosi adattamenti, tra manga spin-off, OVA, una serie videoludica ed infine un lungometraggio. Il character designer Yoshihiko Umakoshi ha recentemente detto “Mi piacerebbe creare una storia originale, prima o poi”. Il sogno si è avverato! Come si sente al riguardo, in questo momento?

Quando ho sentito per la prima volta che volevano fare un film, a dirti il vero, ero davvero preoccupato perché non pensavo che My Hero Academia potesse essere una serie degna di lungometraggi (ride). Se ci penso ora, sono molto emozionato!

All Might da giovane

—  L’anime è alla terza stagione e il manga è estremamente popolare, quindi quali preoccupazioni aveva?

 Prospettive per un film se ne ebbero in realtà nelle prime fasi della serie. Per questo ho pensato che la serie sarebbe stata abbandonata in ogni caso e in parte pensavo succedesse davvero. Tuttavia, man mano che la conversazione procedeva, al passo con l’espansione della serie, le preoccupazioni avevo sono lentamente cambiate.

Qualche tempo fa, lo staff mi ha chiesto di vedere il primo montaggio del film, per offrire qualche spunto sulla modifica di alcune scene o della storia. Anche se alcune parti non erano ancora pulite nell’animazione, era davvero incredibile! Ho pensato “Wow, questo sarà un film grandioso”, era anche davvero commovente. Ho fatto tutto ciò che potevo, il resto dell’editing ora è nelle mani dello staff, mi spiace non poter fare molto di più!

—  Il film ha luogo dopo gli Esami Finali e prima del Ritiro nei Boschi. Sig. Horikoshi, lei era incaricato della supervisione generale, così come del character design. Dunque, quali decisioni ha preso nella produzione del film?

Abbiamo fatto degli incontri preliminari col team dell’anime e siamo stati in grado di decidere il tutto in modo molto naturale. Innanzitutto, volevo mostrare di più il rapporto tra Deku e All Might, quello era il punto di partenza. Visto che All Might ha perso i poteri nello scontro con All For One, ho deciso che questo film doveva ambientarsi prima. Abbiamo deciso il periodo in cui si svolge la storia abbastanza facilmente.

—  Lo aveva già stabilito quando stava scrivendo l’arco degli Esami Finali?

 No, ma finiti gli esami, durante le vacanze estive c’erano situazioni in cui si intercalavano dei compiti scolastici, così ho deciso di volere come protagonisti All Might e Deku, come parallelo del primo episodio. Volevo mostrare di nuovo quella scena ai fan e creare una storia da cui si potesse facilmente capire il tipo di trama che circonda la serie per coloro che non sono familiari con My Hero Academia.

—  Nel film viene mostrato anche il passato di All Might. Sembra essere un elemento aggiunto, è così?

In fase di pre-produzione una delle idee era che l’ambientazione del film con Deku e All Might dovesse essere in America. Ho sempre pensato che All Might avesse studiato all’estero nel suo passato e dal momento che questo non era presente nel manga, ho pensato di inserirlo nel film per soddisfare anche i fan! Era un concetto che sentivo di dover approfondire.

—   Il film traspone una storia originale, ma ha qualche correlazione con quella attuale serializzata nel manga?

 Ho sempre voluto includere un capitolo sul passato di All Might, o meglio, devo assolutamente farlo. Nel film, si vede il giovane All Might studiare all’estero, negli Stati Uniti. Questo fatto può essere ripreso nella storia del manga, così ho visto il film come un’opportunità per presentarlo. Di certo, senza alcun dubbio, il film e il manga sono connessi: la storia del film è collegata alla storia del manga.

Ha menzionato poco fa di aver visto il primo montaggio, ci sono delle parti specifiche che vorrebbe menzionare?

 Penso che tutte le scene d’azione varino molto e, guardando il film, ho pensato tra me e me “Wow, i personaggi si muovono un sacco!”. È davvero forte, non vedo l’ora! Inoltre, la combo di Deku e All Might è molto interessante. Dal momento che non l’avevo inclusa nel manga, è stata davvero emozionante. Sono abbastanza sicuro che questa sia una cosa che i lettori del manga vorrebbero assolutamente vedere e che la sola scena valga la visione del film.

Lo staff della produzione è nel bel mezzo delle rifiniture al momento, ma si può comunque percepire quanto intensamente siano appassionati nell’animare questo film (ride). Anche io sono estremamente emozionato per il completamento del film. Però immagino che dirlo li metta sotto pressione.

— Comunque, il direttore della terza stagione dell’anime, Nagasaki Kenji, così come lo Studio Bones, sono una forza incrollabile di cui può certamente fidarsi, no?

Sì, certo. Mi fido completamente del direttore Nagasaki e dello Studio Bones. So che, questa volta come le precedenti, sarà una grande opera, specialmente dal momento che le scene d’azione, come lo scontro tra All Might e Nōmu nella prima stagione, sono state tutte rese egregiamente.

All Might vs Noumu

—  È la scena dove lo prende a pugni 300 volte?

 Esatto, in effetti ho contato il numero di volte che All Might ha incassato quei pugni. Assolutamente incredibile… Ma probabilmente a lei non interessa, scusi (ride). Anche nella seconda stagione, con Deku contro Todoroki e nella terza con All For One contro All Might… Sono tutte scene fantastiche.

Vorrei vedere performance che superano le mie aspettative, scene nell’anime che mi affascinano e che mi rendono felice ogni volta che ci penso. Sono veramente grato che stiano lavorando al progetto e ho completa fiducia in loro.

Nell’anime, in quanto mangaka, quando vede i movimenti di un personaggio, si sente mai ispirato?

 Oh, sì. Ad esempio, in uno dei recenti capitoli che ho disegnato, il capitolo 186, Endeavor usa una potente mossa chiamata Jet Burn e, nel mentre, un edificio viene sparato in aria. Ho pensato di fare quella scena guardando l’episodio 30 dell’anime.

Fino a quel momento nel manga, non c’erano state vere e proprie battaglie con Endeavor. Tuttavia, nell’anime, scala un edificio e le sue fiamme lo sciolgono man mano che sale, scagliando una lancia infiammata a Nōmu, che se la sta svignando volando. Ho pensato fosse davvero strabiliante!

— Era una scena proposta dal team dell’anime?

 Sì, sicuramente. Era una scena completamente originale. Quando l’ho vista in tv, mi ha fatto una grande impressione e ho pensato che non sarei riuscito a renderle giustizia se l’avessi inclusa nel manga. Stavo riflettendo su come potesse correre verso l’alto ed avere un’incredibile battaglia a mezz’aria, quando ho pensato «Lo farò volare!». Ecco perché, nel capitolo 186, lo vedete volare in quella scena (ride).

Se si riferisce all’ispirazione, sono profondamente ispirato dall’anime: mi dà la motivazione e il materiale con cui lavorare. L’eroe numero uno su cui tutti possono essere d’accordo.

—  Vorrei chiedere ora qualche domanda sul manga stesso. Da All Might e Deku, a All For One e Shigaraki Tomura, con l’idea di allenare la nuova generazione all’interno della storia, ho quest’impressione che ci sia un’influenza alla Star Wars. Aveva questa consapevolezza mentre scriveva il manga?

Non ho pensato molto al concetto di cambio generazionale, ma più alla sensazione di quale tipo di effetto ne sarebbe scaturito. Ma ora che me lo dice, ci potrebbe essere un indizio di “successione generazionale” [da Star Wars]. Sono un grande fan di Star Wars, quindi…

— Ad ogni modo, da quante parti pensa sarà composta l’intera storia di My Hero Academia?

 Al momento siamo a un quinto della storia. Non posso dire quanto si espanderà la storia fino alla fine, ma come è scritto nel primo capitolo del manga, questa è la storia di Deku fino a diventare l’Eroe Numero Uno. Da ciò, sorge la domanda “Cosa significa esattamente essere l‘Eroe Numero Uno?” e lo vorrei mostrarlo nel manga.

—  Cosa significa essere l’Eroe “Numero Uno”? Sono sicuro avrà delle idee sull’argomento, ma cosa pensa renda un eroe?

 È un tema sul quale sono combattuto… Quando My Hero Academia ha iniziato la serializzazione, ho pensato a che cosa rendesse forte un eroe. Da lì, ho immaginato un personaggio con saldi ideali di giustizia, che salva le persone con un sorriso e le fa sentire al sicuro. Tuttavia, procedendo con la serializzazione, la risposta è diventata sempre più difficile da trovare.

Ora ci sono qui io All Might

— Quali sono le radici dell’idea che un eroe sia come All Might, una persona che salva e fa sentire gli altri protetti?

 L’influenza di All Might deriva probabilmente dal personaggio di Dragon Ball, Goku. Nell’arco con Freezer, quando Gohan e gli altri vengono sconfitti, Goku si era appena ristabilito dalle ferite inferte durante i vari scontri, non potendo arrivare in tempo dai suoi amici in pericolo.

Stavo leggendo il manga in tempo reale e pensavo “Si tratta di Goku, sarà sicuramente in grado di fare qualcosa!”. Davvero un’esperienza realistica e quella felicità nacque proprio in quel momento, né prima né dopo.

La frase «Ora ci sono qui io!» di All Might è stata decisa perché ai tempi, mentre leggevo Dragon Ball, sapevo che nel momento in cui sarebbe arrivato Goku, tutto sarebbe andato bene. Ecco perché ho dato quella sensazione a All Might. “Salverà sicuramente tutti, penserà sicuramente a un modo”, questa è la mia immagine di un eroe, di All Might.

— Capisco. Dunque questa immagine di eroe verrà trasmessa da All Might a Midoriya Izuku?

 Sì. Deku e All Might agiscono basandosi su questi valori. All’inizio ho pensato di portare avanti quest’idea. Comunque, al momento, penso che ci siano vari morali che accompagnano l’essere un eroe.

Ognuno ha la propria prospettiva su cosa voglia dire esserne uno. Ecco perché, a poco a poco, i miei pensieri su chi lo sia o meno sono iniziati a cambiare. Non è un cambiamento negativo, ma il contrario a dire il vero. Non voglio andare contro quello che gli altri vedono come una figura eroica.

— Ora che lo ha nominato… Nel capitolo 117, la battaglia di Deku contro Bakugō è stata creata anche per i diversi punti di vista su cosa significhi essere eroe, giusto?

 Per Bakugō, essere un eroe ha il significato di «Non importa come, ma vincerò alla fine». Questo è il suo tipo di personaggio e si vede come altri personaggi hanno diversi punti di vista sul significato di eroe. Per questo vorrei catturare quell’idea nella sua interezza e svilupparla nel manga diMy Hero Academia

Ecco perché, quando scrivo gli antagonisti, penso “sarebbe interessante se venissero sconfitti, o magari meglio di no…” e quel pensiero mi esalta.

—  Parlando degli antagonisti, hanno degli ideali distorti e si oppongono totalmente all’Associazione degli Eroi, lasciandoci un’immagine simile a quella di un conflitto costante.

Già. Ci sono molti tipi di nemici: per esempio, c’è Stain che ha i suoi fermi principi, ci sono nemici che non possono in alcun modo essere salvati, ci sono anche quelli che non hanno altra scelta se non essere cattivi.

— “Nemici che non possono in alcun modo essere salvati”. C’è qualcuno nel mondo di My Hero Academia che è così?

 Penso che se rispondessi alla domanda, sarebbe un grosso spoiler. Però, personaggi come Muscular, che trovano una grande felicità nell’uccidere gli altri, potrebbero rientrare in questa categoria. Se in una storia troviamo un cattivo “salvato”, penso ci debba essere un qualche tipo di ricompensa narrativo.

— “Un nemico che dovrebbe essere salvato”. Shigaraki Tomura potrebbe rientrare nella categoria?

 Sì, penso di sì. Ma penso che siamo giunti al punto in cui Shigaraki non potrà più tornare indietro. Se dicessi altro, credo che frenerei la sua immaginazione, quindi non spiegherò nulla nel dettaglio. Tutto quello che posso dire è che spero non veda l’ora di proseguire a leggere la storia, da qui in avanti.

— Grazie infinite. Infine, c’è una cosa di cui sono molto curioso riguardo il personaggio femminile invisibile, Hagakure Tōru. Sa dirci com’è il suo vero volto?

 A dire il vero, non ne ho idea (ride). Quando stavo scrivendo l’arco del Festival Culturale, si pensava di farla vincere in un concorso di bellezza.

Allora questo vuol dire che deve essere carinissima!

 Chissà, forse la sua bellezza potrebbe superare quella delle altre ragazze e metterle in ombra. Magari è davvero una ragazza bellissima? (ride) Ma se Hagakure dovesse vincere il concorso di bellezza, dovrebbe coprirsi di cipria o qualcosa di simile, così da mostrare il suo viso…

Se fosse una vera bellezza, io stesso non saprei come disegnarla e sarebbe un grosso ostacolo per me da superare. Piuttosto che non disegnarla, non sono capace di disegnarla…

In ogni caso, la mia vera intenzione è di non rivelare mai il suo volto (ride). Se lo facessi, probabilmente tutte le altre ragazze diventerebbero obsolete – ecco quanto dovrebbe essere bella. Dai, chiudete un occhio, stavolta! (ride)

➡️ Potrebbe interessarti anche: NANORI e i nomi parlanti: My Hero Academia

🔗 Fonte e Crediti

Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Loading…

0

Prison School: la Recensione

Storia di uno stereotipo: personaggi cinesi e il giapponese